SILEONI E LE CONSIDERAZIONI DI VISCO: LA DIRETTA SU RADIO RAI UNO
Il segretario generale della Fabi commenta la relazione annuale del governatore della Banca d’Italia. Tra i temi: effetti della guerra, inflazione, Pnrr, banche e risparmi
Il segretario generale della Fabi commenta la relazione annuale del governatore della Banca d’Italia. Tra i temi: effetti della guerra, inflazione, Pnrr, banche e risparmi
Visco: SILEONI (Fabi), banche tornino a finanziare le idee (ANSA) – ROMA, 31 MAG – “C’e’ un tema fondamentale: le banche italiane devono iniziare ad operare come le banche statunitensi e cioe’ tornare a finanziare le idee degli imprenditori piu’ illuminati. Questo discorso va di pari passo con l’importanza politica dei finanziamenti che arriveranno del Pnrr e che le banche cercheranno di intercettare, questo va aggiunto, sono proprio le imprese”. Lo ha detto, in diretta a Radio Rai Uno, il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, commentando le considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. “Vorrei sottolineare – ha aggiunto – che un tema essenziali riguarda le competenze di chi, poi, dovra’ agire per gestire i fondi del Pnrr. Proprio li’ ci sara’ un problema di conflitti di interessi tra ruolo del Governo e ruolo delle regioni. Al di la’ degli aspetti delle infiltrazioni della criminalita’ organizzata, che dovranno essere sventate preventivamente, e al di la’ del fatto che e’ una piattaforma di qualita’ il Pnrr il problema nella attuazione nei finanziamenti e realizzazione dei progetti nel far ripartire i cantieri delle grandi opere sara’ fondamentale la qualita’ del gruppo dirigente delle regioni rispetto al ruolo del governo e quindi l’autonomia delle regioni rispetto al governo”. (ANSA). DOA 31-MAG-22 13:37
Visco: Sileoni, salari? 10 milioni attendono rinnovi e non possono aspettare (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 31 mag – ‘Ci sono oltre 10 milioni di lavoratrici e lavoratori italiani che aspettano i rinnovi dei loro contratti nazionali e questi rinnovi non possono aspettare anche rispetto a quella che e’ una rispettabilissima previsione o valutazione dello stesso Governatore Visco”. Cosi’ il segretario generale del sindacato autonomo dei bancari Fabi, Lando Sileoni, al termine delle Considerazioni finali del Governatore della Banca d’Italia che ha inviato a non trascurare il rischio dell’avvio di una rincorsa tra prezzi e salari nell’Eurozona. Sileoni aggiunge che i lavoratori dipendenti con “stipendi fermi da anni” sono i primi a rimetterci per l’aumento dell’inflazione in Italia. “Come organizzazioni sindacali noi vogliamo rinnovare i contratti nazionali che possono mettere a riparo gli stipendi proprio rispetto all’inflazione’. Secondo il leader della Fabi gli aumenti non possono piu’ riguardare soltanto l’inflazione “deve essere un po’ ristrutturata la concezione stessa intellettuale e contrattuale di come vengono rinnovati i contratti perche’ non si possono rinnovare i contratti partendo dal presupposto che va recuperata solo l’inflazione’. com-Ggz (RADIOCOR) 31-05-22 14:44:24 (0452) 5 NNNN
BANKITALIA. SILEONI: CRIPTOVALUTE SONO FAR WEST FINANZA (DIRE) Roma, 31 mag. – “Il mondo delle criptovalute è una dimensione da Far West della finanza dove ci sono cow boy senza nessun tipo di pregiudizio che non aspettano altro che approfittare di certe situazioni. Le preoccupazioni di Visco in questo ambito, perciò, sono più che condivisibili. Deve sempre essere chiaro il concetto di rischio e rendimento, che vanno di pari passo. Noi dobbiamo sempre diffidare in partenza da qualsiasi società, da qualsiasi persona, da qualsiasi istituto, da qualsiasi situazione dove vengono assicurati tassi di interesse alti fuori mercato perché è lì che si nasconde la truffa”. Lo ha