FABI,311 mld aiuti per i prestiti, con stop sara’ emergenza ++ Oltre 1,2 milioni di soggetti avranno problemi liquidita’ (ANSA) – MILANO, 14 GEN – Sono 311 miliardi gli aiuti pubblici ai prestiti bancari per fronteggiare la pandemia. E’ quanto emerge da una analisi della FABI. La ripartizione vede 60 miliardi di moratorie attive, a fronte di 500 mila sospensioni accordate, 3 milioni di richieste di finanziamenti presentate, piu’ di 220 miliardi di prestiti garantiti da Mcc e 31 miliardi erogati da Sace. Una parte delle misure non e’ piu’ attiva, altre scadranno tra pochi mesi col “risultato che 1,2 milioni di soggetti, tra famiglie e aziende, potrebbe trovarsi in enorme difficolta’: lo scenario e’ quello di una emergenza di liquidita’ che potrebbe portare a dissesti e fallimenti”. (ANSA). LE 14-GEN-22 08:05
FABI,311 mld aiuti per i prestiti, con stop sara’ emergenza (2) (ANSA) – MILANO, 14 GEN – A due anni dall’inizio della pandemia, il bilancio dei prestiti garantiti mostra “cifre da capogiro perche’ se l’impatto del virus sull’economia italiana e’ stato profondo ed esteso, altrettanto valide sono state le misure attivate dal governo”, evidenzia ancora la FABI. E cosi’, se il calo dei ricavi e la caduta dei margini di redditivita’ sono stati i segnali di una battuta di arresto del sistema produttivo italiano negli ultimi 18 mesi, la crescita delle misure di sostegno governative ha decisamente consentito alle imprese tricolori di resistere all’urto della pandemia e di governare l’incertezza. Statistiche ufficiali mostrano che nel panorama europeo, l’Italia – insieme alla Spagna – non solo si distingue per la percentuale di ricorso ai finanziamenti assistiti da garanzia pubblica (circa il 5% dei in essere del sistema bancario), ma vanta anche il primato del grado di copertura piu’ elevato con un 85% medio rispetto alla Spagna e Germania (80%) e Francia (55%). (ANSA). LE 14-GEN-22 08:05
FABI,al Nord la gran fetta di prestiti con garanzia pubblica Si concentrano in Piemonte, Lombardia,Veneto, Emilia-Romagna (ANSA) – MILANO, 14 GEN – La geografia complessiva delle concessioni degli aiuti per i prestiti mostra un quadro a due velocita perche’ piu’ del 50% delle operazioni complessive sono state presentate nelle regioni con il maggior numero di imprese e lavoratori del territorio nazionale e che, probabilmente, sono anche state colpite in maggior misura dalla crisi. E’ quanto emerge dall’analisi della FABI. La mappatura dei 250 miliardi di aiuti racconta che la maggior fetta e’ andata alle regioni del Nord (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna), seguite da quelle del Centro quali Lazio, Toscana, Abruzzo, Umbria e Marche. Il tessuto delle piccole e medie imprese italiane, che e’ concentrato nel Sud Italia, sebbene abbia invece ricevuto solo il 18,7% dei finanziamenti complessivi, e’ quello che vanta il primato – dopo le prime cinque del Nord – per gli importi fino a 30.000 euro. Resta invece ancora penalizzato nella categoria di prestiti di importo superiore a 30mila, dove il Mezzogiorno raccoglie solo il 17,6% delle risorse di aiuti complessivi, a fronte del 52,3% dell’area settentrionale d’Italia e del 24,2% del distretto del Centro Nord. Se i finanziamenti sono stati destinati a tutte le attivita’ economiche sul territorio italiano, la classe dimensionale piu’ rappresentativa e’ stata quella dei prestiti di importo superiore ai 30.000 euro che ha attratto quasi il 90% delle risorse complessivamente utilizzate. La quota residuale del 10% e’ andata invece a favore di operazioni di importo inferiore a 30.000 euro. (ANSA). LE 14-GEN-22 08:06
Sileoni (FABI),prorogare gli aiuti pubblici per i prestiti ‘Condivido in pieno l’appello dell’Abi al Governo’ (ANSA) – MILANO, 14 GEN – “Lo Stato e il settore bancario, anche grazie agli sforzi e al lavoro quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori delle stesse banche, hanno svolto un ruolo essenziale, durante la pandemia, per sostenere l’economia italiana: le agenzie bancarie sono rimaste sempre aperte e il personale ha costantemente supportato tutta la clientela”. Lo afferma il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, circa i dati sugli aiuti pubblici per i prestiti. “Alcune misure di sostegno introdotte dal governo – aggiunge – non sono piu’ in vigore e altre scadranno tra pochi mesi: percio’ e’ urgente prorogare tutti gli aiuti pubblici per imprese e famiglie, sia riattivando le moratorie sui vecchi prestiti sia estendendo le garanzie sui nuovi finanziamenti oltre il termine attuale del 30 giugno prossimo. Condivido in pieno, pertanto, l’appello rivolto al governo italiano dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli. Oltre un milione di imprese e famiglie potrebbero trovarsi in grandissima difficolta’. La pandemia durera’ ancora a lungo e l’economia subira’ danni per molto tempo”. (ANSA). LE 14-GEN-22 08:07
