COORDINAMENTO BANCO BPM: «PRONTI ALLE NUOVE SFIDE»

A Rimini oltre 100 dirigenti provenienti da tutta Italia per il vertice del Banco Bpm. Sileoni: «Ottimo lavoro svolto, ora dobbiamo gestire il cambiamento»

COORDINAMENTO BANCO BPM: «PRONTI ALLE NUOVE SFIDE»

Subito dopo la presentazione del piano industriale 2022-2024 si è riunito il coordinamento Fabi Banco Popolare; un confronto animato e ricco di spunti al quale ha partecipato anche il segretario nazionale Giuliano Xausa e, in collegamento, il segretario generale Lando Maria Sileoni che ha fatto il quadro della situazione del settore bancario italiano facendo poi un focus sul Gruppo Banco Bpm e ringraziando il coordinamento e Paolo Fontana per il lavoro che tutti i giorni svolgono con dedizione e grande capacità.

 

«Il tema delle fusioni e delle aggregazioni bancarie – ha detto Sileoni – avrà un impatto sul personale e l’introduzione del digitale nel settore produrrà un cambiamento epocale dei modelli organizzativi di tutte le banche. Gli argomenti sono tanti: concorrenza dei gruppi bancari, decisioni della Bce, scelte politiche. Ma l’unico punto di riferimento dobbiamo essere noi per evitare che il settore si trasformi in una riserva indiana. Il nostro percorso è obbligato, ossia dobbiamo scegliere se gestire il cambiamento o farlo gestire da altri».

Quindi la parola è passata al coordinatore Fabi Banco Bpm, Gianpaolo Fontana. «Anche nel nostro Gruppo, così come a livello nazionale, siamo il sindacato più rappresentativo, il più importante. Al 30 settembre i dipendenti del Gruppo erano 20.155, 6.177 di cui 6.177 iscritti Fabi: persone che ogni giorno ci danno fiducia vedendo in noi l’unico sindacato in grado di tutelarli. Da questi numeri deriva l’orgoglio, ma anche una grandissima responsabilità. Ci tengo a ringraziare per questo Sileoni e tutta la segreteria nazionale, in particolare il nostro segretario nazionale di riferimento, Giuliano Xausa, per il costante impegno e sostegno a tutto il nostro lavoro».

Un discorso appassionato quello di Fontana che si è focalizzato immediatamente sul recente piano industriale: «Da sempre non è tutto oro ciò che luccica e ha fatto bene il nostro segretario nazionale Giuliano Xausa ad evidenziare le ombre di un piano che prevede l’ulteriore chiusura di 130 filiali e la riduzione del 50% delle casse, che di fatto significa andare verso la loro progressiva eliminazione. E altrettanto opportuno è stato l’invito a porre estrema attenzione alle pressioni commerciali che potrebbero appesantirsi a fronte del rafforzamento del modello di business connesso a Bancassurance. Seguiremo con estrema attenzione – ha detto Fontana – la modifica organizzativa connessa alla creazione di å perché sul fatto che non avranno impatti sulla mobilità professionale e territoriale dei colleghi nutriamo parecchi dubbi».

«Abbiamo fortemente voluto e desiderato questo momento – ha aggiunto il coordinatore – ed è inutile dirvi che il periodo che abbiamo trascorso e che, purtroppo, stiamo ancora vivendo è stato ed è particolarmente complesso e difficoltoso. L’emergenza sanitaria ha catalizzato buona parte della nostra attività e ci ha visti costantemente impegnati a cercare di lenire gli impatti di scelte organizzative aziendali troppo spesso carenti, poco tempestive e insufficienti. Purtroppo nel nostro Gruppo la confusione e l’approssimazione organizzativa ed informativa hanno caratterizzato “lo stile della casa”. I Manager sono parsi più preoccupati dal rincorrersi delle voci di possibili operazioni societarie piuttosto che dall’affrontare i tanti piccoli grandi problemi interni. Per mesi BancoBpm è stato infatti indicato quale “fulcro” del risiko bancario togliendo, a nostro avviso, lucidità gestionale».

Quindi gli argomenti sul tavolo per il prossimo futuro: «La Fabi è pronta ad affrontare la trattativa per il premio aziendale, con proposte basate su analisi approfondite dei numeri e dei bilanci, con le idee ben chiare e con l’obiettivo di raggiungere un risultato importante a riconoscimento per tutti i colleghi del grande impegno dimostrato e del fondamentale contributo al raggiungimento di risultati eccezionali».

Le sfide del futuro al centro anche dell’intervento del segretario nazionale, Giuliano Xausa che citando un famoso film con Ottavia Piccolo sui diritti sindacali ha precisato:

«Anche noi abbiamo i 7 nostri minuti, ossia le nostre battaglie imprescindibili che sono regolamentazione dello smart working, straordinari non pagati, contratto ibrido, esternalizzazioni di attività, pressioni commerciali e rinuncia agli inquadramenti. Tutti argomenti caldi sul nostro tavolo, ma la FABI c’è e contrapporrà a queste tematiche tutte le armi di cui dispone con proposte chiare come centralità del ccnl, salvaguardia della categoria, 1 assunzione ogni 2 uscite. Siamo e rimarremo riferimento per colleghi, controparte e clienti e non lasceremo nessuno da solo. Siamo presenti nel territorio al fianco dei lavoratori ci mettiamo la faccia».

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