BIVERBANCA IN CR ASTI, MARRAS: «GARANTITI TUTTI I DIRITTI DEI LAVORATORI»
Firmato ieri sera dalla Fabi e dalle altre sigle l’accordo per la fusione tra i due istituti: salvaguardati trattamenti economici e normativi per gli oltre 2.000 dipendenti coinvolti e ottenuto un “premio di fusione”.
Si è conclusa ieri la procedura di fusione per incorporazione di Biverbanca in Cassa di Risparmio di Asti con l’accordo sottoscritto dalla Fabi dalle altre sigle con i vertici dei due gruppi bancari. Le due società fanno parte del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti che conta circa 240 filiali in Piemonte, Lombardia, Liguria, Valle d'Aosta e Veneto e circa 80 sportelli per la cessione del quinto tramite la società Pitagora. I dipendenti coinvolti nell’operazione sono circa 600 di Biverbanca e oltre 1.000 di CR Asti.
Con l’intesa raggiunta i sindacati hanno garantito l'armonizzazione dei trattamenti tra i lavoratori di diverse provenienze e hanno permesso di gettare le basi per le trattative future su temi importanti quali lo smart working e percorsi di crescita professionale.
«Abbiamo incentrato la trattativa nell’ottica di garantire a tutti i colleghi coinvolti lo stesso trattamento normativo ed economico e, nel contempo, integrare con nuove previsioni il corpo normativo esistente» ha commentato il segretario provinciale Fabi Torino, Roberto Marras, che ha sottolineato l’impegno «per essere riusciti a trovare la difficile quadra che permettesse la chiusura di un contratto dall’alto valore sociale, senza perdere per strada quanto di buono raggiunto dalla contrattazione in Biverbanca, garantendo ai colleghi la maggiore tranquillità possibile in questa complessa fase di fusione. Lo dimostrano le tutele estese a tutti in materia d’indennità e trasferimenti. E’ stato anche raggiunto un ottimo accordo sul premio aziendale per gli anni 2022-23-24 e un’erogazione di un “premio di fusione” per l’impegno che sarà richiesto ai colleghi in questi mesi» ha concluso Marras.
Dello stesso parere Mariandrea La Rocca, Rsa Fabi di Banca Asti, e Fabrizio Verri, Rsa Fabi Biverbanca, che hanno partecipato alla trattativa conclusa il 20 ottobre.
«Abbiamo lavorato a tutto tondo e con gli impegni a trattare materie come lo smart working e i ruoli e percorsi di crescita professionale, abbiamo dato voce alle tante richieste che ci arrivano dai colleghi. L’importante capitolo del welfare, con la parificazione alla fine del percorso di avvicinamento dei trattamenti per tutti i colleghi, è stata una grande vittoria del sindacato, che ancora una volta ricorda che i colleghi devono essere trattati tutti nello stesso modo e, possibilmente come in questo caso, facendo in modo che ci guadagnino tutti. Non è facile, ma la squadra della FABI ha fatto un grande lavoro» ha precisato La Rocca e per Verri l’importanza della chiusura di questo accordo sta soprattutto nell’aver garantito «Pari tutele a tutti i colleghi, cercando di prendere il meglio di quanto presente nelle banche di provenienza. In quest’ottica di valorizzazione, per fare un esempio su tutti, è stata estesa a tutto il gruppo l’assistenza sanitaria presente in Biverbanca per le spese legate alla psicoterapia, l’indennità per malattie gravi e logopedia. Anche la parificazione, con passi incrementali nella durata di validità dell’accordo, del contributo aziendale ai Fondi Complementari per tutti i colleghi è una grande dimostrazione del lavoro che il sindacato deve portare avanti».
Asti, 21 ottobre 2021