FABI,311 mld aiuti per i prestiti, con stop sara’ emergenza ++ Oltre 1,2 milioni di soggetti avranno problemi liquidita’ (ANSA) – MILANO, 14 GEN – Sono 311 miliardi gli aiuti pubblici ai prestiti bancari per fronteggiare la pandemia. E’ quanto emerge da una analisi della FABI. La ripartizione vede 60 miliardi di moratorie attive, a fronte di 500 mila sospensioni accordate, 3 milioni di richieste di finanziamenti presentate, piu’ di 220 miliardi di prestiti garantiti da Mcc e 31 miliardi erogati da Sace. Una parte delle misure non e’ piu’ attiva, altre scadranno tra pochi mesi col “risultato che 1,2 milioni di soggetti, tra famiglie e aziende, potrebbe trovarsi in enorme difficolta’: lo scenario e’ quello di una emergenza di liquidita’ che potrebbe portare a dissesti e fallimenti”. (ANSA). LE 14-GEN-22 08:05
FABI,311 mld aiuti per i prestiti, con stop sara’ emergenza (2) (ANSA) – MILANO, 14 GEN – A due anni dall’inizio della pandemia, il bilancio dei prestiti garantiti mostra “cifre da capogiro perche’ se l’impatto del virus sull’economia italiana e’ stato profondo ed esteso, altrettanto valide sono state le misure attivate dal governo”, evidenzia ancora la FABI. E cosi’, se il calo dei ricavi e la caduta dei margini di redditivita’ sono stati i segnali di una battuta di arresto del sistema produttivo italiano negli ultimi 18 mesi, la crescita delle misure di sostegno governative ha decisamente consentito alle imprese tricolori di resistere all’urto della pandemia e di governare l’incertezza. Statistiche ufficiali mostrano che nel panorama europeo, l’Italia – insieme alla Spagna – non solo si distingue per la percentuale di ricorso ai finanziamenti assistiti da garanzia pubblica (circa il 5% dei in essere del sistema bancario), ma vanta anche il primato del grado di copertura piu’ elevato con un 85% medio rispetto alla Spagna e Germania (80%) e Francia (55%). (ANSA). LE 14-GEN-22 08:05
Banche: FABI, 311 mld tra garanzie pubbliche e rate sospese = (AGI) – Roma, 14 gen. – In totale 311 miliardi di euro, cosi’ ripartiti: circa 60 miliardi di moratorie ancora attive, a fronte di 500.000 sospensioni accordate, tre milioni di richieste di finanziamenti presentate, piu’ di 220 miliardi di prestiti garantiti da Mediocredito Centrale e 31 miliardi quelli erogati attraverso Sace. E’ il bilancio del sostegno che il settore bancario, con il supporto dello Stato, in termini di garanzie, ha assicurato alle imprese e alle famiglie italiane. Una parte delle misure, tuttavia, non e’ piu’ attiva, altre scadranno tra pochi mesi col risultato che oltre 1,2 milioni di soggetti, tra cittadini e aziende, potrebbe trovarsi in enorme difficolta’: lo scenario e’ quello di una emergenza di liquidita’ a livello nazionale che potrebbe portare a dissesti finanziari e fallimenti. Questo il quadro che emerge dalla “Mappa degli aiuti di Stato sui prestiti bancari” realizzata dalla FABI, secondo la quale nel panorama europeo, l’Italia – insieme alla Spagna – non solo si distingue per la percentuale di ricorso ai finanziamenti assistiti da garanzia pubblica (circa il 5% dei in essere del sistema bancario), ma vanta anche il primato del grado di copertura piu’ elevato con un 85% medio rispetto alla Spagna e Germania (80%) e Francia (55%). (AGI)Ila (Segue) 140800 GEN 22
