INTESA SANPAOLO, SCIOPERO CONTRO I TAGLI IN TRENTINO ALTO ADIGE
Comunicato oggi dalle rappresentanze sindacali della Fabi e delle altre sigle della regione trentina uno stop per il 14 marzo. La protesta riguarda la chiusura di alcune filiali e la riduzione del personale. Mazzucchi: «L’iniziativa sindacale, portata avanti in prima fila dalla Fabi, è quella ripristinare almeno in parte l’organico presente in regione, che in questi ultimi tre anni ha subito una drastica riduzione»
Sciopero dei lavoratori di Intesa Sanpaolo del Trentino Alto Adige indetto per lunedì 14 marzo. Lo annunciano oggi le rappresentanze sindacali della Fabi e le altre sigle della regione trentina con un comunicato unitario. Le ragioni dello stop, specificano le organizzazioni, sono la chiusura degli sportelli e la riduzione del personale conseguenti all’integrazione della Banca di Trento e Bolzano nel gruppo nazionale di Isp. “Oggi in Trentino Alto Adige lavorano circa 320 dipendenti, suddivisi nelle 40 filiali, punti vendita e direzione – ricordano i sindacati – mentre al momento di massima espansione della banca, la regione vantava oltre 60 filiali tra quelle dedicate ai privati e quelle rivolte alle imprese. Di queste filiali, alcune delle quali storiche, ne rimangono oggi una trentina, destinate fatalmente a diminuire ancora”.
«L’iniziativa sindacale, portata avanti in prima fila dalla Fabi, è quella ripristinare, almeno in parte, l’organico presente in Regione Trentino Alto Adige, che in questi ultimi tre anni ha subito una drastica riduzione – ha commentato il coordinatore Fabi Trento, Domenico Mazzucchi, sottolineando che «In particolare nella provincia di Bolzano dove è necessaria e urgente l’assunzione di personale bilingue». E ancora, ha proseguito il coordinatore Mazzucchi: «L’azienda è rimasta indifferente e sorda rispetto alle grida di allarme delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori e per questo abbiamo dovuto mettere in campo delle forti iniziative a sostegno delle nostre ragioni».
Trento, 10 marzo 2022