SILEONI IN DIRETTA SU RADIO RAI 1: “SOSTEGNI STATALI A MPS? ITALIA FANALINO DI CODA IN EUROPA SUGLI AIUTI PUBBLICI ALLE BANCHE”

Il segretario generale della Fabi ospite di Radio Anch’io per la vicenda Montepaschi: la Bce potrebbe chiedere ulteriori interventi per la banca senese. Verso una proroga al Tesoro per restare azionista

SILEONI IN DIRETTA SU RADIO RAI 1: “SOSTEGNI STATALI A MPS? ITALIA FANALINO DI CODA IN EUROPA SUGLI AIUTI PUBBLICI ALLE BANCHE”

Il segretario generale della Fabi ospite di Radio Anch’io per la vicenda Montepaschi: la Bce potrebbe chiedere ulteriori interventi per la banca senese. Verso una proroga al Tesoro per restare azionista

 

 

 

Mps: SILEONI(Fabi), condizioni per accordo Unicredit-Mef (ANSA) – ROMA, 26 OTT – In relazione alla trattativa sul Monte dei Paschi di Siena “non credo che la situazione sia definitivamente chiusa, credo che si cerchi di prendere tempo: le parti dovranno incontrarsi perche’ secondo me, che conosco bene la vicenda, dovrebbero in qualche modo venirsi incontro e ci sono le condizioni per poter arrivare in qualche modo a un accordo” tra il Ministero dell’Economia e Unicredit. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervenendo, stamattina, alla trasmissione Radio Anch’io su Radio Rai Uno. “Finora c’e’ stata una trattativa anomala: da una parte un soggetto privato e dall’altra un soggetto pubblico, lo Stato, che dietro ha la politica. Si sono create delle distanze importanti sulla valutazione del perimetro di Mps definito da Unicredit e dal suo amministratore delegato, Andrea Orcel, che ha guardato tutti i numeri fino in fondo, ha fatto le pulci a tutto. Orcel, che e’ il miglior consulente di se stesso, non e’ abituato al mondo italiano, dove la politica ha un forte condizionamento anche sul settore bancario e finanziario”, ha aggiunto. (ANSA). PVN 26-OTT-21 09:59

Mps: SILEONI (Fabi), “esistono le condizioni per l’accordo tra Unicredit e Mef” “Situazione non credo chiusa, si prende tempo” (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 26 ott – In relazione alla trattativa sul Monte dei Paschi di Siena “non credo che la situazione sia definitivamente chiusa, credo che si cerchi di prendere tempo: le parti dovranno incontrarsi perche’ secondo me, che conosco bene la vicenda, dovrebbero in qualche modo venirsi incontro e ci sono le condizioni per poter arrivare in qualche modo a un accordo” tra il Ministero dell’Economia e Unicredit. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervenendo, stamattina, alla trasmissione Radio Anch’io su Radio Rai Uno. “Finora c’e’ stata una trattativa anomala: da una parte un soggetto privato e dall’altra un soggetto pubblico, lo Stato, che dietro ha la politica. Si sono create delle distanze importanti sulla valutazione del perimetro di Mps definito da Unicredit e dal suo amministratore delegato, Andrea Orcel, che ha guardato tutti i numeri fino in fondo, ha fatto le pulci a tutto. Orcel, che e’ il miglior consulente di se stesso, non e’ abituato al mondo italiano, dove la politica ha un forte condizionamento anche sul settore bancario e finanziario” ha aggiunto Sileoni. com-Ale (RADIOCOR) 26-10-21 10:02:53 (0231) 5