Banche: FABI, 311 mld tra garanzie pubbliche e rate sospese (2)= (AGI) – Roma, 14 gen. – “Lo Stato e il settore bancario, anche grazie agli sforzi e al lavoro quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori delle stesse banche, hanno svolto un ruolo essenziale, durante la pandemia, per sostenere l’economia italiana: le agenzie bancarie sono rimaste sempre aperte e il personale ha costantemente supportato tutta la clientela. Alcune misure di sostegno introdotte dai governo non sono piu’ in vigore e altre scadranno tra pochi mesi: percio’ e’ urgente prorogare tutti gli aiuti pubblici per imprese e famiglie, sia riattivando le moratorie sui vecchi prestiti sia estendendo le garanzie sui nuovi finanziamenti oltre il termine attuale del 30 giugno prossimo. Condivido in pieno, pertanto, l’appello rivolto al governo italiano dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli. Oltre un milione di imprese e famiglie potrebbero trovarsi in grandissima difficolta’. La pandemia durera’ ancora a lungo e l’economia subira’ danni per molto tempo” commenta il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni. La geografia complessiva delle concessioni ci mostra pero’ un quadro ancora una volta a due velocita perche’ piu’ del 50% delle operazioni complessive sono state presentate nelle regioni con il maggior numero di imprese e lavoratori del territorio nazionale e che, probabilmente, sono anche state colpite in maggior misura dalla crisi. La mappatura dei 250 miliardi di aiuti racconta che la maggior fetta e’ andata alle regioni del Nord (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna), seguite da quelle del Centro quali Lazio, Toscana, Abruzzo, Umbria e Marche. (AGI)Ila (Segue) 140800 GEN 22
Banche: FABI, 311 mld tra garanzie pubbliche e rate sospese (3)= (AGI) – Roma, 14 gen. – Il tessuto delle piccole e medie imprese italiane, che e’ concentrato nel Sud Italia, sebbene abbia invece ricevuto solo il 18,7% dei finanziamenti complessivi, e’ quello che vanta il primato – dopo le prime cinque del Nord – per gli importi fino a 30.000 euro. Resta invece ancora penalizzato nella categoria di prestiti di importo superiore a 30mila, dove il Mezzogiorno raccoglie solo il 17,6% delle risorse di aiuti complessivi, a fronte del 52,3% dell’area settentrionale d’Italia e del 24,2% del distretto del Centro Nord. Se i finanziamenti sono stati destinati a tutte le attivita’ economiche sul territorio italiano, la classe dimensionale piu’ rappresentativa e’ stata quella dei prestiti di importo superiore ai 30.000 euro che ha attratto quasi il 90% delle risorse complessivamente utilizzate. La quota residuale del 10% e’ andata invece a favore di operazioni di importo inferiore a 30.000 euro. Di la’ dai vantaggi macro di tutte le misure di sostegno e dell’effetto “sollievo” delle stesse sullo stato di salute del sistema produttivo locale, le imprese italiane hanno imparato solo in parte a resistere a una crisi inaspettata e governarne l’incertezza. Il vero stress test e’ infatti ancora atteso nel corso del 2022, quando le imprese italiane dovranno fare i conti con la fine delle moratorie, le restrizioni sui finanziamenti riduzione al 60% le garanzie del Fondo centrale di garanzia sui finanziamenti per liquidita’ per operazioni di importo superiore a 30.000 e dal 90% al 80% su quelle di importo entro i 30.000) e l’introduzione di una tassa occulta sotto forma di commissione che non serviranno certamente a incoraggiare la qualita’ economico-finanziaria del sistema imprese e che non aiuteranno a governare la fase, appena avviata, di eliminazione graduale. (AGI)Ila 140800 GEN 22
SCHEDA = Banche: FABI, in 4 Regioni la meta’ dei prestiti = (AGI) – Roma, 14 gen. – Con 2.578.052 domande presentate, per un importo globale di circa 221 miliardi, il dettaglio degli aiuti sotto forma di prestiti garanzia si presenta cosi’ distribuito: 1.179.579 le richieste di finanziamento fino a 30.000 euro per un totale di 22,9 miliardi (importo medio di 19.476 euro) e 1.398.473 le richieste di finanziamento superiori a 30.000 euro per un totale di 197,5 miliardi (importo medio di 141.258 euro). Analizzando nel dettaglio le operazioni di importo superiori a 30.000 euro, sino a ora la maggior fetta di finanziamenti e’ andata alle regioni del Nord (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna) con 103,3 miliardi, assorbendo circa il 52,3% delle risorse complessive per questa fascia di importo. Questo il quadro che emerge dalla “Mappa degli aiuti di Stato sui prestiti bancari” realizzata dalla FABI. Segue l’area del Centro Nord con 47,7 miliardi, di cui il 37% destinato al Lazio, il 34% alla Toscana, l’8% all’Abruzzo e il restante 21% distribuito tra Umbria e Marche. Il tessuto delle piccole e medie imprese tricolori, che e’ concentrato nel Sud Italia, ha invece ricevuto solo il 17,62% dei finanziamenti superiori a 30.000 euro. (AGI)Ila (Segue) 140801 GEN 22
