ACCORDO IN UNICREDIT PER 1.200 USCITE VOLONTARIE E 1.725 POSTI DI LAVORO STABILI

All’insegna del ricambio generazionale l’intesa tra la Fabi e le altre organizzazioni sindacali con l’azienda sul piano industriale Unlocked 2022-2024. Morelli: «Discontinuità rispetto alla precedente gestione, centralità alle lavoratrici e ai lavoratori, il fattore umano nel settore bancario non può essere in alcun modo superato dalle nuove tecnologie». Cefaloni: «Gettate le basi per il rilancio della banca»

ACCORDO IN UNICREDIT PER 1.200 USCITE VOLONTARIE E 1.725 POSTI DI LAVORO STABILI

All’insegna del ricambio generazionale l’intesa tra la Fabi e le altre organizzazioni sindacali con l’azienda sul piano industriale Unlocked 2022-2024. Morelli: «Discontinuità rispetto alla precedente gestione, centralità alle lavoratrici e ai lavoratori, il fattore umano nel settore bancario non può essere in alcun modo superato dalle nuove tecnologie». Cefaloni: «Gettate le basi per il rilancio della banca»

 

UNICREDIT: Fabi, con accordo 1.725 posti di lavoro stabili Intesa all’insegna del ricambio generazionale (ANSA) – MILANO, 27 GEN – E’ all’insegna del ricambio generazionale l’accordo sul nuovo piano industriale di UNICREDIT, siglato nella notte dalla Fabi con le altre organizzazioni sindacali e dall’azienda. A fronte di complessive 1.200 uscite solo su base volontaria, sono state concordate 725 nuove assunzioni di giovani oltre che la conferma di 1.000 lavoratrici e lavoratori attualmente in apprendistato: in totale, 1.725 posti di lavoro stabili, vale a dire 525 in piu’ delle 1.200 uscite, sottolinea la Fabi. L’accordo, nel dettaglio, riguarda le ricadute occupazionali del piano industriale ‘Unlocked 2022- 2024′, prevede un primo blocco di 950 uscite che saranno gestite con pensionamenti e prepensionamenti, solo su base volontaria, attraverso il Fondo di solidarieta’, compensate da 475 assunzioni. E’ stata stabilita, inoltre, una seconda “finestra” di uscita per 250 lavoratrici e lavoratori, sempre su base volontaria, compensata con 250 ingressi. Con 1.200 esodi e 725 ingressi viene cosi’ raggiunta una percentuale di copertura delle “cessazioni di servizio” pari al 60%, mai raggiunta finora nel settore bancario. Numeri a cui sommare la stabilizzazione di 1.000 contratti di apprendistato che portano il totale dei posti di lavoro stabili a quota 1.725. Quanto alla distribuzione della nuova forza lavoro, e’ stato stabilito che l’83% venga destinato alla rete, cioe’ 600 unita’, mentre il restante 17% (pari a 125 dipendenti) verra’ assegnato all’area digital. Restano ancora da completare, e sono state confermate, ulteriori 780 assunzioni del precedente piano industriale “Team 23”. (ANSA). PEG 27-GEN-22 09:53​

Unicredit: sindacati, accordo per 1200 uscite e 750 assunzioni = (AGI) – Milano, 27 gen. – Accordo sul nuovo piano industriale di Unicredit tra l’istituto e le organizzazioni sindacali. L’intesa, siglata nella notte, annunciano i sindacati, prevede a fronte di complessive 1.200 uscite solo su base volontaria, 725 nuove assunzioni di giovani oltre che la conferma di 1.000 persone attualmente in apprendistato: in totale, 1.725 posti di lavoro stabili, 525 in piu’ delle 1.200 uscite. L’accordo – informa una nota FABI – riguarda le ricadute occupazionali del piano industriale “Unlocked 2022-2024”, prevede un primo blocco di 950 uscite che saranno gestite con pensionamenti e prepensionamenti, solo su base volontaria, attraverso il Fondo di solidarieta’, compensate da 475 assunzioni. E’ stata stabilita, inoltre, una seconda “finestra” di uscita per 250 lavoratrici e lavoratori, sempre su base volontaria, compensata con 250 ingressi. Con 1.200 esodi e 725 ingressi, si afferma, viene cosi’ raggiunta una percentuale di copertura delle “cessazioni di servizio” pari al 60%, mai raggiunta finora nel settore bancario. Quanto alla distribuzione della nuova forza lavoro, e’ stato stabilito che l’83% venga destinato alla rete, cioe’ 600 unita’, mentre il restante 17% (pari a 125 dipendenti) verra’ assegnato all’area digital. Restano ancora da completare, e sono state confermate, ulteriori 780 assunzioni del precedente piano industriale “Team 23”. (AGI)Gla 270856 GEN 22