MPS: SILEONI (FABI), ‘CI SONO ANCORA CONDIZIONI PER ACCORDO UNICREDIT-MEF’ = Roma, 26 ott. (Adnkronos) – “Non credo che la situazione sia definitivamente chiusa, credo che si cerchi di prendere tempo: le parti dovranno incontrarsi perché secondo me, che conosco bene la vicenda, dovrebbero in qualche modo venirsi incontro e ci sono le condizioni per poter arrivare in qualche modo a un accordo tra il ministero dell’Economia e UniCredit”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervenendo, stamattina sulla vicenda Mps alla trasmissione Radio Anch’io su Radio Rai Uno. “Finora c’è stata una trattativa anomala: da una parte un soggetto privato e dall’altra un soggetto pubblico, lo Stato, che dietro ha la politica. Si sono create delle distanze importanti sulla valutazione del perimetro di Mps definito da UniCredit e dal suo amministratore delegato, Andrea Orcel, che ha guardato tutti i numeri fino in fondo, ha fatto le pulci a tutto. Orcel, che è il miglior consulente di se stesso, non è abituato al mondo italiano, dove la politica ha un forte condizionamento anche sul settore bancario e finanziario”, ha aggiunto Sileoni. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 26-OTT-21 10:00

Mps: Sileoni (Fabi), “esistono le condizioni per l’accordo tra Unicredit e Mef” -2- Possibile proroga da Bruxelles ma attenzione a esuberi (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 26 ott – “L’Italia e’ il fanalino di coda, e’ all’ultimo posto in Europa per quanto riguarda gli aiuti pubblici alle banche: parliamo di poco piu’ di 14 miliardi di euro tra il 2010 e il 2018, vale a dire poco piu’ dell’1% del prodotto interno lordo. In Germania e’ stato speso il 5,9% del pil, in Spagna il 4,4% e la media europea e’ del 4,6%” ha aggiunto il segretario generale della Fabi. “Oggi 8 miliardi di euro per salvare un gruppo bancario non sarebbero stati digeriti dall’opinione pubblica pero’ molti hanno buttato, in maniera indecente, benzina sul fuoco con argomenti che non stavano in piedi, come quello dei licenziamenti. Al di la’ di quello che e’ stato detto durante la campagna elettorale per le suppletive a Siena, da noi nel settore non ci sono mai stati licenziamenti perche’ con il nostro ammortizzatore sociale, il Fondo di solidarieta’ o fondo esuberi, abbiamo sempre gestito le uscite di personale con prepensionamenti su base volontaria” ha aggiunto Sileoni, secondo il quale “dovremmo evitare che la Bce in questa fase imponga una cura dimagrante nei confronti dei dipendenti del Monte dei Paschi di Siena. L’Unione europea molto probabilmente concedera’ al governo italiano la proroga per continuare a restare nell’azionariato di Mps, ma in questo periodo c’e’ la possibilita’ che la Bce pretenda un numero di esuberi maggiore ed e’ una eventualita’ che dobbiamo assolutamente scongiurare”. com-Ale (RADIOCOR) 26-10-21 10:13:12 (0237) 5 NNNN

Mps: Fabi, trattativa tra Mef e Unicredit puo’ riaprirsi = (AGI) – Roma, 26 ott. – “Non credo che la situazione sia definitivamente chiusa, credo che si cerchi di prendere tempo: le parti dovranno incontrarsi perche’ secondo me, che conosco bene la vicenda, dovrebbero in qualche modo venirsi incontro e ci sono le condizioni per poter arrivare in qualche modo a un accordo” tra il Ministero dell’Economia e Unicredit su Mps. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervenendo, stamattina, alla trasmissione Radio Anch’io su Radio Rai Uno. “Finora c’e’ stata una trattativa anomala: da una parte un soggetto privato e dall’altra un soggetto pubblico, lo Stato, che dietro ha la politica. Si sono create delle distanze importanti sulla valutazione del perimetro di Mps definito da Unicredit e dal suo amministratore delegato, Andrea Orcel, che ha guardato tutti i numeri fino in fondo, ha fatto le pulci a tutto. Orcel, che e’ il miglior consulente di se stesso, non e’ abituato al mondo italiano, dove la politica ha un forte condizionamento anche sul settore bancario e finanziario”, ha aggiunto Sileoni. (AGI)Gin 260958 OCT 21