SCHEDA = Banche: FABI, in 4 Regioni la meta’ dei prestiti (2)= (AGI) – Roma, 14 gen. – In particolare, il Molise e la Basilicata sono le regioni con le percentuali piu’ basse di aiuti pubblici in questa categoria di importo (rispettivamente lo 0,3% e lo 0,5%), seguite da Calabria (1%) e Sardegna (1,4%). Anche in termini di numero di operazioni, le regioni con il numero inferiore di richieste sono rappresentate dal Molise (5.411) e Basilicata (8.442) – rispetto a un numero nazionale medio di 1-398.473 – che insieme a Sicilia, Puglia e Basilicata hanno beneficiato complessivamente lo 0,8% delle operazioni totali. Tra le regioni del Meridione, il picco di finanziamenti e’ stato erogato in favore della Campania che con il 6,5% del totale delle risorse erogate per classe di importo, ha beneficiato di 12,9 miliardi di euro di aiuti statali. In termini di distribuzione e concessione, le percentuali e i grandi numeri si ripetono anche con riferimento alle operazioni di importo inferiore a 30.000 euro, dove, su 1.179.579 operazioni, piu’ di un quarto sono state presentate nelle regioni con il maggior numero di imprese e lavoratori del territorio nazionale e che, probabilmente, sono anche state colpite in maggior misura dalla crisi: si tratta della Lombardia (16,4%) e Lazio (9,1%) seguite dall’Emilia Romagna (8,8%) e Veneto (8,2%). (AGI)Ila
Banche, FABI: dal settore 311 mld per famiglie e imprese Sileoni: “urgente prorogare aiuti pubblici” Roma, 14 gen. (askanews) – Il settore bancario ha fornito un sostegno di 311 miliardi di euro a famiglie e imprese, in termini di garanzie, grazie al supporto dello Stato. Questo il quadro che emerge dalla “Mappa degli aiuti di Stato sui prestiti bancari” realizzata dalla FABI, secondo la quale nel panorama europeo, l’Italia – insieme alla Spagna – non solo si distingue per la percentuale di ricorso ai finanziamenti assistiti da garanzia pubblica (circa il 5% dei in essere del sistema bancario), ma vanta anche il primato del grado di copertura più elevato con un 85% medio rispetto alla Spagna e Germania (80%) e Francia (55%). Nello specifico, circa 60 miliardi per moratorie ancora attive, a fronte di 500 mila sospensioni accordate, tre milioni di richieste di finanziamenti presentate, più di 220 miliardi di prestiti garantiti da Mediocredito Centrale e 31 miliardi quelli erogati attraverso Sace. Una parte delle misure, tuttavia, avverte la FABI, non è più attiva, altre scadranno tra pochi mesi col risultato che oltre 1,2 milioni di soggetti, tra cittadini e aziende, potrebbe trovarsi in enorme difficoltà: lo scenario è quello di una emergenza di liquidità a livello nazionale che potrebbe portare a dissesti finanziari e fallimenti. “Lo Stato e il settore bancario, anche grazie agli sforzi e al lavoro quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori delle stesse banche, hanno svolto un ruolo essenziale, durante la pandemia, per sostenere l’economia italiana: le agenzie bancarie sono rimaste sempre aperte e il personale ha costantemente supportato tutta la clientela. Alcune misure di sostegno introdotte dai governo non sono più in vigore e altre scadranno tra pochi mesi: perciò è urgente prorogare tutti gli aiuti pubblici per imprese e famiglie, sia riattivando le moratorie sui vecchi prestiti sia estendendo le garanzie sui nuovi finanziamenti oltre il termine attuale del 30 giugno prossimo. Condivido in pieno, pertanto, l’appello rivolto al governo italiano dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli. Oltre un milione di imprese e famiglie potrebbero trovarsi in grandissima difficoltà. La pandemia durerà ancora a lungo e l’economia subirà danni per molto tempo”, commenta il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. Sen 20220114T082736Z140801 GEN 22
