BANCHE, MORATORIE E CRISI ENERGETICA, SILEONI IN DIRETTA SU LA7

Il segretario generale della Fabi ospite di Coffee Break: il riassetto del settore bancario, le garanzie sui prestiti e le tensioni internazionali

BANCHE,  MORATORIE E CRISI ENERGETICA, SILEONI IN DIRETTA SU LA7

Il segretario generale della Fabi ospite di Coffee Break: il riassetto del settore bancario, le garanzie sui prestiti e le tensioni internazionali

 

 

Banche: Sileoni, con moratorie rischio prestiti classificati Con digitalizzazione tempesta perfetta, sempre meno credito (ANSA) – ROMA, 14 FEB – “Le regole dell’Eba, l’Autorita’ bancaria europea, impongono di classificare come prestiti a rischio anche i finanziamenti sospesi con le moratorie, per le quali c’e’ una richiesta di proroga fino a giugno. Tuttavia, con queste regole europee, un eventuale allungamento dei termini, comunque, potrebbe non bastare a evitare il rischio di dissesto finanziario che incombe su quasi 700.000 aziende italiane che hanno rate scadute per 27 miliardi di euro”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7 mettendo anche in guardia dal rischio di una “tempesta perfetta” che si prefigura con il processo di digitalizzazione del settore. “Sulle moratorie, insomma, l’Eba ha una posizione completamente diversa da quella delle banche italiane. E, qualche giorno fa, il presidente della Commissione di vigilanza della Bce, Andrea Enria, ha fatto un ragionamento molto semplice ovvero che pretende dagli istituti di credito di considerare i prestiti per quello che sono, senza tener conto delle garanzie dello Stato, perche’ Bce ed Eba valuteranno i finanziamenti per quel che sono. Tutto cio’ significa che, nei prossimi mesi e nei prossimi anni, il rubinetto dei crediti sara’ quasi sempre e costantemente chiuso perche’ contera’ il merito creditizio e conteranno sempre di meno le garanzie che dara’ lo Stato sui prestiti. Bisogna parlare chiaro ai cittadini” ha aggiunto Sileoni. Parlando poi della digitalizzazione, Sileoni ha detto che stiamo vivendo “la tempesta perfetta nel settore perche’ c’e’ un cambiamento epocale, perche’ ci sono gli investimenti nella digitalizzazione che porteranno a chiudere decine e decine di sportelli bancari. Cambiera’ drasticamente e radicalmente il rapporto della clientela, famiglie e imprese, con le banche”. Secondo il responsabile della Fabi, “oggi le banche sono proiettate a vendere prodotti finanziari e assicurativi, ma non sanno che questo sistema togliera’ potere ai vertici delle banche tra qualche anno, perche’ da una parte la Bce vuole meno rischi e bilanci meno appesantiti delle banche, cioe’ meno sofferenze bancarie e meno prestiti non pagati, quindi in prospettiva meno credito”. (ANSA). FOL 14-FEB-22 14:50 NNNN

