«MUTUI PIÙ CARI, IL MERCATO IMMOBILIARE RISCHIA IL BLOCCO»
Una lunga intervista sul Corriere Romagna e Rimini al segretario nazionale Fabi e coordinatore della struttura riminese, Mattia Pari. Focus l’aumento dei tassi d’interesse decisi lo scorso mese dalla Banca Centrale Europea destinati a modificare il futuro d’imprese e famiglie attraverso garanzie in scadenza, rate più onerose e finanziamenti meno vantaggiosi
Sul Corriere di Romagna e Rimini il segretario nazionale Fabi e coordinatore della struttura provinciale riminese, Mattia Pari, fa il punto in merito all’erogazione dei prestiti bancari durante l’emergenza pandemica.
Partendo dall’analisi della Fabi sull’andamento dei mutui negli ultimi cinque anni il segretario nazionale Pari descrive la panoramica sul trend in Emilia Romagna. «Alla fine dello scorso anno, i prestiti concessi ad aziende e famiglie della provincia di Rimini rappresentavano il 6,4% dei finanziamenti regionali, 2021 in cui c'è stata una contrazione dei prestiti bancari nelle province di Bologna (-0,5%), Parma (-3,6%) e Rimini (-3,1%) - sottolinea Pari - anche nel primo trimestre del 2022 la provincia di Rimini segna un dato negativo nella concessione di finanziamenti al settore produttivo rispetto a dodici mesi prima: secondo i dati provvisori di Banca d'Italia (Ufficio Ricerca Economica di Bologna) elaborati dalla Camera di Commercio di Forlì Cesena e Rimini, fra il gennaio e il marzo 2022 nella provincia di Rimini i prestiti alle imprese sono calati del 5, 7% a fronte di una crescita di quelli alle famiglie pari al 3,5%».
Nell’articolo in edicola oggi è riportato anche il monito del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni: «Per le banche potrebbe essere sempre più difficile concedere denaro per l’acquisto di abitazioni e questo avrà gioco forza una ricaduta sul mercato immobiliare che rischia di ingessarsi».