COVID: FABI, SOSTEGNI PER 311 MLD A FAMIGLIE E IMPRESE MA CON STOP SARA’ EMERGENZA = Roma, 14 gen. (Adnkronos) – I sostegni messi in campo dal governo per fronteggiare l’emergenza pandemica sono in totale 311 miliardi di euro. Di questi circa 60 miliardi in moratorie ancora attive, a fronte di 500.000 sospensioni accordate, tre milioni di richieste di finanziamenti presentate, più di 220 miliardi di prestiti garantiti da Mediocredito Centrale e 31 miliardi quelli erogati attraverso Sace. Lo scrive la FABI nella sua analisi ‘Mappa degli aiuti di Stato sui prestiti bancari’, nella quale avverte: una parte delle misure, tuttavia, non è più attiva, altre scadranno tra pochi mesi col risultato che oltre 1,2 milioni di soggetti, tra cittadini e aziende, potrebbe trovarsi in enorme difficoltà. Lo scenario è quello di una emergenza di liquidità a livello nazionale che potrebbe portare a dissesti finanziari e fallimenti. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 14-GEN-22 09:10
COVID: FABI, OLTRE 50% PRESTITI GARANTITI IN 4 REGIONI DEL NORD, AL SUD SOLO IL 17% = sono Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, per 103,3 mld. Al Centro 47,7 mld Roma, 14 gen. (Adnkronos) – Le operazioni di finanziamento garantito dallo Stato a sostegno delle imprese per fronteggiare la pandemia e di importo superiore a 30.000 euro sono andate soprattutto in quattro regioni del nord: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna. Queste, con 103,3 miliardi, assorbono circa il 52,3% delle risorse complessive per questa fascia di importo. E’ quanto emerge dalla ‘Mappa degli aiuti di Stato sui prestiti bancari’ elaborata dalla FABI. Segue l’area del Centro Nord con 47,7 miliardi, di cui il 37% destinato al Lazio, il 34% alla Toscana, l’8% all’Abruzzo e il restante 21% distribuito tra Umbria e Marche. Il tessuto delle piccole e medie imprese tricolori, che è concentrato nel Sud Italia, ha invece ricevuto solo il 17,62% dei finanziamenti superiori a 30.000 euro. In particolare, il Molise e la Basilicata sono le regioni con le percentuali più basse di aiuti pubblici in questa categoria di importo (rispettivamente lo 0,3% e lo 0,5%), seguite da Calabria (1%) e Sardegna (1,4%). Anche in termini di numero di operazioni, le regioni con il numero inferiore di richieste sono rappresentate dal Molise (5.411) e Basilicata (8.442) – rispetto a un numero nazionale medio di 1-398.473 – che insieme a Sicilia, Puglia e Basilicata hanno beneficiato complessivamente lo 0,8% delle operazioni totali. Tra le regioni del Meridione, il picco di finanziamenti è stato erogato in favore della Campania che con il 6,5% del totale delle risorse erogate per classe di importo, ha beneficiato di 12,9 miliardi di euro di aiuti statali. In termini di distribuzione e concessione, le percentuali e i grandi numeri si ripetono anche con riferimento alle operazioni di importo inferiore a 30.000 euro, dove, su 1.179.579 operazioni, più di un quarto sono state presentate nelle regioni con il maggior numero di imprese e lavoratori del territorio nazionale e che, probabilmente, sono anche state colpite in maggior misura dalla crisi: si tratta della Lombardia (16,4%) e Lazio (9,1%) seguite dall’Emilia Romagna (8,8%) e Veneto (8,2%). (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 14-GEN-22 09:17
COVID: FABI, IN ITALIA RICORSI E GRADO COPERTURA PRESTITI GARANTITI PIU’ ELEVATI IN EUROPA = Roma, 14 gen. (Adnkronos) – Calo dei ricavi e caduta dei margini di redditività sono stati i segnali di una battuta di arresto del sistema produttivo italiano negli ultimi 18 mesi, ma la crescita delle misure di sostegno governative ha decisamente consentito alle imprese tricolori di resistere all’urto della pandemia e di governare l’incertezza. Statistiche ufficiali mostrano che nel panorama europeo, l’Italia, insieme alla Spagna, non solo si distingue per la percentuale di ricorso ai finanziamenti assistiti da garanzia pubblica (circa il 5% dei prestiti in essere del sistema bancario), ma vanta anche il primato del grado di copertura più elevato con un 85% medio rispetto alla Spagna e Germania (80%) e Francia (55%). E’ quanto emerge dalla ‘Mappa degli aiuti di Stato sui prestiti bancari’ elaborata dalla FABI. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 14-GEN-22 09:21
