SILEONI IN DIRETTA SU CANALE 5: “PROROGARE LE GARANZIE DI STATO SUI PRESTITI”

Il segretario generale della Fabi ospite della trasmissione Mattino Cinque: caro energia e ruolo del settore bancario

SILEONI IN DIRETTA SU CANALE 5: “PROROGARE LE GARANZIE DI STATO SUI PRESTITI”

Il segretario generale della Fabi ospite della trasmissione Mattino Cinque: caro energia e ruolo del settore bancario

 


Energia: Fabi, da Draghi 50 miliardi ma il Pnrr va rivisto Sileoni, l’aumento dei prezzi ne impone la revisione (ANSA) – MILANO, 06 OTT – 
Ammontano a quasi 50 miliardi di euro, tra sconti fiscali e bonus diretti, gli aiuti concessi dal Governo a famiglie e imprese per far fronte all’aumento dei costi delle bollette energetiche. Lo rileva un’analisi della Fabi sulle misure varate dal governo Draghi per contrastare il caro energia. Quattro le aree di intervento: per il contenimento dei costi delle bollette, con lo stop agli oneri generali di sistema, sono stati stanziati 19,8 miliardi e altri 3,3 miliardi riguardano il bonus sociale per pagare le utenze elettriche, riservato alle famiglie con Isee fino a un massimo di 20.000 euro. Il credito di imposta per le imprese, cioe’ lo sconto fiscale concesso se i costi sono cresciuti di almeno il 30%, vale 18,3 miliardi, a cui si aggiunge, infine, la riduzione delle accise per il carburante. “Bisogna mettere le mani al Pnrr: l’aumento dei prezzi energetici ne impone una revisione. Se non si modificasse, infatti, tutti gli investimenti programmati potrebbero fermarsi o non partire affatto”, ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Mattino Cinque in onda su Canale 5. “L’impennata dei costi dell’energia rappresenta una criticita’ enorme per il nostro Paese. Ritengo fondamentali due aspetti: da un lato la tempestivita’ degli interventi, dall’altro occorre rendere l’Italia indipendente rispetto ad alcune decisioni prese all’interno dell’Unione europea”, conclude Sileoni. (ANSA). ALG 06-OTT-22 13:52

Energia: Fabi, aiuti per 50 mld a famiglie e imprese, mettere mano al Pnrr (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 06 ott – Ammontano a quasi 50 miliardi di euro, tra sconti fiscali e bonus diretti, gli aiuti concessi dal governo a famiglie e imprese per far fronte all’aumento dei costi delle bollette energetiche. Si tratta di 5,6 miliardi stanziati nell’arco del 2021 e di altri 43,5 miliardi di fondi messi a disposizione quest’anno per un totale di 49,1 miliardi. I dati emergono da documento della Fabi che ha analizzato le misure del governo Draghi varate per contrastare il ‘caro energia’. “Bisogna mettere le mani al Pnrr: l’aumento dei prezzi energetici ne impone una revisione. Se non si modificasse, infatti, tutti gli investimenti programmati potrebbero fermarsi o non partire affatto”, ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Mattino Cinque in onda su Canale 5. Com-Cel (RADIOCOR) 06-10-22 13:58:48 (0313)ENE 5​