Unicredit: sindacati, accordo per 1200 uscite e 750 assunzioni (2)= (AGI) – Milano, 27 gen. – “E’ un accordo di forte discontinuita’ rispetto alla precedente gestione di Unicredit: viene confermata, soprattutto, l’importanza dell’Italia per il futuro del gruppo e, pur in un piano industriale di rilevante trasformazione in chiave digitale, viene data centralita’ alle lavoratrici e ai lavoratori, confermando che il fattore umano, nel settore bancario, non puo’ essere in alcun modo superato dalle nuove tecnologie” dichiara il segretario nazionale della FABI, Mauro Morelli. “E’ un accordo di grande rilevanza sul tema del ricambio generazionale e del bilanciamento occupazionale. Sul primo tema abbiamo chiesto e ottenuto che, a fronte di 250 uscite, su base volontaria ed incentivata, aggiuntive rispetto ai 950 esuberi iniziali, si realizzino ben 250 assunzioni di giovani: di fatto il rapporto 1 a 1 fotografa il superamento del solo concetto di esubero e taglio del costo del lavoro, pertanto determina e realizza una rilevante leva occupazionale in ambito di ricambio generazionale; sul secondo tema, a fronte di 950 esuberi dichiarati da UniCredit, sempre su base volontaria ed incentivata, abbiamo ottenuto 475 nuove assunzioni di giovani, tutte destinate alla rete fisica delle filiali, da tempo in oggettiva e critica carenza di organico. Assoluta rilevanza riveste altresi’ la stabilizzazione/conferma di circa 1.000 apprendisti/precari oggi in azienda. Inoltre, c’e’ una forte spinta ad una formazione adeguata, anche attraverso la costituzione di una Academy, sulla scorta della felice ed ormai lontana esperienza in UniCredito Italiano” commenta il coordinatore FABI nel gruppo Unicredit, Stefano Cefaloni. “La gestione della banca delle ore torna da subito nell’alveo delle previsioni del Ccnl, rispettandone pienamente il dettato e le modalita’ di piena fruizione. In questi giorni, stiamo lavorando ad una definizione del Vap 2021 assolutamente significativa e premiante per i Lavoratori, riconoscendone impegno, abnegazione e determinazione. Tutto questo concorre nei fatti al rilancio della banca italiana, cui tutti i soggetti interessati devono concorrere alla piena realizzazione” aggiunge Cefaloni. (AGI)Gla 270858 GEN 22