FABI, 311 MLD AIUTI PER I PRESTITI, CON STOP SARA’ EMERGENZA == ROMA (ITALPRESS) – Sono 311 miliardi gli aiuti pubblici ai prestiti bancari per fronteggiare la pandemia. La ripartizione vede circa 60 miliardi di moratorie ancora attive, a fronte di 500.000 sospensioni accordate, tre milioni di richieste di finanziamenti presentate, più di 220 miliardi di prestiti garantiti da Mediocredito Centrale e 31 miliardi quelli erogati attraverso Sace. Una parte delle misure, tuttavia, non è più attiva, altre scadranno tra pochi mesi col risultato che oltre 1,2 milioni di soggetti, tra cittadini e aziende, potrebbe trovarsi in enorme difficoltà: lo scenario è quello di una emergenza di liquidità a livello nazionale che potrebbe portare a dissesti finanziari e fallimenti. Questo il quadro che emerge dalla “Mappa degli aiuti di Stato sui prestiti bancari” realizzata dalla FABI, secondo la quale nel panorama europeo, l’Italia – insieme alla Spagna – non solo si distingue per la percentuale di ricorso ai finanziamenti assistiti da garanzia pubblica (circa il 5% dei in essere del sistema bancario), ma vanta anche il primato del grado di copertura più elevato con un 85% medio rispetto alla Spagna e Germania (80%) e Francia (55%). (ITALPRESS) – (SEGUE). mgg/com 14-Gen-22 09:07
FABI, 311 MLD AIUTI PER I PRESTITI, CON STOP SARA’ EMERGENZA ==-2- “Lo Stato e il settore bancario, anche grazie agli sforzi e al lavoro quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori delle stesse banche, hanno svolto un ruolo essenziale, durante la pandemia, per sostenere l’economia italiana: le agenzie bancarie sono rimaste sempre aperte e il personale ha costantemente supportato tutta la clientela. Alcune misure di sostegno introdotte dai governo non sono più in vigore e altre scadranno tra pochi mesi: perciò è urgente prorogare tutti gli aiuti pubblici per imprese e famiglie, sia riattivando le moratorie sui vecchi prestiti sia estendendo le garanzie sui nuovi finanziamenti oltre il termine attuale del 30 giugno prossimo. Condivido in pieno, pertanto, l’appello rivolto al governo italiano dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli. Oltre un milione di imprese e famiglie potrebbero trovarsi in grandissima difficoltà. La pandemia durerà ancora a lungo e l’economia subirà danni per molto tempo” commenta il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni. (ITALPRESS). mgg/com 14-Gen-22 09:07
COVID: SILEONI, ‘AVANTI CON SOSTEGNI PUBBLICI, A RISCHIO OLTRE 1 MLN DI FAMIGLIE E IMPRESE’ = Roma, 14 gen. (Adnkronos) – “Alcune misure di sostegno introdotte dai governo non sono più in vigore e altre scadranno tra pochi mesi: perciò è urgente prorogare tutti gli aiuti pubblici per imprese e famiglie, sia riattivando le moratorie sui vecchi prestiti sia estendendo le garanzie sui nuovi finanziamenti oltre il termine attuale del 30 giugno prossimo” e “oltre un milione di imprese e famiglie potrebbero trovarsi in grandissima difficoltà. La pandemia durerà ancora a lungo e l’economia subirà danni per molto tempo”. Lo dice Lando Maria Sileoni, segretario generale della FABI, a commento dei dati della ‘Mappa degli aiuti di Stato sui prestiti bancari’ elaborata dal sindacato, ribadendo di “condividere in pieno l’appello rivolto al governo italiano dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli”. “Lo Stato e il settore bancario, anche grazie agli sforzi e al lavoro quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori delle stesse banche – ricorda Sileoni – hanno svolto un ruolo essenziale, durante la pandemia, per sostenere l’economia italiana: le agenzie bancarie sono rimaste sempre aperte e il personale ha costantemente supportato tutta la clientela”. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 14-GEN-22 09:27
Covid: Fabi, con stop aiuti pubblici emergenza per 1 mln famiglie e imprese Roma, 14 gen. (LaPresse) – In totale 311 miliardi di euro, così ripartiti: circa 60 miliardi di moratorie ancora attive, a fronte di 500.000 sospensioni accordate, tre milioni di richieste di finanziamenti presentate, più di 220 miliardi di prestiti garantiti da Mediocredito Centrale e 31 miliardi quelli erogati attraverso Sace. È il bilancio del sostegno che il settore bancario, con il supporto dello Stato, in termini di garanzie, ha assicurato alle imprese e alle famiglie italiane. Una parte delle misure, tuttavia, non è più attiva, altre scadranno tra pochi mesi col risultato che oltre 1,2 milioni di soggetti, tra cittadini e aziende, potrebbe trovarsi in enorme difficoltà: lo scenario è quello di una emergenza di liquidità a livello nazionale che potrebbe portare a dissesti finanziari e fallimenti. Questo il quadro che emerge dalla “Mappa degli aiuti di Stato sui prestiti bancari” realizzata dalla Fabi, secondo la quale nel panorama europeo, l’Italia – insieme alla Spagna – non solo si distingue per la percentuale di ricorso ai finanziamenti assistiti da garanzia pubblica (circa il 5% dei in essere del sistema bancario), ma vanta anche il primato del grado di copertura più elevato con un 85% medio rispetto alla Spagna e Germania (80%) e Francia (55%).