Banche: Sileoni, con moratorie prestiti classificati a rischio = (AGI) – Roma, 14 feb. – “Le regole dell’Eba, l’Autorita’ bancaria europea, impongono di classificare come prestiti a rischio anche i finanziamenti sospesi con le moratorie, per le quali c’e’ una richiesta di proroga fino a giugno. Tuttavia, con queste regole europee, un eventuale allungamento dei termini, comunque, potrebbe non bastare a evitare il rischio di dissesto finanziario che incombe su quasi 700.000 aziende italiane che hanno rate scadute per 27 miliardi di euro”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7. (AGI)Ila (Segue) 141414 FEB 22
Banche: Sileoni, con moratorie prestiti classificati a rischio (2)= (AGI) – Roma, 14 feb. – “Sulle moratorie, insomma, l’Eba ha una posizione completamente diversa da quella delle banche italiane. E, qualche giorno fa, il presidente della Commissione di vigilanza della Bce, Andrea Enria, ha fatto un ragionamento molto semplice ovvero che pretende dagli istituti di credito di considerare i prestiti per quello che sono, senza tener conto delle garanzie dello Stato, perche’ Bce ed Eba valuteranno i finanziamenti per quel che sono. Tutto cio’ significa che, nei prossimi mesi e nei prossimi anni, il rubinetto dei crediti sara’ quasi sempre e costantemente chiuso perche’ contera’ il merito creditizio e conteranno sempre di meno le garanzie che dara’ lo Stato sui prestiti. Bisogna parlare chiaro ai cittadini” ha aggiunto Sileoni. Secondo il segretario generale della Fabi “la Bce e’ piu’ forte anche di alcuni Governi del Nord Europa: questa e’ la differenza. Noi dipendiamo poco da noi stessi, e aggiungo per fortuna che c’e’ il premier Mario Draghi che fa da garante su tutto quello che dovremmo gestire nei prossimi mesi”. (AGI)Ila 141414 FEB 22
Banche: SILEONI, digitalizzazione tempesta perfetta,meno credito = (AGI) – Roma, 14 feb. – “Sono amante della meteorologia. Voi prima avete parlato di tempesta perfetta e la tempesta perfetta nasce quando un fronte di bassa pressione si scontra violentemente con un fronte di alta pressione. Noi la tempesta perfetta la stiamo vivendo nel settore perche’ c’e’ un cambiamento epocale, perche’ ci sono gli investimenti nella digitalizzazione che porteranno a chiudere decine e decine di sportelli bancari. Cambiera’ drasticamente e radicalmente il rapporto della clientela, famiglie e imprese, con le banche”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7. “Oggi le banche sono proiettate a vendere prodotti finanziari e assicurativi, ma non sanno che questo sistema togliera’ potere ai vertici delle banche tra qualche anno, perche’ da una parte la Bce vuole meno rischi e bilanci meno appesantiti delle banche, cioe’ meno sofferenze bancarie e meno prestiti non pagati, quindi in prospettiva meno credito. Ma questo sistema e andare dietro a questo sistema si perde il contatto con il territorio e con le famiglie, viene meno il ruolo sociale della banca. Cosi’ facendo, gli amministratori delegati, che oggi rappresentano il vero potere politico finanziario in Italia, a fra qualche anno pagheranno le spese: non potendo erogare piu’ credito, o erogandolo sempre di meno, perderanno il loro potere contrattuale” ha aggiunto Sileoni. (AGI)Ila 141419 FEB 22
BANCHE: SILEONI (FABI), ‘PRESTITI CLASSIFICATI A RISCHIO CON MORATORIE ‘ = Roma, 14 feb. (Adnkronos) – “Le regole dell’Eba, l’Autorità bancaria europea, impongono di classificare come prestiti a rischio anche i finanziamenti sospesi con le moratorie, per le quali c’è una richiesta di proroga fino a giugno. Tuttavia, con queste regole europee, un eventuale allungamento dei termini, comunque, potrebbe non bastare a evitare il rischio di dissesto finanziario che incombe su quasi 700.000 aziende italiane che hanno rate scadute per 27 miliardi di euro”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7. “Sulle moratorie, insomma, l’Eba ha una posizione completamente diversa da quella delle banche italiane. E, qualche giorno fa, il presidente della Commissione di vigilanza della Bce, Andrea Enria, ha fatto un ragionamento molto semplice, ovvero che pretende dagli istituti di credito di considerare i prestiti per quello che sono, senza tener conto delle garanzie dello Stato, perché Bce ed Eba valuteranno i finanziamenti per quel che sono. Tutto ciò significa che, nei prossimi mesi e nei prossimi anni, il rubinetto dei crediti sarà quasi sempre e costantemente chiuso perché conterà il merito creditizio e conteranno sempre di meno le garanzie che darà lo Stato sui prestiti. Bisogna parlare chiaro ai cittadini”, ha aggiunto SILEONI. Secondo il segretario generale della Fabi “la Bce è più forte anche di alcuni Governi del Nord Europa: questa è la differenza. Noi dipendiamo poco da noi stessi, e aggiungo per fortuna che c’è il premier Mario Draghi che fa da garante su tutto quello che dovremmo gestire nei prossimi mesi”. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 14-FEB-22 14:21
BANCHE: SILEONI (FABI), ‘DIGITALIZZAZIONE E’ TEMPESTA PERFETTA, SEMPRE MENO CREDITO’ = Roma, 14 feb. (Adnkronos) – “La tempesta perfetta la stiamo vivendo nel settore perché c’è un cambiamento epocale, perché ci sono gli investimenti nella digitalizzazione che porteranno a chiudere decine e decine di sportelli bancari. Cambierà drasticamente e radicalmente il rapporto della clientela, famiglie e imprese, con le banche”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7. “Oggi le banche sono proiettate a vendere prodotti finanziari e assicurativi, ma non sanno che questo sistema toglierà potere ai vertici delle banche tra qualche anno, perché da una parte la Bce vuole meno rischi e bilanci meno appesantiti delle banche, cioè meno sofferenze bancarie e meno prestiti non pagati, quindi in prospettiva meno credito. Ad andare dietro a questo sistema – ha detto ancora – si perde il contatto con il territorio e con le famiglie, viene meno il ruolo sociale della banca. Così facendo, gli amministratori delegati, che oggi rappresentano il vero potere politico finanziario in Italia, a fra qualche anno pagheranno le spese: non potendo erogare più credito, o erogandolo sempre di meno, perderanno il loro potere contrattuale” ha aggiunto Sileoni. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 14-FEB-22 14:21