Banche: Sileoni, serve prororga moratorie al 2023 Condivido richiesta presidente dell’Abi (ANSA) – ROMA, 06 OTT –
 “L’aumento delle bollette energetiche potrebbe mettere in seria difficoltà, portandole al dissesto finanziario, le famiglie e le imprese italiane: per questa ragione, è indispensabile prorogare anche per il prossimo anno sia le moratorie sui vecchi finanziamenti, consentendo il congelamento delle rate, sia le garanzie di Stato sui nuovi prestiti concessi dalle banche”. Lo afferma il segretario FABI Lando Sileoni intervenendo alla trasmissione Mattino Cinque si Canale 5. “Queste due misure scadono a fine anno – aggiunge – è una richiesta già fatta dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che condivido” “Ritengo fondamentali due aspetti: da un lato la tempestività degli interventi, dall’altro occorre rendere l’Italia indipendente rispetto ad alcune decisioni prese all’interno dell’Unione europea”. (ANSA). DOA 2022-10-06 10:41 S0A QBXB ECO
Banche: SILEONI, prorogare al 2023 moratorie e garanzie di Stato = (AGI) – Roma, 6 ott. – “L’aumento delle bollette energetiche potrebbe mettere in seria difficolta’, portandole al dissesto finanziario, le famiglie e le imprese italiane: per questa ragione, e’ indispensabile prorogare anche per il prossimo anno sia le moratorie sui vecchi finanziamenti, consentendo il congelamento delle rate, sia le garanzie di Stato sui nuovi prestiti concessi dalle banche. Queste due misure scadono a fine anno E’ una richiesta gia’ fatta dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che condivido”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, ospite della trasmissione Mattino Cinque in onda su Canale 5. (AGI)Mau (Segue) 061029 OCT 22
Banche: SILEONI, prorogare al 2023 moratorie e garanzie di Stato (2)= (AGI) – Roma, 6 ott. – “Le banche, con il contributo fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori”, ha aggiunto SILEONI, “devono fare e stanno facendo moltissimo, in questa fase, per sostenere le famiglie e le imprese: Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione 30 miliardi di euro in termini di prestiti agevolati, Unicredit 8 miliardi e altri importanti interventi sono stati annunciati da tutti i gruppi del Paese. Fondi per famiglie, turismo, agricoltura e molto altro”. Secondo il segretario generale della Fabi “l’impennata dei costi dell’energia rappresenta una criticita’ enorme per il nostro Paese. Ritengo fondamentali due aspetti: da un lato la tempestivita’ degli interventi, dall’altro occorre rendere l’Italia indipendente rispetto ad alcune decisioni prese all’interno dell’Unione europea”. (AGI)Mau 061029 OCT 22
BANCHE: SILEONI (FABI), ‘PROROGARE AL 2023 MORATORIE E GARANZIE DI STATO’ = Roma, 6 ott. (Adnkronos) – “L’aumento delle bollette energetiche potrebbe mettere in seria difficoltà, portandole al dissesto finanziario, le famiglie e le imprese italiane: per questa ragione, è indispensabile prorogare anche per il prossimo anno sia le moratorie sui vecchi finanziamenti, consentendo il congelamento delle rate, sia le garanzie di Stato sui nuovi prestiti concessi dalle banche. Queste due misure scadono a fine anno. È una richiesta già fatta dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che condivido”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, ospite della trasmissione Mattino Cinque. “Le banche, con il contributo fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori, devono fare e stanno facendo moltissimo, in questa fase, per sostenere le famiglie e le imprese: Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione 30 miliardi di euro in termini di prestiti agevolati, Unicredit 8 miliardi e altri importanti interventi sono stati annunciati da tutti i gruppi del Paese. Fondi per famiglie, turismo, agricoltura e molto altro”, ha aggiunto SILEONI. Secondo il segretario generale della Fabi “l’impennata dei costi dell’energia rappresenta una criticità enorme per il nostro Paese. Ritengo fondamentali due aspetti: da un lato la tempestività degli interventi, dall’altro occorre rendere l’Italia indipendente rispetto ad alcune decisioni prese all’interno dell’Unione europea”. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 06-OTT-22 10:36​
Banche: SILEONI (Fabi), prorogare a 2023 moratorie e garanzie di stato Milano, 6 ott. (LaPresse) – “L’aumento delle bollette energetiche potrebbe mettere in seria difficoltà, portandole al dissesto finanziario, le famiglie e le imprese italiane: per questa ragione, è indispensabile prorogare anche per il prossimo anno sia le moratorie sui vecchi finanziamenti, consentendo il congelamento delle rate, sia le garanzie di Stato sui nuovi prestiti concessi dalle banche. Queste due misure scadono a fine anno È una richiesta già fatta dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che condivido”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, ospite della trasmissione Mattino Cinque in onda su Canale 5. “Le banche, con il contributo fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori, devono fare e stanno facendo moltissimo, in questa fase, per sostenere le famiglie e le imprese: Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione 30 miliardi di euro in termini di prestiti agevolati, Unicredit 8 miliardi e altri importanti interventi sono stati annunciati da tutti i gruppi del Paese. Fondi per famiglie, turismo, agricoltura e molto altro”, ha aggiunto SILEONI. Secondo il segretario generale della Fabi “l’impennata dei costi dell’energia rappresenta una criticità enorme per il nostro Paese. Ritengo fondamentali due aspetti: da un lato la tempestività degli interventi, dall’altro occorre rendere l’Italia indipendente rispetto ad alcune decisioni prese all’interno dell’Unione europea”. ECO NG01 ccl/fed 061036 OTT 22
ENERGIA, SILEONI (FABI): PROROGARE AL 2023 MORATORIE E GARANZIE DI STATO (9Colonne) Roma, 6 ott – “L’aumento delle bollette energetiche potrebbe mettere in seria difficoltà, portandole al dissesto finanziario, le famiglie e le imprese italiane: per questa ragione, è indispensabile prorogare anche per il prossimo anno sia le moratorie sui vecchi finanziamenti, consentendo il congelamento delle rate, sia le garanzie di Stato sui nuovi prestiti concessi dalle banche. Queste due misure scadono a fine anno È una richiesta già fatta dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che condivido”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, ospite della trasmissione Mattino Cinque in onda su Canale 5. “Le banche, con il contributo fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori, devono fare e stanno facendo moltissimo, in questa fase, per sostenere le famiglie e le imprese – ha aggiunto -: Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione 30 miliardi di euro in termini di prestiti agevolati, Unicredit 8 miliardi e altri importanti interventi sono stati annunciati da tutti i gruppi del Paese. Fondi per famiglie, turismo, agricoltura e molto altro”. Secondo il segretario generale della Fabi “l’impennata dei costi dell’energia rappresenta una criticità enorme per il nostro Paese. Ritengo fondamentali due aspetti: da un lato la tempestività degli interventi, dall’altro occorre rendere l’Italia indipendente rispetto ad alcune decisioni prese all’interno dell’Unione europea”. (red) 061046 OTT 22

