CONDOTTA SINDACALE, LA CASSAZIONE CONDANNA ICCREA

Sentenza della sezione lavoro di Piazza Cavour: si chiude dopo sette anni la vicenda relativa alla ex Banca Romagna Cooperativa e Macerone in liquidazione coatta amministrativa e assorbita da Banca Sviluppo. Premiato il ricorso della Fabi , in prima linea per difendere le lavoratrici e i lavoratori. Bertinotti: “RibaditI a pieno titolo la giustizia e la giustezza della difesa estrema dei diritti di tutti i colleghi”. L’avvocato Berti: “Gli artifizi non passano inosservati, soddisfazione piena”

CONDOTTA SINDACALE, LA CASSAZIONE CONDANNA ICCREA

La Corte di cassazione, sezione lavoro, con una sentenza depositata ieri, 7 ottobre, ha chiuso in modo tombale la complessa e accesa vicenda, non solo processuale, tra la Fabi e la ex Banca Romagna Cooperativa e Macerone posta in liquidazione coatta amministrativa e assorbita da Banca Sviluppo, al’epoca dei fatti, nel 2015, due aziende controllate da Iccrea. Le relazioni sindacali condotte da Iccrea, attraverso il proprio managment deputato, come sancito definitivamente dalla Cassazione, ignorarono scientemente e barbaramente le più elementari regole del diritto. Tutto ciò per condurre in porto un’operazione di liquidazione coatta della bcc, con circa 200 dipendenti, camuffandola giuridicamente e scaricandola con accordo sindacale separato sulle spalle e sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici.

La banca, più nel dettaglio, aveva tentato di ingannare il sindacato ed i lavoratori fingendo di essere prossima alla definitiva chiusura, quando invece era già stata comprata da un'altra banca. Il "gioco" era finalizzato ad assumere personale della vecchia banca a condizioni retributive, contributive e professionali deteriori rispetto a quelle in essere, il tutto, in palese violazione delle norme legislative e, soprattutto, di quelle sancite dal Ccnl delle banche di Credito Cooperativo. La Fabi, a tutela della propria immagine e dei propri iscritti coinvolti, ha smascherato l'inganno, ottenendo il riconoscimento esplicito, da parte dei giudici di merito ed ora anche della Cassazione, della scorrettezza palese e spudorata di tale comportamento. È stata riconosciuta, quindi, sia l'antisindacalità della condotta sia la pretesa dei lavoratori di essere integralmente reintegrati in tutti i loro diritti.

“La Fabi contrastò con ogni mezzo ed energia tale comportamento di Iccrea e ricorse in tribunale a Forlì per i profili di attività anti sindacale assunti deliberatamente dall’allora responsabile aziendale, Marco Vernieri. Quindi, dopo sette anni di ricorsi in appello al tribunale di Bologna e alla Suprema Corte di cassazione, le tesi e i profili di condotta anti sindacali sono stati definitivamente sanciti dalla sentenza. I giudici hanno ribadito a pieno titolo la giustizia e la giustezza della difesa estrema dei diritti di tutti i lavoratori coinvolti della ex Banca Cooperativa Romagna e del Macerone” commenta il segretario nazionale della Fabi, Luca Bertinotti.

“L’esperienza processuale conclusa ieri insegna come non esistano artifizi che possano passare inosservati agli occhi attenti della Fabi. La giustizia, a sua volta, si è tolta la benda dagli occhi e ha punito severamente i tentativi di raggiro posti in essere ai danni della Fabi e dei lavoratori suoi iscritti. La soddisfazione è dunque piena” osserva l’avvocato Paolo Berti, che ha rappresentato la Fabi per tutte le fasi del giudizio.

