SINDACATI VERSO LA ROTTURA DEFINITIVA CON BNL

Comunicato unitario delle segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin contro la cessione dei lavoratori: «Senza una inversione di rotta radicale, la procedura si chiuderà senza accordi, continueranno le vertenze e si darà avvio alla stagione delle cause»

SINDACATI VERSO LA ROTTURA DEFINITIVA CON BNL

Comunicato unitario delle segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin contro la cessione dei lavoratori: «Senza una inversione di rotta radicale, la procedura si chiuderà senza accordi, continueranno le vertenze e si darà avvio alla stagione delle cause»

 

 

 

BNL: sindacati verso rottura, no a cessione lavoratori Mobilitazione di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin (ANSA) – ROMA, 16 FEB – Sindacati verso la rottura definitiva nella vertenza Bln. In una nota congiunta le segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin ribadiscono il loro no alla cessione dei lavoratori e sottolineano che “Senza una inversione di rotta radicale, la procedura si chiudera’ senza accordi, continueranno le vertenze e si dara’ avvio alla stagione delle cause”. “Dopo cinque giorni di inutili riflessioni, l’azienda si e’ ripresentata al tavolo delle trattative con lo stesso provocatorio atteggiamento che ha tenuto fin dall’inizio di questa incresciosa vicenda, proponendo ancora una volta al sindacato il superamento, se non la violazione, di norme, di leggi e di contratto, finalizzato a mascherare con un fittizio distacco quella che resta una cessione di lavoratori sempre osteggiata dal sindacato, che ha cercato in tutti i modi di trovare una soluzione alternativa alla cessione dei lavoratori: strada possibile attraverso l’uso di un distacco reale che avrebbe consentito la realizzazione della partnership mantenendo i lavoratori all’interno del perimetro aziendale. Si va, pertanto, verso la rottura definitiva”, avvertono i sindacati. “Ma l’unico vero scopo per BNL e’ snaturare del tutto l’istituto del distacco al fine di impedire o depotenziare le legittime azioni legali dei lavoratori espulsi dal gruppo. Azioni legali che, con questo atteggiamento di BNL, una volta di piu’ appaiono inevitabili” affermano inoltre. (ANSA). FOL 16-FEB-22 13:14

BNL: sindacati, nuova fumata nera trattative, verso rottura definitiva La banca propone contratti di prossimita’, no delle sigle (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 16 feb – Nuova fumata nera nelle trattative tra BNL e sindacati sulla riorganizzazione della banca. Lo denunciano i sindacati. Sul tavolo in questa occasione c’e’ il progetto di esternalizzazione di parte del back-office ad Accenture. Da parte della banca, lamentano le segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin “il superamento, se non la violazione, di norme, di leggi e di contratto, finalizzato a mascherare con un fittizio distacco quella che resta una cessione di lavoratori sempre osteggiata dal sindacato”. I sindacati affermano di aver cercato una soluzione alternativa alla cessione dei lavoratori individuando “l’uso di un distacco reale che avrebbe consentito la realizzazione della partnership mantenendo i lavoratori all’interno del perimetro aziendale”. Una soluzione non accettata dalla banca guidata da Elena Goitini che avrebbe invece, secondo la versione dei sindacati, proposto l’applicazione, per la prima volta nel settore, dei contratti di prossimita’. “Si va, pertanto, verso la rottura definitiva” aggiungono le sigle sindacali in un comunicato unitario. Resta solo uno spiraglio: un’inversione di rotta, auspicata, da parte della banca. “Senza una inversione di rotta radicale – si legge – la procedura si chiudera’ senza accordi, continueranno le vertenze e si dara’ avvio alla stagione delle cause, non solo in BNL ma anche in tutte le aziende coinvolte” concludono Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. com-Ggz (RADIOCOR) 16-02-22 13:19:23 (0392) 5

