RIUNITO A ROMA IL COORDINAMENTO FABI CREDEM
Al centro del dibattito l’impegno a garantire le necessità dei dipendenti del gruppo bancario. Statuto: «Secondo la Fabi la situazione difficile che si vive in Credem è dovuta sia a scelte aziendali che impediscono la “normalizzazione” sia a scelte strumentali per conseguire sempre il maggior utile per gli azionisti e tutto questo si ripercuote negativamente sulla vita dei lavoratori»
Garantire le necessità dei dipendenti del gruppo è al centro dell’impegno del Coordinamento Fabi del Gruppo Credem che si è riunito ieri a Roma. Presenti anche i Segretari Nazionali della Federazione Fabio Scola e Mattia Pari.
«Le scelte che operiamo hanno ripercussioni in tutto il settore e il nostro stare al secondo tavolo, non firmando deroghe al contratto nazionale, assicura la dignità ai lavoratori del gruppo e a tutti i lavoratori bancari» commenta il coordinatore Fabi gruppo Credem, Massimo Statuto.
«A nostro parere la situazione difficile che si vive in Credem è dovuta sia a scelte aziendali che impediscono la “normalizzazione” – continua il coordinatore Fabi – e sia a scelte strumentali per conseguire sempre il maggior utile per gli azionisti. Tutto questo si ripercuote negativamente sulla vita dei lavoratori».
Anche sul tema del contratto integrativo aziendale (Cia) Statuto sottolinea come «Non sia in linea con quelli del settore e pur contenendo deroghe al contratto nazionale esso non sia realmente attento al benessere lavorativo e non riconosca le competenze e l’impegno profuso dalle lavoratrici e lavoratori del gruppo».
Roma 22 settembre 2022