Roma, 8 ottobre 2022

Banche: FABI, Iccrea condannata per condotta antisindacale La sentenza in Cassazione (ANSA) – ROMA, 08 OTT – La Corte di cassazione, sezione lavoro, con una sentenza depositata ieri, 7 ottobre, ha chiuso in modo tombale la complessa e accesa vicenda, non solo processuale, tra la FABI e la ex Banca Romagna Cooperativa e Macerone posta in liquidazione coatta amministrativa e assorbita da Banca Sviluppo, all’epoca dei fatti, nel 2015, due aziende controllate da Iccrea. Lo fa sapere la FABI (Federazione autonoma bancari) in una nota. Le relazioni sindacali condotte da Iccrea, attraverso il proprio management deputato, come sancito definitivamente dalla Cassazione – si legge nella nota – ignorarono scientemente e barbaramente le più elementari regole del diritto. La banca aveva tentato di ingannare il sindacato ed i lavoratori fingendo di essere prossima alla definitiva chiusura, quando invece era già stata comprata da un’altra banca. Il “gioco” – prosegue la FABI – era finalizzato ad assumere personale della vecchia banca a condizioni retributive, contributive e professionali deteriori rispetto a quelle in essere, il tutto, in palese violazione delle norme legislative e, soprattutto, di quelle sancite dal Ccnl delle banche di Credito Cooperativo. “La FABI contrastò con ogni mezzo ed energia tale comportamento di Iccrea e ricorse in tribunale a Forlì per i profili di attività anti sindacale assunti deliberatamente dall’allora responsabile aziendale, Marco Vernieri. Quindi, dopo sette anni di ricorsi in appello al tribunale di Bologna e alla Suprema Corte di cassazione, le tesi e i profili di condotta anti sindacali sono stati definitivamente sanciti dalla sentenza”, commenta il segretario nazionale della Fabi, Luca Bertinotti. (ANSA). PVN 2022-10-08 12:44 S0A QBXB ECO

BANCHE: FABI, ICCREA CONDANNATA IN CASSAZIONE PER CONDOTTA ANTISINDACALE = Roma, 8 ott. (Adnkronos) – “La Corte di cassazione, sezione lavoro, con una sentenza depositata ieri, 7 ottobre, ha chiuso in modo tombale la complessa e accesa vicenda, non solo processuale, tra la Fabi e la ex Banca Romagna Cooperativa e Macerone posta in liquidazione coatta amministrativa e assorbita da Banca Sviluppo, al’epoca dei fatti, nel 2015, due aziende controllate da Iccrea”. Ne dà notizia la Fabi in una nota. “Le relazioni sindacali condotte da Iccrea, attraverso il proprio management deputato, come sancito definitivamente dalla Cassazione, ignorarono scientemente e barbaramente le più elementari regole del diritto. Tutto ciò per condurre in porto un’operazione di liquidazione coatta della bcc, con circa 200 dipendenti, camuffandola giuridicamente e scaricandola con accordo sindacale separato sulle spalle e sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici”. “La banca, più nel dettaglio, aveva tentato di ingannare il sindacato ed i lavoratori fingendo di essere prossima alla definitiva chiusura, quando invece era già stata comprata da un’altra banca. Il “gioco” – prosegue Fabi – era finalizzato ad assumere personale della vecchia banca a condizioni retributive, contributive e professionali deteriori rispetto a quelle in essere, il tutto, in palese violazione delle norme legislative e, soprattutto, di quelle sancite dal Ccnl delle banche di Credito Cooperativo. La Fabi, a tutela della propria immagine e dei propri iscritti coinvolti, ha smascherato l’inganno, ottenendo il riconoscimento esplicito, da parte dei giudici di merito ed ora anche della Cassazione, della scorrettezza palese e spudorata di tale comportamento. È stata riconosciuta, quindi, sia l’antisindacalità della condotta sia la pretesa dei lavoratori di essere integralmente reintegrati in tutti i loro diritti”. ”La Fabi contrastò con ogni mezzo ed energia tale comportamento di Iccrea e ricorse in tribunale a Forlì per i profili di attività anti sindacale assunti deliberatamente dall’allora responsabile aziendale, Marco Vernieri. Quindi, dopo sette anni di ricorsi in appello al tribunale di Bologna e alla Suprema Corte di cassazione, le tesi e i profili di condotta anti sindacali sono stati definitivamente sanciti dalla sentenza. I giudici hanno ribadito a pieno titolo la giustizia e la giustezza della difesa estrema dei diritti di tutti i lavoratori coinvolti della ex Banca Cooperativa Romagna e del Macerone”, commenta il segretario nazionale della Fabi, Luca Bertinotti. “L’esperienza processuale conclusa ieri insegna come non esistano artifizi che possano passare inosservati agli occhi attenti della Fabi. La giustizia, a sua volta, si è tolta la benda dagli occhi e ha punito severamente i tentativi di raggiro posti in essere ai danni della Fabi e dei lavoratori suoi iscritti. La soddisfazione è dunque piena” osserva l’avvocato Paolo Berti, che ha rappresentato la Fabi in tutte le fasi del giudizio. (Mcc/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 08-OTT-22 12:02