Banche: Fabi, Italia fanalino di coda su aiuti pubblici = (AGI) – Roma, 26 ott. – “L’Italia e’ il fanalino di coda, e’ all’ultimo posto in Europa per quanto riguarda gli aiuti pubblici alle banche: parliamo di poco piu’ di 14 miliardi di euro tra il 2010 e il 2018, vale a dire poco piu’ dell’1% del prodotto interno lordo. In Germania e’ stato speso il 5,9% del pil, in Spagna il 4,4% e la media europea e’ del 4,6%”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervenendo, stamattina, alla trasmissione Radio Anch’io su Radio Rai Uno. “Oggi 8 miliardi di euro per salvare un gruppo bancario non sarebbero stati digeriti dall’opinione pubblica pero’ molti hanno buttato, in maniera indecente, benzina sul fuoco con argomenti che non stavano in piedi, come quello dei licenziamenti. Al di la’ di quello che e’ stato detto durante la campagna elettorale per le suppletive a Siena, da noi nel settore non ci sono mai stati licenziamenti perche’ con il nostro ammortizzatore sociale, il Fondo di solidarieta’ o fondo esuberi, abbiamo sempre gestito le uscite di personale con prepensionamenti su base volontaria” ha aggiunto SILEONI, secondo il quale “dovremmo evitare che la Bce in questa fase imponga una cura dimagrante nei confronti dei dipendenti del Monte dei Paschi di Siena. L’Unione europea molto probabilmente concedera’ al governo italiano la proroga per continuare a restare nell’azionariato di Mps, ma in questo periodo c’e’ la possibilita’ che la Bce pretenda un numero di esuberi maggiore ed e’ una eventualita’ che dobbiamo assolutamente scongiurare”. (AGI)Gin 261002 OCT 21

Mps, SILEONI (Fabi): ci sono condizioni per riapertura trattative “Non credo che la situazione sia definitivamente chiusa” Roma, 26 ott. (askanews) – “Non credo che la situazione sia definitivamente chiusa, credo che si cerchi di prendere tempo: le parti dovranno incontrarsi perché secondo me, che conosco bene la vicenda, dovrebbero in qualche modo venirsi incontro e ci sono le condizioni per poter arrivare in qualche modo a un accordo”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervenendo alla trasmissione Radio Anch’io, sulla rottura delle trattative tra Unicredit e Tesoro per Mps. “Fino ad ora – ha aggiunto – c’è stata una trattativa anomala: da una parte un soggetto privato e dall’altra un soggetto pubblico, lo Stato, che dietro ha la politica. Si sono create delle distanze importanti sulla valutazione del perimetro di Mps definito da Unicredit e dal suo amministratore delegato, Andrea Orcel, che ha guardato tutti i numeri fino in fondo, ha fatto le pulci a tutto. Orcel, che è il miglior consulente di se stesso, non è abituato al mondo italiano, dove la politica ha un forte condizionamento anche sul settore bancario e finanziario”. Sen 20211026T095836Z

Mps: SILEONI (Fabi), esistono condizioni per accordo Unicredit-Mef Roma, 26 ott. (LaPresse) – In relazione alla trattativa sul Monte dei Paschi di Siena “non credo che la situazione sia definitivamente chiusa, credo che si cerchi di prendere tempo: le parti dovranno incontrarsi perché secondo me, che conosco bene la vicenda, dovrebbero in qualche modo venirsi incontro e ci sono le condizioni per poter arrivare in qualche modo a un accordo” tra il Ministero dell’Economia e Unicredit. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervenendo, stamattina, alla trasmissione Radio Anch’io su Radio Rai Uno. “Finora c’è stata una trattativa anomala: da una parte un soggetto privato e dall’altra un soggetto pubblico, lo Stato, che dietro ha la politica. Si sono create delle distanze importanti sulla valutazione del perimetro di Mps definito da Unicredit e dal suo amministratore delegato, Andrea Orcel, che ha guardato tutti i numeri fino in fondo, ha fatto le pulci a tutto. Orcel, che è il miglior consulente di se stesso, non è abituato al mondo italiano, dove la politica ha un forte condizionamento anche sul settore bancario e finanziario”, ha aggiunto Sileoni. ECO NG01 taw 260956 OTT 21