Roma, 6 ott. (Adnkronos) – Ammontano a quasi 50 miliardi di euro, tra sconti fiscali e bonus diretti, gli aiuti concessi dal governo a famiglie e imprese per far fronte all’aumento dei costi delle bollette energetiche. Si tratta di 5,6 miliardi stanziati nell’arco del 2021 e di altri 43,5 miliardi di fondi messi a disposizione quest’anno per un totale di 49,1 miliardi. È quanto emerge da un analisi della Fabi sulle misure del governo Draghi varate per contrastare il caro energia. Quattro le aree di intervento, indica il sindacato, a partire da quella del contenimento dei costi delle bollette, con lo stop agli oneri generali di sistema, sono stati stanziati 19,8 miliardi nell’arco del biennio (5,1 miliardi nel 2021 e 14,7 miliardi nel 2022); altri 3,3 miliardi (500 milioni nel 2021 e 2,8 miliardi nel 2022) riguardano il bonus sociale per pagare le utenze elettriche, riservato alle famiglie con Isee fino a un massimo di 20.000 euro; il credito di imposta per le imprese, cioè lo sconto fiscale concesso se i costi sono cresciuti di almeno il 30%, vale 18,3 miliardi, tutti stanziati quest’anno; la riduzione delle accise per il carburante, ovvero una diminuzione delle tasse pagate principalmente sull’acquisto di benzina a gasolio). L’aumento dei costi energetici potrebbe avere un impatto significativo sui progetti già programmati nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. *”Bisogna mettere le mani al Pnrr: l’aumento dei prezzi energetici ne impone una revisione. Se non si modificasse, infatti, tutti gli investimenti programmati potrebbero fermarsi o non partire affatto. Mi riferisco – spiega il segretario della Fabi, Lando Maria SILEONI – proprio ai costi che, rispetto alle previsioni iniziali di parecchi mesi fa, sono nettamente cambiati proprio a causa dell’incremento vertiginoso dei prezzi dei prodotti energetici, dal gas all’energia elettrica. l’impennata dei costi dell’energia rappresenta una criticità enorme per il nostro Paese. Ritengo fondamentali due aspetti: da un lato la tempestività degli interventi, dall’altro occorre rendere l’Italia indipendente rispetto ad alcune decisioni prese all’interno dell’Unione europea”. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 06-OTT-22 13:17

