CR VOLTERRA, DUE GIORNI DI SCIOPERO CONTRO IL PIANO INDUSTRIALE
Il 4 e 11 febbraio stop dei dipendenti della Cassa di risparmio volterrana. Tra i motivi della rottura tra le delegazioni della Fabi delle altre organizzazioni sindacali con i vertici aziendali c’è la presentazione di un progetto mirato alla riduzione dei costi con taglio del personale e la disdetta del contratto integrativo aziendale. Loretelli: «Le proposte sono risultate del tutto inaccettabili; la Cassa ha voluto dare un colpo di spugna a diritti e tutele faticosamente acquisiti negli anni di relazioni industriali»
Due giornate di sciopero dei dipendenti di Cassa di Risparmio di Volterra. Lo stop è previsto per il 4 e 11 febbraio. Tra i motivi che hanno portato alla rottura della trattativa tra la Fabi le altre organizzazioni sindacali con i vertici aziendali - sottolineano le sigle in una nota unitaria - ci sono la presentazione di un piano industriale mirato alla riduzione dei costi attraverso la il taglio del personale; la rescissione dell’accordo sulla previdenza complementare, la disdetta del contratto integrativo aziendale e una politica aziendale di breve periodo senza concrete tutele per i dipendenti della Cassa.
Secondo i rappresentanti dei lavoratori, continua la nota sindacale: «Nonostante al personale venga chiesto sempre di più in termini di lavoro e risultati che tra l’altro vengono puntualmente raggiunti grazie all’impegno quotidiano di tutti i colleghi, i vertici aziendali decidono di far pagare ai lavoratori il conto di colpe di cui non sono minimamente responsabili».
«La vertenza con l’azienda Cassa di Risparmio di Volterra, nonostante la procedura di conciliazione organizzata con Abi e le delegazioni nazionali Sindacali di Fabi, First/Cisl Fisac/Cgil e Uilca che ha portato a due giornate serrate di incontri sindacali, purtroppo va avanti» commenta il segretario aggiunto Fabi Cassa di Risparmio di Volterra, Alberto Loretelli che ha aggiunto: «Gli incontri hanno fatto registrare una forte distanza delle parti. Le proposte sono risultate del tutto inaccettabili; la Cassa ha voluto dare un colpo di spugna a diritti e tutele faticosamente acquisiti negli anni di relazioni industriali e mettere in campo un piano di ristrutturazione organizzativa adducendo la necessità di un riequilibro del cost-income, tagliando però indiscriminatamente i costi sul personale senza al contempo creare reali presupposti di un incremento dei ricavi, questo in una miope logica quindi di breve periodo».
Il segretario Fabi ha anche sottolineato come: «La Cassa di Risparmio rappresenta da sempre per Volterra e tutto il suo territorio un valore in termini di occupazione, servizi, sostegno alle famiglie ed alle imprese ed è per questo che la Fabi ha apprezzato la richiesta delle forze politiche locali di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza, così che anche l’amministrazione comunale possa farsi parte attiva su un tema di così massima rilevanza».
Volterra, 28 gennaio 2022