AGENZIE DELLE ENTRATE RISCOSSIONE, ACCORDO SU SMART WORKING E DISCONNESSIONE

Intesa sul lavoro agile raggiunta ieri tra la Fabi le altre sigle con i vertici dell’ente. Previsti incontri a fine settembre al fine di verificare l’applicazione e la possibilità di allargamento della platea fruitrice. Landoni: «La regolamentazione del lavoro agile consente una miglior conciliazione dei tempi di vita e di lavoro»

AGENZIE DELLE ENTRATE RISCOSSIONE, ACCORDO SU SMART WORKING E DISCONNESSIONE

Raggiunta ieri l’intesa tra la Fabi, le altre sigle, con i vertici dell’Agenzie delle Entrate –Riscossione sullo smart working. L’accordo, che ha validità per un anno, arriva dopo giorni di trattativa tra le parti e coinvolgerà, su base volontaria, i lavoratori dell’ente in vista del termine dello stato di emergenza sanitaria prevista per il 31 marzo. È inoltre garantito il diritto alla disconnessione e al divieto di contattabilità oltre le ore 18.00. Entro il 30 settembre verrà organizzato un incontro tra le parti per verificare l’andamento dell’applicazione e la possibilità di allargamento della platea fruitrice.

«I colleghi di Agenzia delle entrate – Riscossione hanno una forte aspettativa perché si possa continuare a lavorare in smart working anche dopo la fine dello stato di emergenza» ha commentato la coordinatrice Fabi Agenzia delle entrate- Riscossione, Anna Maria Landoni, sottolineando anche che: «In questi due anni di pandemia, per la tutela della salute dei colleghi, la prestazione lavorativa è stata eseguita in una modalità eccezionale e irripetibile anche in considerazione della grande platea coinvolta».

«Il nuovo accordo aziendale va a collocarsi all’interno della trattativa già avviata nel merito del rinnovo del contratto collettivo – ha aggiunto la coordinatrice Fabi – che dal primo aprile regolamenterà la fruizione del lavoro agile diversificando le giornate a disposizione dei lavoratori sulla base delle attività svolte e dell’organizzazione aziendale consentendo quindi una miglior conciliazione dei tempi di vita e di lavoro». E ancora, ha concluso Anna Maria Landoni: «L’impianto dell’accordo per come strutturato permetterà alla Fabi gradi di intervento utili al perfezionamento dello stesso».

Roma, 11 marzo 2022

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