FUTURO SETTORE E PIANO INDUSTRIALE DI INTESA, SILEONI IN DIRETTA SU CLASS CNBC

Lunga intervista al segretario generale della Fabi sul canale finanziario all news: le novità per le banche italiane, il digitale, la vendita di prodotti finanziari e assicurativi allo sportello

FUTURO SETTORE E PIANO INDUSTRIALE DI INTESA, SILEONI IN DIRETTA SU CLASS CNBC

Lunga intervista al segretario generale della Fabi sul canale finanziario all news: le novità per le banche italiane, il digitale, la vendita di prodotti finanziari e assicurativi allo sportello

 

 

 

Intesa: Sileoni, non positiva chiusura degli sportelli ‘Nuovo piano si fonda su tre pilastri industriali’ (ANSA) – MILANO, 04 FEB – “Credo che il piano industriale di Intesa si fondi su tre pilastri industriali e un quarto pilastro piu’ innovativo e piu’ sociale: il primo e’ il derisking, cioe’ la riduzione del rischio di credito; il secondo e’ la riduzione dei costi; il terzo e’ l’aspetto digitale. Il quarto pilastro e’ l’attenzione verso l’ambiente, il sociale e i principi di governance”. Cosi’ il segretario della Fabi, Lando Maria Sileoni, nel corso di una intervista a Class Cnbc, rispondendo a domande sul nuovo piano di Intesa Sanpaolo. “L’aspetto non positivo – ha aggiunto – e’ rappresentato dalla chiusura degli sportelli e questo vale sia per Intesa sia per tutti i gruppi bancari. Intesa ha presentato un piano di questo tipo per cinque motivi fondamentali: il primo per mantenersi leader nel tempo; il secondo per difendersi da eventuali pericoli in arrivo dall’estero; il terzo per porsi anche rispetto alla Bce come un gruppo bancario che riconosce politicamente le scelte della vigilanza e le rispetta; il quarto perche’ e’ consapevole che per raggiungere una trasformazione epocale come quella presente nel piano industriale sara’ fondamentale la motivazione delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo, motivazione che dovra’ essere riconosciuta anche con miglioramenti a livello economico; il quinto e forse politicamente l’aspetto piu’ rilevante per creare attraverso il digitale un nuovo modello di business in una banca che potra’ trasformarsi, nel tempo, se lo vorra’, in una Fintech”. (ANSA). LE 04-FEB-22 16:35

Intesa Sp: SILEONI, guarda a Fintech, non positiva riduzione sportelli Roma, 4 feb. (LaPresse) – “L’aspetto non positivo è rappresentato dalla chiusura degli sportelli e questo vale sia per Intesa sia per tutti i gruppi bancari,perché furbescamente le banche chiudono le filiali dove esistono già i presidi di Banco Posta che, come in pochissimi sanno, continuerà, Banco Posta, a collocare alla clientela i prodotti finanziari acquistati proprio da quei gruppi bancari che chiudono agenzie. Se poi tutto andrà male, si potrà sempre tornare indietro magari acquistando lo stesso Banco Posta”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, commentando il piano industriale di Intesa, intervistato da Class Cnbc. “ Credo che il piano industriale di Intesa si fondi su tre pilastri“industriali” e un quarto pilastro più innovativo e più sociale: il primo è il derisking, cioè la riduzione del rischio di credito; il secondo è la riduzione dei costi; il terzo è l’aspetto digitale. Il quarto pilastro è l’attenzione verso l’ambiente, il sociale e i principi di governance” ha aggiunto Sileoni. (segue) ECO NG01 taw 041740 FEB 22