detto, in diretta su Radio Rai Uno, il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, commentando le considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. “Questa è la regola principale queste società di trading online, e devo dire che la consob sta facendo un ottimo lavoro perché negli ultimi mesi ha chiuso come molti sappiamo molti siti di queste società di trading online ecco quello che è fondamentale è diffidare da condizioni di interesse fuori mercato” ha aggiunto SILEONI. Secondo il segretario generale della Fabi “è stata una relazione per la prima volta nella storia, io ne ho sentite molte, anomala molto più attenta al sociale con contenuti anche di previsioni che vanno attentamente seguite. La sintesi è questa: noi banca d’Italia ci siamo, siamo vigili, siamo pronti ad ascoltare, siamo pronti a proporre e siamo particolarmente attenti alla clientela e ai consumatori. Questo credo sia un messaggio estremamente positivo del Governatore”. (Vid/ Dire) 13:35 31-05-22
CRIPTOVALUTE: SILEONI (FABI), ‘SONO FAR WEST DELLA FINANZA, PREOCCUPAZIONI VISCO CONDIVISIBILI’ = Roma, 31 mag. (Adnkronos) – “Il mondo delle criptovalute è una dimensione da Far West della finanza dove ci sono cow boy senza nessun tipo di pregiudizio che non aspettano altro che approfittare di certe situazioni. Le preoccupazioni di Visco in questo ambito, perciò, sono più che condivisibili. Deve sempre essere chiaro il concetto di rischio e rendimento, che vanno di pari passo. Noi dobbiamo sempre diffidare in partenza da qualsiasi società, da qualsiasi persona, da qualsiasi istituto, da qualsiasi situazione dove vengono assicurati tassi di interesse alti fuori mercato perché è lì che si nasconde la truffa”. Lo ha detto, ai microfono di Radio Rai Uno, il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, nel commentare le Considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. “Questa è la regola principale queste società di trading online, e devo dire che la Consob – ha affermato – sta facendo un ottimo lavoro perché negli ultimi mesi ha chiuso come molti sappiamo molti siti di queste società di trading online ecco quello che è fondamentale è diffidare da condizioni di interesse fuori mercato”. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 31-MAG-22 14:20 NNNN
Visco: Fabi, aumentare stipendi per proteggerli da inflazione = (AGI) – Roma, 31 mag. – “Ci solo oltre 10 milioni di lavoratrici e lavoratori italiani che aspettano i rinnovi dei loro contratti nazionali e questi rinnovi non possono aspettare anche rispetto a quella che e’ una rispettabilissima previsione o valutazione dello stesso governatore Visco. L’inflazione in Italia ad aprile era il 6,3% nell’area euro era al 7,4% e noi paghiamo una tassa occulta di 110 miliardi di euro su 1.760 miliardi di risparmi depositati nei conti correnti e i primi a pagarne le conseguenze, in termini di perdita di potere d’acqisto, sono proprio quei lavoratori dipendenti che non hanno i loro contratti nazionali e hanno i loro stipendi fermi da anni. Quindi, mettere in relazione l’aumento dei prezzi con un rinvio dei rinnovi dei contratti nazionali magari garantendo loro, a chi lavora soltanto una tantum, io la vedo abbastanza dura. Come organizzazioni sindacali noi vogliamo rinnovare i contratti nazionali che possono mettere a riparo gli stipendi proprio rispetto all’inflazione”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, commentando le considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. (AGI)Mau (Segue) 311110 MAG 22