MPS: SILEONI (FABI), ‘ITALIA FANALINO CODA PER AIUTI, MA 8 MLD NON DIGERIBILI DA CITTADINI’ = Roma, 26 ott. (Adnkronos) – “L’Italia è il fanalino di coda, è all’ultimo posto in Europa per quanto riguarda gli aiuti pubblici alle banche: parliamo di poco più di 14 miliardi di euro tra il 2010 e il 2018, vale a dire poco più dell’1% del prodotto interno lordo. In Germania è stato speso il 5,9% del Pil, in Spagna il 4,4% e la media europea è del 4,6%”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervenendo alla trasmissione Radio Anch’io su Radio Rai Uno. “Oggi 8 miliardi di euro per salvare un gruppo bancario – ha detto ancora – non sarebbero stati digeriti dall’opinione pubblica, però molti hanno buttato, in maniera indecente, benzina sul fuoco con argomenti che non stavano in piedi, come quello dei licenziamenti. Al di là di quello che è stato detto durante la campagna elettorale per le suppletive a Siena, da noi nel settore non ci sono mai stati licenziamenti perché con il nostro ammortizzatore sociale, il Fondo di solidarietà o fondo esuberi, abbiamo sempre gestito le uscite di personale con prepensionamenti su base volontaria”, ha aggiunto SILEONI. “Dovremmo evitare che la Bce in questa fase imponga una cura dimagrante nei confronti dei dipendenti del Monte dei Paschi di Siena. L’Unione europea molto probabilmente concederà al governo italiano la proroga per continuare a restare nell’azionariato di Mps, ma in questo periodo c’è la possibilità che la Bce pretenda un numero di esuberi maggiore ed è una eventualità che dobbiamo assolutamente scongiurare”, ha concluso. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 26-OTT-21 10:07

Mps: SILEONI (Fabi), Italia fanalino di coda per aiuti pubblici a banche Roma, 26 ott. (LaPresse) – “L’Italia è il fanalino di coda, è all’ultimo posto in Europa per quanto riguarda gli aiuti pubblici alle banche: parliamo di poco più di 14 miliardi di euro tra il 2010 e il 2018, vale a dire poco più dell’1% del prodotto interno lordo. In Germania è stato speso il 5,9% del pil, in Spagna il 4,4% e la media europea è del 4,6%”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervenendo, stamattina, alla trasmissione Radio Anch’io su Radio Rai Uno. “Oggi 8 miliardi di euro per salvare un gruppo bancario non sarebbero stati digeriti dall’opinione pubblica però molti hanno buttato, in maniera indecente, benzina sul fuoco con argomenti che non stavano in piedi, come quello dei licenziamenti. Al di là di quello che è stato detto durante la campagna elettorale per le suppletive a Siena, da noi nel settore non ci sono mai stati licenziamenti perché con il nostro ammortizzatore sociale, il Fondo di solidarietà o fondo esuberi, abbiamo sempre gestito le uscite di personale con prepensionamenti su base volontaria”, ha aggiunto SILEONI, secondo il quale “dovremmo evitare che la Bce in questa fase imponga una cura dimagrante nei confronti dei dipendenti del Monte dei Paschi di Siena. L’Unione europea molto probabilmente concederà al governo italiano la proroga per continuare a restare nell’azionariato di Mps, ma in questo periodo c’è la possibilità che la Bce pretenda un numero di esuberi maggiore ed è una eventualità che dobbiamo assolutamente scongiurare”. ECO NG01 taw 260959 OTT 21

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