Stato di agitazione per i circa 250 lavoratori di banca Investis, ex banca Intermobiliare. Sotto accusa le decisioni aziendali in materia di politiche di gestione del personale che hanno contribuito a minare il clima all’interno della società. Per questo motivo Fabi e Fisac, a seguito dell’assemblea tenutasi il 9 settembre scorso, hanno proclamato una serie di azioni di mobilitazione, che si articoleranno attuando tutti gli strumenti a disposizione: dal blocco delle relazioni industriali alla proclamazione di una giornata di sciopero, si legge nel volantino sindacale di Fabi e Fisac.
I 243 dipendenti di banca Investis, che lo scorso 29 aprile ha completato l’operazione di delisting da Borsa Italiana, sono distribuiti nelle due sedi di Milano e Torino. «Seppur lavoratrici e lavoratori rappresentino un elemento chiave per la crescita di una azienda e per sostenerne le fasi di cambiamento, come evidenziato anche dagli ottimi risultati ottenuti da Banca Investis, in un contesto esterno di difficoltà e con un organico decimato, l’attenzione al loro benessere pare non essere altrettanto considerato dalle scelte aziendali. L’assenza di relazioni costruttive con la parte sindacale e di politiche chiare di investimento su risorse e occupazione desta serie preoccupazioni sulla tenuta occupazionale, per le quali in accordo con lavoratrici e lavoratori abbiamo preso e prenderemo tutte le iniziative necessarie a ricondurre l’azienda ad un comportamento di rispetto in linea con istituti e prassi applicate nel settore del credito. Necessitano sin da ora risposte concrete, il tempo delle attese è per noi terminato» dichiara la segretaria provinciale Fabi Milano, Gisella Protti. Nel dettaglio, lo stato di agitazione, come richiesto dall’assemblea all’unanimità, si articolerà in un percorso di mobilitazione da attuarsi con blocco delle relazioni industriali, rigoroso rispetto dell’orario individuale di lavoro con disconnessione dai dispositivi aziendali, organizzazioni di presidi sindacali presso le sedi di Torino e Milano, proclamazione di una giornata di sciopero che si terrà nel rispetto della normativa prevista per il settore e quindi avviando la procedura del tentativo di conciliazione in Abi. «Abbiamo deciso, insieme alle lavoratrici ed i lavoratori, di promuovere questo stato di agitazione mossi dal desiderio di migliori condizioni sul posto di lavoro, per affermare con forza la dignità dei colleghi del Gruppo Investis. Lo sciopero è un momento di lotta, di scontro e non è mai un momento gioioso o una scelta che viene fatta con leggerezza. Se siamo arrivati a questo punto è per via di una gestione cieca verso le esigenze delle lavoratrici ed i lavoratori e delle loro famiglie. Per l'azienda è stato "facile” prendere e pretendere l'impossibile da un organico oramai allo stremo e quando si è arrivati a parlare di una minima attenzione alle persone, che sono le fondamenta e la ricchezza dell'azienda, è stato per loro altrettanto "facile" voltare le spalle e chiudere la porta. Per questo scioperiamo, per la dignità dei colleghi e per il riconoscimento del ruolo centrale delle corrette relazioni sindacali» commenta il segretario provinciale Fabi Torino, Roberto Marras.
