UBS, NELL’ACCORDO COI SINDACATI ACCESSO AL FONDO PER 67 USCITE VOLONTARIE

La Fabi e le altre organizzazioni sindacali firmano l’intesa per ricorrere agli strumenti di settore e garantire i lavoratori. Protti: «Nel corso della trattativa abbiamo costantemente ribadito la nostra totale contrarietà ad operazioni di riorganizzazione e processi di digitalizzazione che hanno come conseguenza impatti sulle lavoratrici ed i lavoratori, invitando responsabilmente l’azienda alla ricerca di soluzioni alternative»

UBS, NELL’ACCORDO COI SINDACATI ACCESSO AL FONDO PER 67 USCITE VOLONTARIE

Riduzione del numero degli esuberi e accesso al Fondo di solidarietà solo su base volontaria sono i punti cardini dell’accordo firmato il 9 marzo scorso, e già approvato dai lavoratori, dalla Fabi e le altre organizzazioni sindacali in Ubs. L’intesa raggiunta è frutto di un’intensa trattativa seguita all’attivazione della procedura di riorganizzazione aperta dall’azienda il 20 gennaio con ricadute occupazionali per 70 esuberi.

«Siamo partiti da una posizione aziendale di 70 esuberi dichiarati nel perimetro della riorganizzazione con una modalità quasi chirurgica, in un'azienda molto particolare, che non aveva mai fatto ricorso agli strumenti di settore in precedenza, per arrivare ad una intesa che apre al Fondo di solidarietà di categoria per la prima volta» commenta Gisella Protti, segretaria provinciale Fabi Milano.

Nel particolare l’accordo prevede una iniziale riduzione del numero degli esuberi di tre unità, con la riserva di verificare le condizioni per ulteriori diminuzioni del numero dichiarato, principalmente per effetto dell’accoglimento delle domande di part time. La volontarietà mediante l’utilizzo della sezione straordinaria del Fondo di Solidarietà accessibile per la platea di lavoratori di UBS fino ad un massimo di 68 mesi; previsioni di ricollocazione e riqualificazione del personale, mediante percorsi di recruiting interni. Ulteriore elemento sarà la possibilità di regolare su base volontaria eventuali restanti posizioni attraverso un processo di incentivazione, e l’attivazione di un percorso di outplacement per coloro che desiderano usufruirne.

«In sede di verifica approfondiremo ulteriori strumenti previsti dal nostro contratto per la riduzione degli esuberi che auspichiamo vadano ad esaurirsi completamente – prosegue – Nel corso della trattativa abbiamo costantemente ribadito la nostra piena e totale contrarietà ad operazioni di riorganizzazione e processi di digitalizzazione che hanno come conseguenza impatti sulle lavoratrici ed i lavoratori, invitando responsabilmente l’azienda alla ricerca di soluzioni alternative, volte alla tutela della professionalità, ribadendo in ogni caso che ogni gestione di situazioni di esuberi dichiarati deve essere gestita nel massimo rispetto degli strumenti di settore, volontariamente» conclude Gisella Protti.

Milano, 14 marzo 2022

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