Visco: Fabi, aumentare stipendi per proteggerli da inflazione (2)= (AGI) – Roma, 31 mag. – “I dipendenti pubblici come i privati hanno assoluta necessita’ di rinnovare i loro contratti. E’ chiaro che, mentre le aziende private, a iniziare dalle banche, possono agganciare i loro aumenti di stipendio a una produttivita’ e al raggiungimento di determinati risultati, credo che questa situazione possa essere valutata dalle organizzazioni sindacali dei dipendenti pubblici perche’ il mondo e’ cambiato, il mondo sta andando avanti e quindi dei cambiamenti rispetto alla produttivita’ e alla redditivita’ di certi settori vanno considerate. Gli aumenti non possono piu’ riguardare soltanto l’aumento dell’inflazione e deve essere un po’ ristrutturata la concezione stessa intellettuale e contrattuale di come vengono rinnovati i contratti perche’ non si possono rinnovare i contratti partendo dal presupposto che va recuperata solo l’inflazione”, ha aggiunto SILEONI. (AGI)Mau 311110 MAG 22
Visco, Sileoni: aumentare stipendi per proteggerli da inflazione Dipendenti pubblici e privati hanno necessità rinnovare contratti Milano, 31 mag. (askanews) – “Ci sono oltre 10 milioni di lavoratrici e lavoratori italiani che aspettano i rinnovi dei loro contratti nazionali e questi rinnovi non possono aspettare anche rispetto a quella che è una rispettabilissima previsione o valutazione dello stesso governatore Visco”. Lo ha detto in diretta a Radio Rai Uno il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, commentando le considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. “L’inflazione in Italia ad aprile era era il 6,3%, nell’area euro era al 7,4% e noi paghiamo una tassa occulta di 110 miliardi di euro su 1.760 miliardi di risparmi depositati nei conti correnti e i primi a pagarne le conseguenze, in termini di perdita di potere d’acquisto, sono proprio quei lavoratori dipendenti che non hanno i loro contratti nazionali e hanno i loro stipendi fermi da anni. Come organizzazioni sindacali noi vogliamo rinnovare i contratti nazionali che possono mettere a riparo gli stipendi proprio rispetto all’inflazione”, ha aggiunto. “I dipendenti pubblici come i privati – ha rimarcato Sileoni – hanno assoluta necessità di rinnovare i loro contratti. È chiaro che, mentre le aziende private, ad iniziare dalle banche, possono agganciare i loro aumenti di stipendio a una produttività e al raggiungimento di determinati risultati, credo che questa situazione possa essere valutata dalle organizzazioni sindacali dei dipendenti pubblici perché il mondo è cambiato, il mondo sta andando avanti e quindi dei cambiamenti rispetto alla produttività e alla redditività di certi settori vanno considerati. Gli aumenti non possono più riguardare soltanto l’aumento dell’inflazione e deve essere un po’ ristrutturata la concezione stessa, intellettuale e contrattuale, di come vengono rinnovati i contratti perché non si possono rinnovare i contratti partendo dal presupposto che va recuperata solo l’inflazione”, ha concluso Sileoni. Bos 20220531T113558Z
Bankitalia: Fabi, aumentare salari per proteggerli da inflazione Roma, 31 mag. (LaPresse) – “Ci sono oltre 10 milioni di lavoratrici e lavoratori italiani che aspettano i rinnovi dei loro contratti nazionali e questi rinnovi non possono aspettare anche rispetto a quella che è una rispettabilissima previsione o valutazione dello stesso governatore Visco. L’inflazione in Italia ad aprile era era il 6,3% nell’area euro era al 7,4% e noi paghiamo una tassa occulta di 110 miliardi di euro su 1.760 miliardi di risparmi depositati nei conti correnti e i primi a pagarne le conseguenze, in termini di perdita di potere d’acquato, sono proprio quei lavoratori dipendenti che non hanno i loro contratti nazionali e hanno i loro stipendi fermi da anni. Quindi, mettere in relazione l’aumento dei prezzi con un rinvio dei rinnovi dei contratti nazionali magari garantendo loro, a chi lavora soltanto una tantum, io la vedo abbastanza dura. Come organizzazioni sindacali noi vogliamo rinnovare i contratti nazionali che possono mettere a riparo gli stipendi proprio rispetto all’inflazione”. Lo ha detto in diretta a Radio Rai Uno, il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, commentando le considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. (SEGUE) ECO NG01 TAW 311147 MAG 22