Intesa Sp: SILEONI, guarda a Fintech, non positiva riduzione sportelli-2- Roma, 4 feb. (LaPresse) – Secondo il segretario generale della Fabi “il piano di Intesa si spiega con cinque motivi fondamentali: il primo per mantenersi leader nel tempo; il secondo per difendersi da eventuali pericoli in arrivo dall’estero; il terzo per porsi anche rispetto alla Bce come un gruppo bancario che riconosce politicamente le scelte della vigilanza e le rispetta; il quarto perché è consapevole che per raggiungere una trasformazione epocale come quella presente nel piano industriale sarà fondamentale la motivazione delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo, motivazione che dovrà essere riconosciuta anche con miglioramenti a livello economico; il quinto e forse politicamente l’aspetto più rilevante per creare attraverso il digitale un nuovo modello di business in una banca che potrà trasformarsi, nel tempo, se lo vorrà, in una Fintech. È chiaro che seguirò personalmente, insieme al coordinamento Fabi del gruppo Intesa, l’evolversi della situazione e tutti gli appuntamenti sindacali previsti per legge nelle discussioni sui piani industriali. La Fabi non farà sconti a nessuno”. ECO NG01 taw 041740 FEB 22

INTESA SP: SILEONI (FABI), ‘NON POSITIVA CHIUSURA SPORTELLI’ = Roma, 4 feb. (Adnkronos) – “L’aspetto non positivo è rappresentato dalla chiusura degli sportelli e questo vale sia per Intesa sia per tutti i gruppi bancari, perché furbescamente le banche chiudono le filiali dove esistono già i presidi di Banco Posta che, come in pochissimi sanno, continuerà, Banco Posta, a collocare alla clientela i prodotti finanziari acquistati proprio da quei gruppi bancari che chiudono agenzie. Se poi tutto andrà male, si potrà sempre tornare indietro magari acquistando lo stesso Banco Posta”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, commentando il piano industriale di Intesa, intervistato da Class Cnbc. “Credo che il piano industriale di Intesa si fondi su tre pilastri ‘industriali’ e un quarto pilastro più innovativo e più sociale: il primo è il derisking, cioè la riduzione del rischio di credito; il secondo è la riduzione dei costi; il terzo è l’aspetto digitale. Il quarto pilastro è l’attenzione verso l’ambiente, il sociale e i principi di governance”, ha aggiunto SILEONI. Secondo il segretario generale della Fabi “il piano di Intesa si spiega con cinque motivi fondamentali: il primo per mantenersi leader nel tempo; il secondo per difendersi da eventuali pericoli in arrivo dall’estero; il terzo per porsi anche rispetto alla Bce – ha aggiunto – come un gruppo bancario che riconosce politicamente le scelte della vigilanza e le rispetta; il quarto perché è consapevole che per raggiungere una trasformazione epocale come quella presente nel piano industriale sarà fondamentale la motivazione delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo, motivazione che dovrà essere riconosciuta anche con miglioramenti a livello economico; il quinto e forse politicamente l’aspetto più rilevante per creare attraverso il digitale un nuovo modello di business in una banca che potrà trasformarsi, nel tempo, se lo vorrà, in una Fintech. È chiaro che seguirò personalmente, insieme al coordinamento Fabi del gruppo Intesa, l’evolversi della situazione e tutti gli appuntamenti sindacali previsti per legge nelle discussioni sui piani industriali. La Fabi non farà sconti a nessuno”. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 04-FEB-22 17:43

LA FABI CONTRO LE ESTERNALIZZAZIONI IN BCC SISTEMI INFORMATICI

27/09/2024 |

LA FABI CONTRO LE ESTERNALIZZAZIONI IN BCC SISTEMI INFORMATICI

La Federazione autonoma bancari italiani ribadisce con fermezza il «no» alla demolizione di un settore …

BCC, IPOTESI DI NUOVO CONTRATTO APPROVATA COL 98% DEI SÌ

23/09/2024 |

BCC, IPOTESI DI NUOVO CONTRATTO APPROVATA COL 98% DEI SÌ

Via libera di lavoratrici e lavoratori del credito cooperativo all’’accordo sul ccnl sottoscritto da Fabi, …

BANCHE, A RADIO24 LE STIME FABI SUL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ

23/09/2024 |

BANCHE, A RADIO24 LE STIME FABI SUL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ

L’emittente del gruppo Sole24Ore riprende i dati riportati su Messaggero e Gazzettino in un articolo …