Banche: FABI, Iccrea condannata per condotta antisindacale = (AGI) – Roma, 8 ott. – “La Corte di cassazione, sezione lavoro, con una sentenza depositata ieri, 7 ottobre, ha chiuso in modo tombale la complessa e accesa vicenda, non solo processuale, tra la FABI e la ex Banca Romagna Cooperativa e Macerone posta in liquidazione coatta amministrativa e assorbita da Banca Sviluppo, al’epoca dei fatti, nel 2015, due aziende controllate da Iccrea. Lo fa sapere la FABI in una nota. “Le relazioni sindacali condotte da Iccrea, attraverso il proprio managment deputato, come sancito definitivamente dalla Cassazione – spiega la nota- ignorarono scientemente e barbaramente le piu’ elementari regole del diritto. Tutto cio’ per condurre in porto un’operazione di liquidazione coatta della bcc, con circa 200 dipendenti, camuffandola giuridicamente e scaricandola con accordo sindacale separato sulle spalle e sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici”. “La FABI contrasto’ con ogni mezzo ed energia tale comportamento di Iccrea e ricorse in tribunale a Forli’ per i profili di attivita’ anti sindacale assunti deliberatamente dall’allora responsabile aziendale, Marco Vernieri. Quindi, dopo sette anni di ricorsi in appello al tribunale di Bologna e alla Suprema Corte di cassazione, le tesi e i profili di condotta anti sindacali sono stati definitivamente sanciti dalla sentenza. I giudici hanno ribadito a pieno titolo la giustizia e la giustezza della difesa estrema dei diritti di tutti i lavoratori coinvolti della ex Banca Cooperativa Romagna e del Macerone”, commenta il segretario nazionale della Fabi, Luca Bertinotti. (AGI)Red/Gio 081319 OCT 22

FABI: Iccrea condannata in Cassazione su condotta antisindacale Bertinotti: sentenza sancisce giustizia FABI su difesa lavoratori Roma, 8 ott. (askanews) – La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con una sentenza depositata ieri, 7 ottobre, “ha chiuso in modo tombale la complessa e accesa vicenda, non solo processuale, tra la FABI e la ex Banca Romagna Cooperativa e Macerone posta in liquidazione coatta amministrativa e assorbita da Banca Sviluppo, all’epoca dei fatti, nel 2015, due aziende controllate da Iccrea”. Lo riferisce la FABI con un comunicato, aggiungendo che le relazioni sindacali condotte da Iccrea, attraverso il proprio managment deputato, “come sancito definitivamente dalla Cassazione, ignorarono scientemente e barbaramente le più elementari regole del diritto”. Tutto ciò per condurre in porto “un’operazione di liquidazione coatta della Bcc, con circa 200 dipendenti, camuffandola giuridicamente e scaricandola con accordo sindacale separato sulle spalle e sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici”, prosegue la FABI. “La FABI contrastò con ogni mezzo ed energia tale comportamento di Iccrea e ricorse in tribunale a Forlì per i profili di attività anti sindacale assunti deliberatamente dall’allora responsabile aziendale, Marco Vernieri. Quindi, dopo sette anni di ricorsi in appello al tribunale di Bologna e alla Suprema Corte di cassazione, le tesi e i profili di condotta anti sindacali sono stati definitivamente sanciti dalla sentenza. I giudici hanno ribadito a pieno titolo la giustizia e la giustezza della difesa estrema dei diritti di tutti i lavoratori coinvolti della ex Banca Cooperativa Romagna e del Macerone” commenta il segretario nazionale della FABI, Luca Bertinotti. “L’esperienza processuale conclusa ieri insegna come non esistano artifizi che possano passare inosservati agli occhi attenti della Fabi. La giustizia, a sua volta, si è tolta la benda dagli occhi e ha punito severamente i tentativi di raggiro posti in essere ai danni della Fabi e dei lavoratori suoi iscritti. La soddisfazione è dunque piena” osserva l’avvocato Paolo Berti, che, riporta il comunicato, ha rappresentato la Fabi in tutte le fasi del giudizio. Red/Voz 20221008T130358Z