Energia: FABI, da governo 50 mld tra sconti fiscali e bonus = (AGI) – Roma, 6 ott. – Ammontano a quasi 50 miliardi di euro, tra sconti fiscali e bonus diretti, gli aiuti concessi dal governo a famiglie e imprese per far fronte all’aumento dei costi delle bollette energetiche. Si tratta di 5,6 miliardi stanziati nell’arco del 2021 e di altri 43,5 miliardi di fondi messi a disposizione quest’anno per un totale di 49,1 miliardi. E’ quanto emerge da un documento della FABI che ha analizzato le misure del governo Draghi varate per contrastare il caro energia. Quattro le aree di intervento: per il contenimento dei costi delle bollette, con lo stop agli oneri generali di sistema, sono stati stanziati 19,8 miliardi nell’arco del biennio (5,1 miliardi nel 2021 e 14,7 miliardi nel 2022); altri 3,3 miliardi (500 milioni nel 2021 e 2,8 miliardi nel 2022) riguardano il bonus sociale per pagare le utenze elettriche, riservato alle famiglie con Isee fino a un massimo di 20.000 euro; il credito di imposta per le imprese, cioe’ lo sconto fiscale concesso se i costi sono cresciuti di almeno il 30%, vale 18,3 miliardi, tutti stanziati quest’anno; la riduzione delle accise per il carburante, ovvero una diminuzione delle tasse pagate principalmente sull’acquisto di benzina a gasolio). (AGI)Red/Ing (Segue) 061322 OCT 22
Energia: FABI, da governo 50 mld tra sconti fiscali e bonus (2)= (AGI) – Roma, 6 ott. – L’aumento dei costi energetici – osserva FABI – potrebbe avere un impatto significativo sui progetti gia’ programmati nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Bisogna mettere le mani al Pnrr: l’aumento dei prezzi energetici ne impone una revisione – ha detto il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Mattino Cinque in onda su Canale 5 – Se non si modificasse, infatti, tutti gli investimenti programmati potrebbero fermarsi o non partire affatto. Mi riferisco proprio ai costi che, rispetto alle previsioni iniziali di parecchi mesi fa, sono nettamente cambiati proprio a causa dell’incremento vertiginoso dei prezzi dei prodotti energetici, dal gas all’energia elettrica”. “L’impennata dei costi dell’energia – aggiunge – rappresenta una criticita’ enorme per il nostro Paese”. “Ritengo fondamentali due aspetti – ha concluso – da un lato la tempestivita’ degli interventi, dall’altro occorre rendere l’Italia indipendente rispetto ad alcune decisioni prese all’interno dell’Unione europea”. (AGI)Red/Ing 061322 OCT 22
Pnrr: Sileoni(FABI), caro energia ne impone la revisione Milano, 6 ott. (LaPresse) – “Bisogna mettere le mani al Pnrr: l’aumento dei prezzi energetici ne impone una revisione. Se non si modificasse, infatti, tutti gli investimenti programmati potrebbero fermarsi o non partire affatto. Mi riferisco proprio ai costi che, rispetto alle previsioni iniziali di parecchi mesi fa, sono nettamente cambiati proprio a causa dell’incremento vertiginoso dei prezzi dei prodotti energetici, dal gas all’energia elettrica. l’impennata dei costi dell’energia rappresenta una criticità enorme per il nostro Paese. Ritengo fondamentali due aspetti: da un lato la tempestività degli interventi, dall’altro occorre rendere l’Italia indipendente rispetto ad alcune decisioni prese all’interno dell’Unione europea”. Lo ha detto il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Mattino Cinque in onda su Canale 5.”Ammontano intanto a quasi 50 miliardi di euro, tra sconti fiscali e bonus diretti, gli aiuti concessi dal governo a famiglie e imprese per far fronte all’aumento dei costi delle bollette energetiche. Si tratta di 5,6 miliardi stanziati nell’arco del 2021 e di altri 43,5 miliardi di fondi messi a disposizione quest’anno, per un totale di 49,1 miliardi”, emerge da un documento della FABI, che ha analizzato le misure del governo uscente varate per contrastare il caro energia. (Segue). ECO NG01 mch/fed 061329 OTT 22