Bankitalia: Fabi, aumentare salari per proteggerli da inflazione-2- Roma, 31 mag. (LaPresse) – “I dipendenti pubblici come i privati hanno assoluta necessità di rinnovare i loro contratti. È chiaro che, mentre le aziende private, ad iniziare dalle banche, possono agganciare i loro aumenti di stipendio a una produttività e al raggiungimento di determinati risultati, credo che questa situazione possa essere valutata dalle organizzazioni sindacali dei dipendenti pubblici perché il mondo è cambiato, il mondo sta andando avanti e quindi dei cambiamenti rispetto alla produttività e alla redditività di certi settori vanno considerate. Gli aumenti non possono più riguardare soltanto l’aumento dell’inflazione e deve essere un po’ ristrutturata la concezione stessa intellettuale e contrattuale di come vengono rinnovati i contratti perché non si possono rinnovare i contratti partendo dal presupposto che va recuperata solo l’inflazione” ha aggiunto SILEONI. ECO NG01 TAW 311147 MAG 22
Inflazione: Sileoni (FABI), aumentare stipendi per proteggerli da aumento prezzi Roma, 31 mag – (Nova) – Aumentare gli stipendi per metterli a riparo dall’inflazione. Lo chiede il segretario generale della Federazione autonoma bancari italiani (FABI), Lando Maria Sileoni, ai microfoni di Radio Rai 1, commentando le considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. “Ci sono oltre 10 milioni di lavoratrici e lavoratori italiani che aspettano i rinnovi dei loro contratti nazionali e questi rinnovi non possono aspettare anche rispetto a quella che e’ una rispettabilissima previsione o valutazione dello stesso governatore Visco”, dichiara. “L’inflazione in Italia ad aprile era era il 6,3 per cento nell’area euro era al 7,4 per cento e noi paghiamo una tassa occulta di 110 miliardi di euro su 1.760 miliardi di risparmi depositati nei conti correnti e i primi a pagarne le conseguenze, in termini di perdita di potere d’acquato, sono proprio quei lavoratori dipendenti che non hanno i loro contratti nazionali e hanno i loro stipendi fermi da anni. Quindi – prosegue il presidente di FABI – mettere in relazione l’aumento dei prezzi con un rinvio dei rinnovi dei contratti nazionali magari garantendo loro, a chi lavora soltanto una tantum, io la vedo abbastanza dura. Come organizzazioni sindacali noi vogliamo rinnovare i contratti nazionali che possono mettere a riparo gli stipendi proprio rispetto all’inflazione”. (segue) (Rin) NNNN
Inflazione: Sileoni (FABI), aumentare stipendi per proteggerli da aumento prezzi (2) Roma, 31 mag – (Nova) – Sileoni sottolinea poi come “i dipendenti pubblici come i privati hanno assoluta necessita’ di rinnovare i loro contratti. E’ chiaro che, mentre le aziende private, ad iniziare dalle banche, possono agganciare i loro aumenti di stipendio a una produttivita’ e al raggiungimento di determinati risultati, credo che questa situazione possa essere valutata dalle organizzazioni sindacali dei dipendenti pubblici perche’ il mondo e’ cambiato, il mondo sta andando avanti e quindi dei cambiamenti rispetto alla produttivita’ e alla redditivita’ di certi settori vanno considerate. Gli aumenti non possono piu’ riguardare soltanto l’aumento dell’inflazione e deve essere un po’ ristrutturata la concezione stessa intellettuale e contrattuale di come vengono rinnovati i contratti perche’ non si possono rinnovare i contratti partendo dal presupposto che va recuperata solo l’inflazione”, conclude il segretario della Fabi. (Rin) NNNN