«CON L’AUMENTO DELL’INFLAZIONE SI ARRIVA A PERDERE UNO STIPENDIO ALL’ANNO»
Sul quotidiano Provincia Pavese il responsabile del dipartimento welfare Fabi e segretario provinciale della struttura di Pavia, Vincenzo Saporito, fa un’analisi degli effetti economici determinati dal Covid.
Il numero alto di persone in cassa integrazione, l’emergenza della guerra e i rincari energetici sono causa di difficoltà economica per tanti cittadini. Il responsabile del dipartimento welfare della Fabi, Vincenzo Saporito sulle pagine del quotidiano Provincia Pavese analizza l’impennata dell’inflazione post emergenza Covid.
«Eravamo abituati a decenni d’inflazione all'1 o 2% e questa crescita all’8.9% ha creato un pesante contraccolpo - sottolinea Saporito – l’aumento prolungato dei prezzi del consumo genera una diminuzione del potere d'acquisto della moneta. Questo vuol dire che con lo stesso stipendio si comprano meno beni e serve più denaro per comprare quello che serve».
«Il governo dovrebbe impegnare risorse importanti, oppure si passa a un incremento dei salari» conclude Vincenzo Saporito.
Sul quotidiano della provincia di Pavese di oggi il responsabile welfare Fabi commenta il forte incremento dei cittadini pavesi che si rivolgono a finanziarie e banche soprattutto per pagare le bollette e le spese per far fronte alle necessità di tutti i giorni: per evitare un “consolidamento debiti”, cioè i prestiti che si richiedono per rinegoziare un debito che si fa fatica a pagare, il responsabile welfare Saporito ricorda che è possibile «Richiedere un prolungamento della durata e quindi una rata più piccola».