Risparmio: Sileoni, attenzione ad aumento forbice ricchi-poveri = (AGI) – Roma, 3 feb. – “Il fatto che gli italiani siano dei risparmiatori non deve portarci fuori strada perche’ esistono molti problemi. Quindi attenzione: durante il Covid sono cresciuti i poveri e sono quasi 11 milioni gli italiani a rischio poverta’. Vuol dire che la la forbice tra chi ha di piu’, i ricchi, e chi ha di meno, i poveri, si e’ allargata anche perche’ il lavoro precario e’ aumentato, mentre quello stabile non e’ ben retribuito. Ci sono piu’ di 100 contratti nazionali di diverse categorie di lavoratori che da anni devono essere rinnovati e invece sono fermi. Il Governo non puo’ lamentarsi se i consumi non ripartono, mentre i contratti nazionali sono scaduti da anni. Noi come bancari abbiamo avuto la fortuna e la capacita’ di rinnovarlo a fine 2019, prima della pandemia. Ma molte altre categorie aspettano da troppo tempo”. Lo ha detto stamattina il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Mattino Cinque News su Canale 5, commentando la ricerca della Fabi sulla ricchezza finanziaria delle famiglie italiane. “A fronte a un’inflazione che sale non corrisponde un aumento economico dello stipendio. E poi c’e’ un altro dato rilevante: i 5.000 miliardi di risparmio complessivi sono quasi il doppio del debito pubblico italiano e corrispondono a circa tre volte il nostro Pil. Quindi, questi 5.000 miliardi di ricchezza complessiva, se riparte la nostra politica, se c’e’ stabilita’, se le risorse del Pnrr vengono utilizzate bene, daranno la spinta per una rinascita del Paese. Ci vuole stabilita’ politica e una cabina di regia seria” ha aggiunto Sileoni. (AGI)Ila 031145 FEB 22 NNNN

RISPARMIO: SILEONI (FABI), ‘ATTENZIONE AD AUMENTO FORBICE TRA RICCHI E POVERI’ = Roma, 3 feb. (Adnkronos) – “Il fatto che gli italiani siano dei risparmiatori non deve portarci fuori strada perché esistono molti problemi. Quindi attenzione: durante il Covid sono cresciuti i poveri e sono quasi 11 milioni gli italiani a rischio povertà. Vuol dire che la forbice tra chi ha di più, i ricchi, e chi ha di meno, i poveri, si è allargata anche perché il lavoro precario è aumentato, mentre quello stabile non è ben retribuito”. Lo ha detto il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione ‘Mattino Cinque News’, commentando la ricerca del sindacato sulla ricchezza finanziaria delle famiglie italiane. “Ci sono più di 100 contratti nazionali di diverse categorie di lavoratori che da anni devono essere rinnovati e invece sono fermi. Il governo – ha detto ancora – non può lamentarsi se i consumi non ripartono, mentre i contratti nazionali sono scaduti da anni. Noi come bancari abbiamo avuto la fortuna e la capacità di rinnovarlo a fine 2019, prima della pandemia. Ma molte altre categorie aspettano da troppo tempo”. “A fronte a un’inflazione che sale – ha quindi proseguito il leader sindacale – non corrisponde un aumento economico dello stipendio. E poi c’è un altro dato rilevante: i 5.000 miliardi di risparmio complessivi sono quasi il doppio del debito pubblico italiano e corrispondono a circa tre volte il nostro Pil. Quindi, questi 5.000 miliardi di ricchezza complessiva, se riparte la nostra politica, se c’è stabilità, se le risorse del Pnrr vengono utilizzate bene, daranno la spinta per una rinascita del Paese. Ci vuole stabilità politica e una cabina di regia seria”, ha aggiunto Sileoni. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 03-FEB-22 11:49 NNNN​

Fabi, Sileoni: attenzione ad aumento forbice tra ricchi e poveri Decine di contratti vanno rinnovati da anni Roma, 3 feb. (askanews) – “Il fatto che gli italiani siano dei risparmiatori non deve portarci fuori strada perché esistono molti problemi. Quindi attenzione: durante il Covid sono cresciuti i poveri e sono quasi 11 milioni gli italiani a rischio povertà. Vuol dire che la la forbice tra chi ha di più, i ricchi, e chi ha di meno, i poveri, si è allargata anche perché il lavoro precario è aumentato, mentre quello stabile non è ben retribuito”. Lo ha detto stamattina il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, commentando la ricerca della Fabi sulla ricchezza finanziaria delle famiglie italiane. “Ci sono più di 100 contratti nazionali di diverse categorie di lavoratori che da anni devono essere rinnovati e invece sono fermi. Il Governo non può lamentarsi se i consumi non ripartono, mentre i contratti nazionali sono scaduti da anni. Noi come bancari abbiamo avuto la fortuna e la capacità di rinnovarlo a fine 2019, prima della pandemia. Ma molte altre categorie aspettano da troppo tempo – prosegue -. A fronte a un’inflazione che sale non corrisponde un aumento economico dello stipendio. E poi c’è un altro dato rilevante: i 5.000 miliardi di risparmio complessivi sono quasi il doppio del debito pubblico italiano e corrispondono a circa tre volte il nostro Pil. Quindi, questi 5.000 miliardi di ricchezza complessiva, se riparte la nostra politica, se c’è stabilità, se le risorse del Pnrr vengono utilizzate bene, daranno la spinta per una rinascita del Paese. Ci vuole stabilità politica e una cabina di regia seria”, ha aggiunto Sileoni. Voz 20220203T121535Z​

FLASH: 1/A EDIZIONE – L’ECONOMIA (3) = (Adnkronos) – Nel confronto internazionale, non c’è pandemia che tenga: la ricchezza netta delle famiglie italiane continua ad essere la più elevata, confermando il primato di migliori risparmiatori seppur con qualche peculiarità rispetto agli altri. A fine 2020, il portafoglio di ricchezza italiano è pari a 8,7 volte il reddito disponibile, con un divario di più di due punti rispetto al dato della Germania e maggiore anche rispetto a quello inglese. Solo la ricchezza delle famiglie francesi si avvicina a quella dei nostri cittadini ma il graduale aumento dei valori di tutte le altre realtà (Francia +1,50%; Germania + 1,80%; Gran Bretagna 0,70%) mostra un rallentamento tutto italiano nel corso degli ultimi decenni. E’ quanto emerge dall’analisi della Fabi ‘L’Italia del risparmio’. (segue) (Sec/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 03-FEB-22 12:55 NNNN

NOTIZIE FLASH: 1/A EDIZIONE – L’ECONOMIA (2) = (Adnkronos) – Roma. Più liquidità e meno rischi, con i salvadanai che complessivamente crescono di oltre il 7%: tra il 2019 e il 2021, nei due anni di pandemia, la ricchezza finanziaria delle famiglie italiane è aumentata, in totale, di 334 miliardi di euro (+7,17%), sfiorando il tetto dei 5.000 miliardi, rispetto ai 4.663 miliardi di fine 2019. E’ quanto emerge dall’analisi della Fabi ‘L’Italia del risparmio’. (segue) (Sec/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 03-FEB-22 12:55 NNNN

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