(Segue). ECO NG01 ntl 140937 GEN 22
Covid: Fabi, con stop aiuti pubblici emergenza per 1 mln famiglie e imprese-2- Roma, 14 gen. (LaPresse) – ‘Lo Stato e il settore bancario, anche grazie agli sforzi e al lavoro quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori delle stesse banche, hanno svolto un ruolo essenziale, durante la pandemia, per sostenere l’economia italiana: le agenzie bancarie sono rimaste sempre aperte e il personale ha costantemente supportato tutta la clientela. Alcune misure di sostegno introdotte dai governo non sono più in vigore e altre scadranno tra pochi mesi: perciò è urgente prorogare tutti gli aiuti pubblici per imprese e famiglie, sia riattivando le moratorie sui vecchi prestiti sia estendendo le garanzie sui nuovi finanziamenti oltre il termine attuale del 30 giugno prossimo. Condivido in pieno, pertanto, l’appello rivolto al governo italiano dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli. Oltre un milione di imprese e famiglie potrebbero trovarsi in grandissima difficoltà. La pandemia durerà ancora a lungo e l’economia subirà danni per molto tempo’ commenta il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.(Segue). ECO NG01 ntl 140937 GEN 22
Covid: Fabi, con stop aiuti pubblici emergenza per 1 mln famiglie e imprese-3- Roma, 14 gen. (LaPresse) – In totale 311 miliardi di euro, così ripartiti: circa 60 miliardi di moratorie ancora attive, a fronte di 500.000 sospensioni accordate, tre milioni di richieste di finanziamenti presentate, più di 220 miliardi di prestiti garantiti da Mediocredito Centrale e 31 miliardi quelli erogati attraverso Sace. Sono questi i numeri, aggiornati allo scorso 6 gennaio, della resilienza del sistema produttivo italiano, indotta dal paracadute italiano con le misure introdotte dallo Stato a partire dalla primavera 2020, per resistere alla crisi economica più acuta degli ultimi 20 anni, cagionata dal Covid, e governare l’incertezza del presente. A due anni dall’inizio della pandemia, il bilancio dei prestiti garantiti mostra cifre da capogiro perché se l’impatto del virus sull’economia italiana è stato profondo ed esteso, altrettanto valide sono state le misure attivate dal governo. E così, se il calo dei ricavi e la caduta dei margini di redditività sono stati i segnali di una battuta di arresto del sistema produttivo italiano negli ultimi 18 mesi, la crescita delle misure di sostegno governative ha decisamente consentito alle imprese tricolori di resistere all’urto della pandemia e di governare l’incertezza. Statistiche ufficiali mostrano che nel panorama europeo, l’Italia – insieme alla Spagna – non solo si distingue per la percentuale di ricorso ai finanziamenti assistiti da garanzia pubblica (circa il 5% dei in essere del sistema bancario), ma vanta anche il primato del grado di copertura più elevato con un 85% medio rispetto alla Spagna e Germania (80%) e Francia (55%). ECO NG01 ntl 140937 GEN 22
Covid: Fabi, con stop aiuti pubblici emergenza per 1 mln famiglie e imprese-4- Roma, 14 gen. (LaPresse) – La geografia complessiva delle concessioni ci mostra però un quadro ancora una volta a due velocita perché più del 50% delle operazioni complessive sono state presentate nelle regioni con il maggior numero di imprese e lavoratori del territorio nazionale e che, probabilmente, sono anche state colpite in maggior misura dalla crisi. La mappatura dei 250 miliardi di aiuti racconta che la maggior fetta è andata alle regioni del Nord (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna), seguite da quelle del Centro quali Lazio, Toscana, Abruzzo, Umbria e Marche. Il tessuto delle piccole e medie imprese italiane, che