Banche: FABI, Iccrea condannata in cassazione per condotta antisindacale Roma, 8 ott. (LaPresse) – La Corte di cassazione, sezione lavoro, con una sentenza depositata ieri, 7 ottobre, ha chiuso in modo tombale la complessa e accesa vicenda, non solo processuale, tra la FABI e la ex Banca Romagna Cooperativa e Macerone posta in liquidazione coatta amministrativa e assorbita da Banca Sviluppo, al’epoca dei fatti, nel 2015, due aziende controllate da Iccrea. Le relazioni sindacali condotte da Iccrea, attraverso il proprio managment deputato, come sancito definitivamente dalla Cassazione, ignorarono scientemente e barbaramente le più elementari regole del diritto. Tutto ciò per condurre in porto un’operazione di liquidazione coatta della bcc, con circa 200 dipendenti, camuffandola giuridicamente e scaricandola con accordo sindacale separato sulle spalle e sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici. La banca, più nel dettaglio, aveva tentato di ingannare il sindacato ed i lavoratori fingendo di essere prossima alla definitiva chiusura, quando invece era già stata comprata da un’altra banca. Il “gioco” era finalizzato ad assumere personale della vecchia banca a condizioni retributive, contributive e professionali deteriori rispetto a quelle in essere, il tutto, in palese violazione delle norme legislative e, soprattutto, di quelle sancite dal Ccnl delle banche di Credito Cooperativo. La FABI, a tutela della propria immagine e dei propri iscritti coinvolti, ha smascherato l’inganno, ottenendo il riconoscimento esplicito, da parte dei giudici di merito ed ora anche della Cassazione, della scorrettezza palese e spudorata di tale comportamento. È stata riconosciuta, quindi, sia l’antisindacalità della condotta sia la pretesa dei lavoratori di essere integralmente reintegrati in tutti i loro diritti. ECO NG01 ntl 081203 OTT 22
Banche: FABI, Iccrea condannata in cassazione per condotta antisindacale-2- Roma, 8 ott. (LaPresse) – “La FABI contrastò con ogni mezzo ed energia tale comportamento di Iccrea e ricorse in tribunale a Forlì per i profili di attività anti sindacale assunti deliberatamente dall’allora responsabile aziendale, Marco Vernieri. Quindi, dopo sette anni di ricorsi in appello al tribunale di Bologna e alla Suprema Corte di cassazione, le tesi e i profili di condotta anti sindacali sono stati definitivamente sanciti dalla sentenza. I giudici hanno ribadito a pieno titolo la giustizia e la giustezza della difesa estrema dei diritti di tutti i lavoratori coinvolti della ex Banca Cooperativa Romagna e del Macerone” commenta il segretario nazionale della FABI, Luca Bertinotti.”L’esperienza processuale conclusa ieri insegna come non esistano artifizi che possano passare inosservati agli occhi attenti della FABI. La giustizia, a sua volta, si è tolta la benda dagli occhi e ha punito severamente i tentativi di raggiro posti in essere ai danni della FABI e dei lavoratori suoi iscritti. La soddisfazione è dunque piena” osserva l’avvocato Paolo Berti, che ha rappresentato la Fabi in tutte le fasi del giudizio. ECO NG01 ntl 081203 OTT 22

 

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