Milano, 21 settembre 2022
Banche: Fabi, stato di agitazione in Banca Investis Sotto accusa le politiche di gestione del personale (ANSA) – MILANO, 21 SET –Stato di agitazione per i circa 250 lavoratori di Banca Investis, ex Banca Intermobiliare. Sotto accusa le decisioni aziendali in materia di politiche di gestione del personale che hanno contribuito a minare il clima all’interno della societa’. Per questo motivo Fabi e Fisac, a seguito dell’assemblea tenutasi il 9 settembre scorso, hanno proclamato una serie di azioni di mobilitazione, che si articoleranno attuando tutti gli strumenti a disposizione: dal blocco delle relazioni industriali alla proclamazione di una giornata di sciopero. I 243 dipendenti di Banca Investis, che lo scorso 29 aprile ha completato l’operazione di delisting da Borsa Italiana, sono distribuiti nelle due sedi di Milano e Torino. (ANSA). PEG 21-SET-22 10:15
BANCA INVESTIS: SINDACATI ANNUNCIANO SCIOPERO, ORA RISPOSTE SU OCCUPAZIONE = Roma, 21 set. (Adnkronos) – Stato di agitazione per i lavoratori del gruppo BANCA Investis per contestare la situazione di gravi criticità dell’istituto, i timori per la stabilità occupazionale ed il futuro della BANCA nel quadro dell’operazione di riorganizzazione e ristrutturazione che non sta tenendo conto degli impegni assunti con le organizzazioni sindacali. Lo annunciano in una nota la Fabi e Cgil Fisac. Lo stato di agitazione implicherà il blocco delle relazioni industriali, il rigoroso rispetto dell’orario individuale di lavoro con disconnessione dai dispositivi aziendali, l’organizzazione di presidi sindacali presso le sedi di Torino e Milano e la proclamazione di una giornata di sciopero nel rispetto della normativa prevista per il settore e quindi avviando la procedura del tentativo di conciliazione in Abi. Nel novembre del 2019 il Gruppo BANCA Investis (allora Gruppo BANCA Intermobiliare) ha siglato un accordo con l’obiettivo anche di intraprendere misure per mitigare le conseguenze della ristrutturazione. “E’ proprio a fronte di simili risultati, frutto di un lavoro collettivo, che appare poco comprensibile e preoccupante la scelta aziendale rappresentata alle OO.SS. dai delegati aziendali deputati alle relazioni sindacali, di una totale chiusura e diniego di fronte a tutte le richieste volte a mitigare le conseguenze sui lavoratori dell’ accordo del 2019 (che prevedeva anche il trasferimento di un numero cospicuo di lavoratori dalla sede di Torino a quella di Milano) o a concedere istituti previsti dalla contrattazione di settore o da iniziative legislative del periodo”, denunciano i sindacati. “Dichiarare lo stato di agitazione e proclamare lo sciopero è quindi ad oggi l’unica possibilità da poter agire per evidenziare la reale situazione interna alla ricerca di chiare risposte e soluzioni per porvi rimedio”, si conclude nella nota. (Cim/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 21-SET-22 10:17
Banche: Fabi, stato di agitazione in banca Investis = (AGI) – Roma, 21 set. – Stato di agitazione per i circa 250 lavoratori di banca Investis, ex banca Intermobiliare. Sotto accusa le decisioni aziendali in materia di politiche di gestione del personale che hanno contribuito a minare il clima all’interno della societa’. Per questo motivo Fabi e Fisac, a seguito dell’assemblea tenutasi il 9 settembre scorso, hanno proclamato una serie di azioni di mobilitazione, che si articoleranno attuando tutti gli strumenti a disposizione: dal blocco delle relazioni industriali alla proclamazione di una giornata di sciopero. I 243 dipendenti di banca Investis, che lo scorso 29 aprile ha completato l’operazione di delisting da Borsa Italiana, sono distribuiti nelle due sedi di Milano e Torino. E’ quanto si legge sul sito della Fabi. “Seppur lavoratrici e lavoratori rappresentino un elemento chiave per la crescita di una azienda e per sostenerne le fasi di cambiamento, come evidenziato anche dagli ottimi risultati ottenuti da banca Investis, in un contesto esterno di difficolta’ e con un organico decimato, l’attenzione al loro benessere pare non essere altrettanto considerato dalle scelte aziendali. L’assenza di relazioni costruttive con la parte sindacale e di politiche chiare di investimento su risorse e occupazione desta serie preoccupazioni sulla tenuta occupazionale, per le quali in accordo con lavoratrici e lavoratori abbiamo preso e prenderemo tutte le iniziative necessarie a ricondurre l’azienda ad un comportamento di rispetto in linea con istituti e prassi applicate nel settore del credito. Necessitano sin da ora risposte concrete, il tempo delle attese e’ per noi terminato” dichiara la segretaria provinciale Fabi Milano, Gisella Protti. (AGI)Ila (Segue) 210901 SET 22