UNICREDIT: FABI, BENE ACCORDO, A INSEGNA RICAMBIO GENERAZIONALE = Roma, 27 gen (Adnkronos) – È all’insegna “del ricambio generazionale l’accordo sul nuovo piano industriale di UNICREDIT, siglato nella notte dalla Fabi con le altre organizzazioni sindacali e dall’azienda”. Così Fabi che spiega come a fronte di complessive 1.200 uscite solo su base volontaria, sono state concordate 725 nuove assunzioni di giovani oltre che la conferma di 1.000 lavoratrici e lavoratori attualmente in apprendistato: in totale, 1.725 posti di lavoro stabili, vale a dire 525 in più delle 1.200 uscite L’accordo, nel dettaglio, riguarda le ricadute occupazionali del piano industriale ”Unlocked 2022-2024”, prevede un primo blocco di 950 uscite che saranno gestite con pensionamenti e prepensionamenti, solo su base volontaria, attraverso il Fondo di solidarietà, compensate da 475 assunzioni. È stata stabilita, inoltre, una seconda ”finestra” di uscita per 250 lavoratrici e lavoratori, sempre su base volontaria, compensata con 250 ingressi. Con 1.200 esodi e 725 ingressi viene così raggiunta una percentuale di copertura delle ”cessazioni di servizio” pari al 60%, mai raggiunta finora nel settore bancario. Numeri a cui sommare la stabilizzazione di 1.000 contratti di apprendistato che portano il totale dei posti di lavoro stabili a quota 1.725. Quanto alla distribuzione della nuova forza lavoro, è stato stabilito che l’83% venga destinato alla rete, cioè 600 unità, mentre il restante 17% (pari a 125 dipendenti) verrà assegnato all’area digital. Restano ancora da completare, e sono state confermate, ulteriori 780 assunzioni del precedente piano industriale ”Team 23”. (segue) (Val/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 27-GEN-22 09:42
UNICREDIT: FABI, BENE ACCORDO, A INSEGNA RICAMBIO GENERAZIONALE (2) = (Adnkronos) – “È un accordo di forte discontinuità rispetto alla precedente gestione di UNICREDIT: viene confermata, soprattutto, l’importanza dell’Italia per il futuro del gruppo e, pur in un piano industriale di rilevante trasformazione in chiave digitale, viene data centralità alle lavoratrici e ai lavoratori, confermando che il fattore umano, nel settore bancario, non può essere in alcun modo superato dalle nuove tecnologie”, dichiara il segretario nazionale della Fabi, Mauro Morelli. “Assoluta rilevanza riveste altresì la stabilizzazione/conferma di circa 1.000 apprendisti/precari oggi in azienda. Inoltre, c’è una forte spinta ad una formazione adeguata, anche attraverso la costituzione di una Academy, sulla scorta della felice ed ormai lontana esperienza in UNICREDITo Italiano”, commenta il coordinatore Fabi nel gruppo Unicredit, Stefano Cefaloni. (Val/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 27-GEN-22 09:42

UniCredit: FABI, accordo su Piano prevede 1.725 posti di lavoro stabili 725 nuove assunzioni e conferma di mille apprendistati (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 27 gen – L’accordo sindacale in UniCredit e’ ‘all’insegna del ricambio generazionale’ e prevede, a fronte di 1.200 uscite incentivate e volontarie, ‘725 nuove assunzioni di giovani oltre che la conferma di mille lavoratrici e lavoratori attualmente in apprendistato: in totale, 1.725 posti di lavoro stabili, vale a dire 525 in piu’ delle 1.200 uscite’. Cosi’ la FABI descrive i termini dell’intesa sulle ricadute occupazionali in Italia del piano industriale Unlocked 2022- 2024. ‘Con 1.200 esodi e 725 ingressi viene cosi’ raggiunta una percentuale di copertura delle cessazioni di servizio pari al 60%, mai raggiunta finora nel settore bancario’, sottolinea il sindacato. ‘Quanto alla distribuzione della nuova forza lavoro – precisa una nota – e’ stato stabilito che l’83% venga destinato alla rete, cioe’ 600 unita’, mentre il restante 17% (pari a 125 dipendenti) verra’ assegnato all’area digital’. Restano poi ancora da completare, ‘e sono state confermate’, altre 780 assunzioni del precedente piano industriale Team 23. ‘E’ un accordo di forte discontinuita’ rispetto alla precedente gestione di Unicredit – ha commentato il segretario nazionale Mauro Morelli -: viene confermata, soprattutto, l’importanza dell’Italia per il futuro del gruppo e, pur in un piano industriale di rilevante trasformazione in chiave digitale, viene data centralita’ alle lavoratrici e ai lavoratori, confermando che il fattore umano, nel settore bancario, non puo’ essere in alcun modo superato dalle nuove tecnologie’. Com-Ppa- (RADIOCOR) 27-01-22 08:58:38 (0178) 3