BNL: SINDACATI, VERSO ROTTURA DEFINITA, SU PIANO INDUSTRIALE SERVE INVERSIONE DI ROTTA = Roma, 16 feb. (Adnkronos) – Sembra avviarsi ad una “rottura definitiva” la trattativa tra BNL e sindacati sul piano industriale che prevede la cessione di circa 900 lavoratori su 11mila in organico, circa il 10% dei dipendenti, e già al centro di un doppio sciopero sindacale: dall’azienda infatti non sembrano arrivare segnali distensivi su un ripensamento della scelta. Ad annunciare lo strappo nella vertenza una nota unitaria di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin che chiedono “una inversione di rotta radicale”. L’alternativa, sarà l’avvio di una stagione delle cause”. Dopo cinque giorni di “inutili riflessioni”, infatti, dicono a una sola voce i sindacati, “l’azienda si è ripresentata al tavolo delle trattative con lo stesso provocatorio atteggiamento che ha tenuto fin dall’inizio di questa incresciosa vicenda, proponendo ancora una volta al sindacato il superamento, se non la violazione, di norme, di leggi e di contratto, con cui mascherare, con un fittizio distacco, quella che resta una cessione di lavoratori sempre osteggiata dal sindacato”, spiegano rimettendo sul tavolo l’alternativa presentata all’azienda, “l’uso di un distacco reale che avrebbe consentito la realizzazione della partnership mantenendo i lavoratori all’interno del perimetro aziendale”. Ma la fumata è nera e dunque “si va, pertanto, verso la rottura definitiva”, ribadiscono. (segue) (Tes/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 16-FEB-22 13:12
BNL: SINDACATI, VERSO ROTTURA DEFINITA, SU PIANO INDUSTRIALE SERVE INVERSIONE DI ROTTA(2) = (Adnkronos) – “L’unico vero scopo per BNL è snaturare del tutto l’istituto del distacco al fine di impedire o depotenziare le legittime azioni legali dei lavoratori espulsi dal gruppo”, denunciano ancora rilanciando l’intenzione di dare corso ad una stagione di azioni legali ormai “inevitabili “, dicono, e che “oltre a BNL impatteranno fortemente su Accenture”. Il rifiuto, dunque, ad affrontare un riconoscimento al personale “per i sacrifici di tanti anni”, un piano industriale “mai condiviso che impatta pesantemente sul lavoro”, il tentativo di impedire “il ricorso alle vie legali anche per i lavoratori dell’It ceduti a Capgemini”,stanno mettendo, ribadiscono o Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin “una autentica pietra tombale alla trattativa”. Il sindacato , concludono, “non può che rispedire ancora una volta al mittente tutta l’operazione ritenendola irricevibile e offensiva per i lavoratori di Bnl e di tutto il settore”. (Tes/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 16-FEB-22 13:17
Bnl, Sindacati: no a cessione lavoratori, si va verso rottura Senza inversione di rotta procedura si chiuderà senza accordi Milano, 16 feb. (askanews) – “Dopo cinque giorni di inutili riflessioni, l’azienda si è ripresentata al tavolo delle trattative con lo stesso provocatorio atteggiamento che ha tenuto fin dall’inizio di questa incresciosa vicenda, proponendo ancora una volta al sindacato il superamento, se non la violazione, di norme, di leggi e di contratto, finalizzato a mascherare con un fittizio distacco quella che resta una cessione di lavoratori sempre osteggiata dal sindacato”. Lo scrivono in una nota congiunta le segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin in merito alla vertenza Bnl sugli impatti occupazionali e le ricadute conseguenti alla riorganizzazione annunciata. “Senza una inversione di rotta radicale, la procedura si chiuderà senza accordi, continueranno le vertenze e si darà avvio alla stagione delle cause”, avvertono i sindacati del settore del credito. (segue) Bos 20220216T133328Z
Bnl, Sindacati: no a cessione lavoratori, si va verso rottura -2- Operazione irricevibile e offensiva per tutto il settore Milano, 16 feb. (askanews) – Il sindacato, sottolinea la nota congiunta di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, ha “cercato in tutti i modi di trovare una soluzione alternativa alla cessione dei lavoratori: strada possibile attraverso l’uso di un distacco reale che avrebbe consentito la realizzazione della partnership mantenendo i lavoratori all’interno del perimetro aziendale. Si va, pertanto, verso la rottura definitiva”. “Ma l’unico vero scopo per Bnl – proseguono – è snaturare del tutto l’istituto del distacco al fine di impedire o depotenziare le legittime azioni legali dei lavoratori espulsi dal gruppo. Azioni legali che, con questo atteggiamento di Bnl, una volta di più appaiono inevitabili e che oltre a Bnl, impatteranno fortemente su Accenture”. “La volontà di ricorrere all’articolo 8 del decreto ‘Sacconi’ con l’applicazione, per la prima volta nel settore, dei contratti di prossimità – continuano i sindacati – rende evidente il malcelato fine di Bnl. Il rifiuto, inoltre, di parlare di un riconoscimento al personale per i sacrifici di tanti anni, un piano industriale mai condiviso che impatta pesantemente sul lavoro, il tentativo di impedire il ricorso alle vie legali anche per i lavoratori dell’IT ceduti a Capgemini, stanno mettendo una autentica pietra tombale ad una trattativa che, fin dall’inizio, è stata motivo di scontro sul piano dell’impatto economico, organizzativo, commerciale, e, da parte aziendale, anche ideologico e culturale”. “Il sindacato non può che rispedire ancora una volta al mittente tutta l’operazione ritenendola irricevibile e offensiva per i lavoratori di Bnl e di tutto il settore. Senza una inversione di rotta radicale, la procedura si chiuderà senza accordi, continueranno le vertenze e si darà avvio alla stagione delle cause, non solo in Bnl ma anche in tutte le aziende coinvolte”, concludono Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. Bos 20220216T140544Z