Banche: Sileoni (Fabi) con moratorie prestiti sono classificati a rischio Roma, 14 feb. (LaPresse) – “Le regole dell’Eba, l’Autorità bancaria europea, impongono di classificare come prestiti a rischio anche i finanziamenti sospesi con le moratorie, per le quali c’è una richiesta di proroga fino a giugno. Tuttavia, con queste regole europee, un eventuale allungamento dei termini, comunque, potrebbe non bastare a evitare il rischio di dissesto finanziario che incombe su quasi 700.000 aziende italiane che hanno rate scadute per 27 miliardi di euro”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7. “Sulle moratorie, insomma, l’Eba ha una posizione completamente diversa da quella delle Banche italiane. E, qualche giorno fa, il presidente della Commissione di vigilanza della Bce, Andrea Enria, ha fatto un ragionamento molto semplice ovvero che pretende dagli istituti di credito di considerare i prestiti per quello che sono, senza tener conto delle garanzie dello Stato, perché Bce ed Eba valuteranno i finanziamenti per quel che sono. Tutto ciò significa che, nei prossimi mesi e nei prossimi anni, il rubinetto dei crediti sarà quasi sempre e costantemente chiuso perché conterà il merito creditizio e conteranno sempre di meno le garanzie che darà lo Stato sui prestiti. Bisogna parlare chiaro ai cittadini» ha aggiunto Sileoni. Secondo il segretario generale della Fabi “la Bce è più forte anche di alcuni Governi del Nord Europa: questa è la differenza. Noi dipendiamo poco da noi stessi, e aggiungo per fortuna che c’è il premier Mario Draghi che fa da garante su tutto quello che dovremmo gestire nei prossimi mesi”. ECO NG01 taw 141431 FEB 22

Banche: Sileoni (Fabi), digitalizzazione è tempesta perfetta, cala credito Roma, 14 feb. (LaPresse) – “Sono amante della meteorologia. Voi prima avete parlato di tempesta perfetta e la tempesta perfetta nasce quando un fronte di bassa pressione si scontra violentemente con un fronte di alta pressione. Noi la tempesta perfetta la stiamo vivendo nel settore perché c’è un cambiamento epocale, perché ci sono gli investimenti nella digitalizzazione che porteranno a chiudere decine e decine di sportelli bancari. Cambierà drasticamente e radicalmente il rapporto della clientela, famiglie e imprese, con le Banche”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Coffee Break in onda su La7. «”Oggi le Banche sono proiettate a vendere prodotti finanziari e assicurativi, ma non sanno che questo sistema toglierà potere ai vertici delle Banche tra qualche anno, perché da una parte la Bce vuole meno rischi e bilanci meno appesantiti delle Banche, cioè meno sofferenze bancarie e meno prestiti non pagati, quindi in prospettiva meno credito. Ma questo sistema e andare dietro a questo sistema si perde il contatto con il territorio e con le famiglie, viene meno il ruolo sociale della banca. Così facendo, gli amministratori delegati, che oggi rappresentano il vero potere politico finanziario in Italia, a fra qualche anno pagheranno le spese: non potendo erogare più credito, o erogandolo sempre di meno, perderanno il loro potere contrattuale”, ha aggiunto Sileoni. ECO NG01 taw 141433 FEB 22​

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