è concentrato nel Sud Italia, sebbene abbia invece ricevuto solo il 18,7% dei finanziamenti complessivi, è quello che vanta il primato – dopo le prime cinque del Nord – per gli importi fino a 30.000 euro. Resta invece ancora penalizzato nella categoria di prestiti di importo superiore a 30mila, dove il Mezzogiorno raccoglie solo il 17,6% delle risorse di aiuti complessivi, a fronte del 52,3% dell’area settentrionale d’Italia e del 24,2% del distretto del Centro Nord. Se i finanziamenti sono stati destinati a tutte le attività economiche sul territorio italiano, la classe dimensionale più rappresentativa è stata quella dei prestiti di importo superiore ai 30.000 euro che ha attratto quasi il 90% delle risorse complessivamente utilizzate. La quota residuale del 10% è andata invece a favore di operazioni di importo inferiore a 30.000 euro. ECO NG01 ntl 140937 GEN 22
Covid: Fabi, con stop aiuti pubblici emergenza per 1 mln famiglie e imprese-5- Roma, 14 gen. (LaPresse) – Di là dai vantaggi macro di tutte le misure di sostegno e dell’effetto “sollievo” delle stesse sullo stato di salute del sistema produttivo locale, le imprese italiane hanno imparato solo in parte a resistere a una crisi inaspettata e governarne l’incertezza. Il vero stress test è infatti ancora atteso nel corso del 2022, quando le imprese italiane dovranno fare i conti con la fine delle moratorie, le restrizioni sui finanziamenti riduzione al 60% le garanzie del Fondo centrale di garanzia sui finanziamenti per liquidità per operazioni di importo superiore a 30.000 e dal 90% al 80% su quelle di importo entro i 30.000) e l’introduzione di una tassa occulta sotto forma di commissione che non serviranno certamente a incoraggiare la qualità economico-finanziaria del sistema imprese e che non aiuteranno a governare la fase, appena avviata, di eliminazione graduale .LA GEOGRAFIA DELLE GARANZIE: IN SOLE QUATTRO REGIONI OLTRE LA METÀ DEI PRESTITI Con 2.578.052 domande presentate, per un importo globale di circa 221 miliardi, il dettaglio degli aiuti sotto forma di prestiti garanzia si presenta così distribuito: 1.179.579 le richieste di finanziamento fino a 30.000 euro per un totale di 22,9 miliardi (importo medio di 19.476 euro) e 1.398.473 le richieste di finanziamento superiori a 30.000 euro per un totale di 197,5 miliardi (importo medio di 141.258 euro). Analizzando nel dettaglio le operazioni di importo superiori a 30.000 euro, sino a ora la maggior fetta di finanziamenti è andata alle regioni del Nord (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna) con 103,3 miliardi, assorbendo circa il 52,3% delle risorse complessive per questa fascia di importo. Segue l’area del Centro Nord con 47,7 miliardi, di cui il 37% destinato al Lazio, il 34% alla Toscana, l’8% all’Abruzzo e il restante 21% distribuito tra Umbria e Marche. Il tessuto delle piccole e medie imprese tricolori, che è concentrato nel Sud Italia, ha invece ricevuto solo il 17,62% dei finanziamenti superiori a 30.000 euro. In particolare, il Molise e la Basilicata sono le regioni con le percentuali più basse di aiuti pubblici in questa categoria di importo (rispettivamente lo 0,3% e lo 0,5%), seguite da Calabria (1%) e Sardegna (1,4%). Anche in termini di numero di operazioni, le regioni con il numero inferiore di richieste sono rappresentate dal Molise (5.411) e Basilicata (8.442) – rispetto a un numero nazionale medio di 1-398.473 – che insieme a Sicilia, Puglia e Basilicata hanno beneficiato complessivamente lo 0,8% delle operazioni totali. Tra le regioni del Meridione, il picco di finanziamenti è stato erogato in favore della Campania che con il 6,5% del totale delle risorse erogate per classe di importo, ha beneficiato di 12,9 miliardi di euro di aiuti statali. In termini di distribuzione e concessione, le percentuali e i grandi numeri si ripetono anche con riferimento alle operazioni di importo inferiore a 30.000 euro, dove, su 1.179.579 operazioni, più di un quarto sono state presentate nelle regioni con il maggior numero di imprese e lavoratori del territorio nazionale e che, probabilmente, sono anche state colpite in maggior misura dalla crisi: si tratta della Lombardia (16,4%) e Lazio (9,1%) seguite dall’Emilia Romagna (8,8%) e Veneto (8,2%). ECO NG01 ntl 140937 GEN 22