BNL: sindacati, verso rottura definitiva, a meno di inversione di rotta Milano, 16 feb. (LaPresse) – “Dopo cinque giorni di inutili riflessioni, l’azienda si è ripresentata al tavolo delle trattative con lo stesso provocatorio atteggiamento che ha tenuto fin dall’inizio di questa incresciosa vicenda, proponendo ancora una volta al sindacato il superamento, se non la violazione, di norme, di leggi e di contratto, finalizzato a mascherare con un fittizio distacco quella che resta una cessione di lavoratori sempre osteggiata dal sindacato, che ha cercato in tutti i modi di trovare una soluzione alternativa alla cessione dei lavoratori: strada possibile attraverso l’uso di un distacco reale che avrebbe consentito la realizzazione della partnership mantenendo i lavoratori all’interno del perimetro aziendale. Si va, pertanto, verso la rottura definitiva”. Lo scrivono in un comunitario unitario le segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, in riferimento alle trattative con BNL.”Senza una inversione di rotta radicale, la procedura si chiuderà senza accordi, continueranno le vertenze e si darà avvio alla stagione delle cause, non solo in BNL ma anche in tutte le aziende coinvolte”, sottolineano i sindacati.(Segue) ECO NG01 ccl/fed 161251 FEB 22
BNL: sindacati, verso rottura definitiva, a meno di inversione di rotta-2- Milano, 16 feb. (LaPresse) – “Ma l’unico vero scopo per BNL è snaturare del tutto l’istituto del distacco al fine di impedire o depotenziare le legittime azioni legali dei lavoratori espulsi dal gruppo. Azioni legali che, con questo atteggiamento di BNL, una volta di più appaiono inevitabili e che oltre a BNL, impatteranno fortemente su Accenture”, continuano i sindacati.”La volontà di ricorrere all’articolo 8 del decreto ‘Sacconi’ con l’applicazione, per la prima volta nel settore, dei contratti di prossimità, rende evidente il malcelato fine di BNL. Il rifiuto, inoltre, di parlare di un riconoscimento al personale per i sacrifici di tanti anni, un piano industriale mai condiviso che impatta pesantemente sul lavoro, il tentativo di impedire il ricorso alle vie legali anche per i lavoratori dell’IT ceduti a Capgemini, stanno mettendo una autentica pietra tombale ad una trattativa che, fin dall’inizio, è stata motivo di scontro sul piano dell’impatto economico, organizzativo, commerciale, e, da parte aziendale, anche ideologico e culturale. Il sindacato non può che rispedire ancora una volta al mittente tutta l’operazione ritenendola irricevibile e offensiva per i lavoratori di BNL e di tutto il settore”, osservano Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. ECO NG01 ccl/fed 161251 FEB 22​
BANCHE, BNL: SINDACATI VERSO ROTTURA DEFINITIVA (9Colonne) Roma, 16 feb – “Dopo cinque giorni di inutili riflessioni, l’azienda si è ripresentata al tavolo delle trattative con lo stesso provocatorio atteggiamento che ha tenuto fin dall’inizio di questa incresciosa vicenda, proponendo ancora una volta al sindacato il superamento, se non la violazione, di norme, di leggi e di contratto, finalizzato a mascherare con un fittizio distacco quella che resta una cessione di lavoratori sempre osteggiata dal sindacato, che ha cercato in tutti i modi di trovare una soluzione alternativa alla cessione dei lavoratori: strada possibile attraverso l’uso di un distacco reale che avrebbe consentito la realizzazione della partnership mantenendo i lavoratori all’interno del perimetro aziendale. Si va, pertanto, verso la rottura definitiva”. Lo scrivono in un comunitario unitario le segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. “Ma l’unico vero scopo per Bnl è snaturare del tutto l’istituto del distacco al fine di impedire o depotenziare le legittime azioni legali dei lavoratori espulsi dal gruppo. Azioni legali che, con questo atteggiamento di Bnl, una volta di più appaiono inevitabili e che oltre a Bnl, impatteranno fortemente su Accenture – continuano i sindacati – La volontà di ricorrere all’articolo 8 del decreto ‘Sacconi’ con l’applicazione, per la prima volta nel settore, dei contratti di prossimità, rende evidente il malcelato fine di Bnl. Il rifiuto, inoltre, di parlare di un riconoscimento al personale per i sacrifici di tanti anni, un piano industriale mai condiviso che impatta pesantemente sul lavoro, il tentativo di impedire il ricorso alle vie legali anche per i lavoratori dell’IT ceduti a Capgemini, stanno mettendo una autentica pietra tombale ad una trattativa che, fin dall’inizio, è stata motivo di scontro sul piano dell’impatto economico, organizzativo, commerciale, e, da parte aziendale, anche ideologico e culturale. Il sindacato non può che rispedire ancora una volta al mittente tutta l’operazione ritenendola irricevibile e offensiva per i lavoratori di BNL e di tutto il settore. Senza una inversione di rotta radicale, la procedura si chiuderà senza accordi, continueranno le vertenze e si darà avvio alla stagione delle cause, non solo in Bnl ma anche in tutte le aziende coinvolte” osservano i sindacati. (red) 161408 FEB 22 
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