Banche: Fabi, stato di agitazione in banca Investis (2)= (AGI) – Roma, 21 set. – Nel dettaglio, lo stato di agitazione, come richiesto dall’assemblea all’unanimita’, si articolera’ in un percorso di mobilitazione da attuarsi con blocco delle relazioni industriali, rigoroso rispetto dell’orario individuale di lavoro con disconnessione dai dispositivi aziendali, organizzazioni di presidi sindacali presso le sedi di Torino e Milano, proclamazione di una giornata di sciopero che si terra’ nel rispetto della normativa prevista per il settore e quindi avviando la procedura del tentativo di conciliazione in Abi. “Abbiamo deciso, insieme alle lavoratrici ed i lavoratori, di promuovere questo stato di agitazione mossi dal desiderio di migliori condizioni sul posto di lavoro, per affermare con forza la dignita’ dei colleghi del Gruppo Investis. Lo sciopero e’ un momento di lotta, di scontro e non e’ mai un momento gioioso o una scelta che viene fatta con leggerezza. Se siamo arrivati a questo punto e’ per via di una gestione cieca verso le esigenze delle lavoratrici ed i lavoratori e delle loro famiglie. Per l’azienda e’ stato “facile” prendere e pretendere l’impossibile da un organico oramai allo stremo e quando si e’ arrivati a parlare di una minima attenzione alle persone, che sono le fondamenta e la ricchezza dell’azienda, e’ stato per loro altrettanto “facile” voltare le spalle e chiudere la porta. Per questo scioperiamo, per la dignita’ dei colleghi e per il riconoscimento del ruolo centrale delle corrette relazioni sindacali” commenta il segretario provinciale Fabi Torino, Roberto Marras. (AGI)Ila 210901 SET 22
Banche: Fabi, stato agitazione per 250 lavoratori Investis Milano, 21 set. (LaPresse)– “Stato di agitazione per i circa 250 lavoratori di banca Investis, ex banca Intermobiliare. Sotto accusa le decisioni aziendali in materia di politiche di gestione del personale che hanno contribuito a minare il clima all’interno della società. Per questo motivo Fabi e Fisac, a seguito dell’assemblea tenutasi il 9 settembre scorso, hanno proclamato una serie di azioni di mobilitazione, che si articoleranno attuando tutti gli strumenti a disposizione: dal blocco delle relazioni industriali alla proclamazione di una giornata di sciopero”. Lo afferma la Fabi in una nota stampa. “I 243 dipendenti di banca Investis, che lo scorso 29 aprile ha completato l’operazione di delisting da Borsa Italiana, sono distribuiti nelle due sedi di Milano e Torino”, si legge inoltre sul sito della Fabi. “Seppur lavoratrici e lavoratori rappresentino un elemento chiave per la crescita di una azienda e per sostenerne le fasi di cambiamento, come evidenziato anche dagli ottimi risultati ottenuti da banca Investis, in un contesto esterno di difficoltà e con un organico decimato, l’attenzione al loro benessere pare non essere altrettanto considerato dalle scelte aziendali. L’assenza di relazioni costruttive con la parte sindacale e di politiche chiare di investimento su risorse e occupazione desta serie preoccupazioni sulla tenuta occupazionale, per le quali in accordo con lavoratrici e lavoratori abbiamo preso e prenderemo tutte le iniziative necessarie a ricondurre l’azienda ad un comportamento di rispetto in linea con istituti e prassi applicate nel settore del credito. Necessitano sin da ora risposte concrete, il tempo delle attese è per noi terminato”, sottolinea la segretaria provinciale Fabi Milano, Gisella Protti. (Segue). ECO NG01 mch/lca 211021 SET 22
Banche: Fabi, stato agitazione per 250 lavoratori Investis-2- Milano, 21 set. (LaPresse) – “Nel dettaglio, lo stato di agitazione, come richiesto dall’assemblea all’unanimità, si articolerà in un percorso di mobilitazione da attuarsi con blocco delle relazioni industriali, rigoroso rispetto dell’orario individuale di lavoro con disconnessione dai dispositivi aziendali, organizzazioni di presidi sindacali presso le sedi di Torino e Milano, proclamazione di una giornata di sciopero che si terrà nel rispetto della normativa prevista per il settore e quindi avviando la procedura del tentativo di conciliazione in Abi”, si legge nella nota della Fabi. “Abbiamo deciso, insieme alle lavoratrici ed i lavoratori, di promuovere questo stato di agitazione mossi dal desiderio di migliori condizioni sul posto di lavoro, per affermare con forza la dignità dei colleghi del Gruppo Investis. Lo sciopero è un momento di lotta, di scontro e non è mai un momento gioioso o una scelta che viene fatta con leggerezza. Se siamo arrivati a questo punto è per via di una gestione cieca verso le esigenze delle lavoratrici ed i lavoratori e delle loro famiglie. Per l’azienda è stato “facile” prendere e pretendere l’impossibile da un organico oramai allo stremo e quando si è arrivati a parlare di una minima attenzione alle persone, che sono le fondamenta e la ricchezza dell’azienda, è stato per loro altrettanto “facile” voltare le spalle e chiudere la porta. Per questo scioperiamo, per la dignità dei colleghi e per il riconoscimento del ruolo centrale delle corrette relazioni sindacali”, commenta il segretario provinciale Fabi Torino, Roberto Marras. ECO NG01 mch/lca 211021 SET 22