Pnrr: Sileoni(FABI), caro energia ne impone la revisione-2- Milano, 6 ott. (LaPresse) – “Quattro le aree di intervento: per il contenimento dei costi delle bollette, con lo stop agli oneri generali di sistema, sono stati stanziati 19,8 miliardi nell’arco del biennio (5,1 miliardi nel 2021 e 14,7 miliardi nel 2022); altri 3,3 miliardi (500 milioni nel 2021 e 2,8 miliardi nel 2022) riguardano il bonus sociale per pagare le utenze elettriche, riservato alle famiglie con Isee fino a un massimo di 20.000 euro; il credito di imposta per le imprese, cioè lo sconto fiscale concesso se i costi sono cresciuti di almeno il 30%, vale 18,3 miliardi, tutti stanziati quest’anno; la riduzione delle accise per il carburante, ovvero una diminuzione delle tasse pagate principalmente sull’acquisto di benzina a gasolio)”, specifica la FABI, per cui “l’aumento dei costi energetici potrebbe avere un impatto significativo sui progetti già programmati nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. ECO NG01 mch/fed 061329 OTT 22
ENERGIA: FABI, DA GOVERNO 50 MLD DI FONDI E SCONTI FISCALI PER FAMIGLIE E IMPRESE (1) (9Colonne) Roma, 6 ott – Ammontano a quasi 50 miliardi di euro, tra sconti fiscali e bonus diretti, gli aiuti concessi dal governo a famiglie e imprese per far fronte all’aumento dei costi delle bollette energetiche. Si tratta di 5,6 miliardi stanziati nell’arco del 2021 e di altri 43,5 miliardi di fondi messi a disposizione quest’anno per un totale di 49,1 miliardi. È quanto emerge da un documento della FABI che ha analizzato le misure del governo Draghi varate per contrastare il “caro energia”. Quattro le aree di intervento: per il contenimento dei costi delle bollette, con lo stop agli oneri generali di sistema, sono stati stanziati 19,8 miliardi nell’arco del biennio (5,1 miliardi nel 2021 e 14,7 miliardi nel 2022); altri 3,3 miliardi (500 milioni nel 2021 e 2,8 miliardi nel 2022) riguardano il bonus sociale per pagare le utenze elettriche, riservato alle famiglie con Isee fino a un massimo di 20.000 euro; il credito di imposta per le imprese, cioè lo sconto fiscale concesso se i costi sono cresciuti di almeno il 30%, vale 18,3 miliardi, tutti stanziati quest’anno; la riduzione delle accise per il carburante, ovvero una diminuzione delle tasse pagate principalmente sull’acquisto di benzina a gasolio). L’aumento dei costi energetici potrebbe avere un impatto significativo sui progetti già programmati nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. (SEGUE)  061339 OTT 22
ENERGIA: FABI, DA GOVERNO 50 MLD DI FONDI E SCONTI FISCALI PER FAMIGLIE E IMPRESE (2) (9Colonne) Roma, 6 ott – «Bisogna mettere le mani al Pnrr: l’aumento dei prezzi energetici ne impone una revisione. Se non si modificasse, infatti, tutti gli investimenti programmati potrebbero fermarsi o non partire affatto. Mi riferisco proprio ai costi che, rispetto alle previsioni iniziali di parecchi mesi fa, sono nettamente cambiati proprio a causa dell’incremento vertiginoso dei prezzi dei prodotti energetici, dal gas all’energia elettrica. l’impennata dei costi dell’energia rappresenta una criticità enorme per il nostro Paese. Ritengo fondamentali due aspetti: da un lato la tempestività degli interventi, dall’altro occorre rendere l’Italia indipendente rispetto ad alcune decisioni prese all’interno dell’Unione europea» ha detto il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Mattino Cinque in onda su Canale 5. (red)  061339 OTT 22