Unicredit, FABI: 1.200 uscite volontarie e 1.725 posti di lavoro stabili Accordo siglato è all’insegna del ricambio generazionale Milano, 27 gen. (askanews) – “È all’nsegna del ricambio generazionale l’accordo sul nuovo piano industriale di Unicredit, siglato nella notte dalla FABI con le altre organizzazioni sindacali e dall’azienda”. Lo sottolinea una nota della FABI. A fronte di complessive 1.200 uscite solo su base volontaria, sono state concordate 725 nuove assunzioni di giovani oltre che la conferma di 1.000 lavoratrici e lavoratori attualmente in apprendistato: in totale, 1.725 posti di lavoro stabili, vale a dire 525 in più delle 1.200 uscite. L’accordo, nel dettaglio, riguarda le ricadute occupazionali del piano industriale Unlocked 2022-2024, prevede un primo blocco di 950 uscite che saranno gestite con pensionamenti e prepensionamenti, solo su base volontaria, attraverso il Fondo di solidarietà, compensate da 475 assunzioni. È stata stabilita, inoltre, una seconda finestra di uscita per 250 lavoratrici e lavoratori, sempre su base volontaria, compensata con 250 ingressi. Con 1.200 esodi e 725 ingressi viene così raggiunta una percentuale di copertura delle cessazioni di servizio pari al 60%, mai raggiunta finora nel settore bancario, sottolinea la Fabi. Numeri a cui sommare la stabilizzazione di 1.000 contratti di apprendistato che portano il totale dei posti di lavoro stabili a quota 1.725. (Segue) Rar 20220127T085750Z

Unicredit, FABI: 1.200 uscite volontarie e 1.725 posti di lavoro stabili -2- Milano, 27 gen. (askanews) – Quanto alla distribuzione della nuova forza lavoro, è stato stabilito che l’83% venga destinato alla rete, cioè 600 unità, mentre il restante 17% (pari a 125 dipendenti) verrà assegnato all’area digital. Restano ancora da completare, e sono state confermate, ulteriori 780 assunzioni del precedente piano industriale Team 23. “È un accordo di forte discontinuità rispetto alla precedente gestione di Unicredit: viene confermata, soprattutto, l’importanza dell’Italia per il futuro del gruppo e, pur in un piano industriale di rilevante trasformazione in chiave digitale, viene data centralità alle lavoratrici e ai lavoratori, confermando che il fattore umano, nel settore bancario, non può essere in alcun modo superato dalle nuove tecnologie”, dichiara il segretario nazionale della Fabi, Mauro Morelli. Rar 20220127T085757Z