Energia: Fabi, da governo 50 miliardi di fondi e sconti fiscali per famiglie e imprese Roma, 06 ott – (Nova) – Ammontano a quasi 50 miliardi di euro, tra sconti fiscali e bonus diretti, gli aiuti concessi dal governo a famiglie e imprese per far fronte all’aumento dei costi delle bollette energetiche. Si tratta di 5,6 miliardi stanziati nell’arco del 2021 e di altri 43,5 miliardi di fondi messi a disposizione quest’anno per un totale di 49,1 miliardi. E’ quanto emerge da un documento della Fabi che ha analizzato le misure del governo Draghi varate per contrastare il caro energia. Quattro le aree di intervento: per il contenimento dei costi delle bollette, con lo stop agli oneri generali di sistema, sono stati stanziati 19,8 miliardi nell’arco del biennio (5,1 miliardi nel 2021 e 14,7 miliardi nel 2022); altri 3,3 miliardi (500 milioni nel 2021 e 2,8 miliardi nel 2022) riguardano il bonus sociale per pagare le utenze elettriche, riservato alle famiglie con Isee fino a un massimo di 20.000 euro; il credito di imposta per le imprese, cioe’ lo sconto fiscale concesso se i costi sono cresciuti di almeno il 30 per cento, vale 18,3 miliardi, tutti stanziati quest’anno; la riduzione delle accise per il carburante, ovvero una diminuzione delle tasse pagate principalmente sull’acquisto di benzina a gasolio). (segue) (Rin)
Energia: Fabi, da governo 50 miliardi di fondi e sconti fiscali per famiglie e imprese (2) Roma, 06 ott – (Nova) – L’aumento dei costi energetici potrebbe avere un impatto significativo sui progetti gia’ programmati nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Bisogna mettere le mani al Pnrr: l’aumento dei prezzi energetici ne impone una revisione. Se non si modificasse, infatti, tutti gli investimenti programmati potrebbero fermarsi o non partire affatto”, ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Mattino Cinque in onda su Canale 5. “Mi riferisco proprio ai costi che, rispetto alle previsioni iniziali di parecchi mesi fa, sono nettamente cambiati proprio a causa dell’incremento vertiginoso dei prezzi dei prodotti energetici, dal gas all’energia elettrica. l’impennata dei costi dell’energia rappresenta una criticita’ enorme per il nostro Paese. Ritengo fondamentali due aspetti: da un lato la tempestivita’ degli interventi, dall’altro occorre rendere l’Italia indipendente rispetto ad alcune decisioni prese all’interno dell’Unione europea”. (Rin)
LA FABI CONTRO LE ESTERNALIZZAZIONI IN BCC SISTEMI INFORMATICI

27/09/2024 |

LA FABI CONTRO LE ESTERNALIZZAZIONI IN BCC SISTEMI INFORMATICI

La Federazione autonoma bancari italiani ribadisce con fermezza il «no» alla demolizione di un settore …

BCC, IPOTESI DI NUOVO CONTRATTO APPROVATA COL 98% DEI SÌ

23/09/2024 |

BCC, IPOTESI DI NUOVO CONTRATTO APPROVATA COL 98% DEI SÌ

Via libera di lavoratrici e lavoratori del credito cooperativo all’’accordo sul ccnl sottoscritto da Fabi, …

BANCHE, A RADIO24 LE STIME FABI SUL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ

23/09/2024 |

BANCHE, A RADIO24 LE STIME FABI SUL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ

L’emittente del gruppo Sole24Ore riprende i dati riportati su Messaggero e Gazzettino in un articolo …