UNICREDIT, FABI: ACCORDO PER 1.200 USCITE VOLONTARIE E 1.725 POSTI STABILI (9Colonne) Roma, 27 gen – È all’insegna del ricambio generazionale l’accordo sul nuovo piano industriale di UNICREDIT, siglato nella notte dalla Fabi con le altre organizzazioni sindacali e dall’azienda. A fronte di complessive 1.200 uscite solo su base volontaria, sono state concordate 725 nuove assunzioni di giovani oltre che la conferma di 1.000 lavoratrici e lavoratori attualmente in apprendistato: in totale, 1.725 posti di lavoro stabili, vale a dire 525 in più delle 1.200 uscite L’accordo, nel dettaglio, riguarda le ricadute occupazionali del piano industriale “Unlocked 2022-2024”, prevede un primo blocco di 950 uscite che saranno gestite con pensionamenti e prepensionamenti, solo su base volontaria, attraverso il Fondo di solidarietà, compensate da 475 assunzioni. È stata stabilita, inoltre, una seconda “finestra” di uscita per 250 lavoratrici e lavoratori, sempre su base volontaria, compensata con 250 ingressi. Con 1.200 esodi e 725 ingressi viene così raggiunta una percentuale di copertura delle “cessazioni di servizio” pari al 60%, mai raggiunta finora nel settore bancario. Numeri a cui sommare la stabilizzazione di 1.000 contratti di apprendistato che portano il totale dei posti di lavoro stabili a quota 1.725. Quanto alla distribuzione della nuova forza lavoro, è stato stabilito che l’83% venga destinato alla rete, cioè 600 unità, mentre il restante 17% (pari a 125 dipendenti) verrà assegnato all’area digital. Restano ancora da completare, e sono state confermate, ulteriori 780 assunzioni del precedente piano industriale “Team 23”. “È un accordo di forte discontinuità rispetto alla precedente gestione di UNICREDIT: viene confermata, soprattutto, l’importanza dell’Italia per il futuro del gruppo e, pur in un piano industriale di rilevante trasformazione in chiave digitale, viene data centralità alle lavoratrici e ai lavoratori, confermando che il fattore umano, nel settore bancario, non può essere in alcun modo superato dalle nuove tecnologie” dichiara il segretario nazionale della Fabi, Mauro Morelli. “È un accordo di grande rilevanza sul tema del ricambio generazionale e del bilanciamento occupazionale. Sul primo tema abbiamo chiesto e ottenuto che, a fronte di 250 uscite, su base volontaria ed incentivata, aggiuntive rispetto ai 950 esuberi iniziali, si realizzino ben 250 assunzioni di giovani: di fatto il rapporto 1 a 1 fotografa il superamento del solo concetto di esubero e taglio del costo del lavoro, pertanto determina e realizza una rilevante leva occupazionale in ambito di ricambio generazionale; sul secondo tema, a fronte di 950 esuberi dichiarati da UNICREDIT, sempre su base volontaria ed incentivata, abbiamo ottenuto 475 nuove assunzioni di giovani, tutte destinate alla rete fisica delle filiali, da tempo in oggettiva e critica carenza di organico. Assoluta rilevanza riveste altresì la stabilizzazione/conferma di circa 1.000 apprendisti/precari oggi in azienda. Inoltre, c’è una forte spinta ad una formazione adeguata, anche attraverso la costituzione di una Academy, sulla scorta della felice ed ormai lontana esperienza in UNICREDITo Italiano» commenta il coordinatore Fabi nel gruppo UNICREDIT, Stefano Cefaloni. «La gestione della banca delle ore torna da subito nell’alveo delle previsioni del Ccnl, rispettandone pienamente il dettato e le modalità di piena fruizione. In questi giorni, stiamo lavorando ad una definizione del Vap 2021 assolutamente significativa e premiante per i Lavoratori, riconoscendone impegno, abnegazione e determinazione. Tutto questo concorre nei fatti al rilancio della banca italiana, cui tutti i soggetti interessati devono concorrere alla piena realizzazione”. (red) 270908 GEN 22

UNICREDIT: ACCORDO CON I SINDACATI, 1.200 USCITE E 725 ASSUNZIONI ROMA (ITALPRESS) – UniCredit ha firmato nella notte con i sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin l’accordo sul nuovo piano industriale “Unlocked 2022-2024”. A fronte di complessive 1.200 uscite solo su base volontaria, sono state concordate 725 nuove assunzioni di giovani oltre che la conferma di 1.000 lavoratrici e lavoratori attualmente in apprendistato: in totale, 1.725 posti di lavoro stabili, vale a dire 525 in più delle 1.200 uscite. L’accordo – secondo quanto rendono noto i sindacati – prevede un primo blocco di 950 uscite che saranno gestite con pensionamenti e prepensionamenti, solo su base volontaria, attraverso il Fondo di solidarietà, compensate da 475 assunzioni. È stata stabilita, inoltre, una seconda “finestra” di uscita per 250 lavoratrici e lavoratori, sempre su base volontaria, compensata con 250 ingressi. (ITALPRESS) – (SEGUE). sat/com 27-Gen-22 09:14 NNNN

UNICREDIT: FABI “ACCORDO DI FORTE DISCONTINUITÀ”-2- “Assoluta rilevanza riveste altresì la stabilizzazione/conferma di circa 1.000 apprendisti/precari oggi in azienda. Inoltre, c’è una forte spinta ad una formazione adeguata, anche attraverso la costituzione di una Academy, sulla scorta della felice ed ormai lontana esperienza in UniCredito Italiano – prosegue Cefaloni -. “La gestione della banca delle ore torna da subito nell’alveo delle previsioni del Ccnl, rispettandone pienamente il dettato e le modalità di piena fruizione. In questi giorni, stiamo lavorando ad una definizione del Vap 2021 assolutamente significativa e premiante per i Lavoratori, riconoscendone impegno, abnegazione e determinazione. Tutto questo concorre nei fatti al rilancio della banca italiana, cui tutti i soggetti interessati devono concorrere alla piena realizzazione”. (ITALPRESS). sat/com 27-Gen-22 09:25 NNNN

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