CRÉDIT AGRICOLE FRIULADRIA IN CRÉDIT AGRICOLE ITALIA, SALVAGUARDATI TUTTI I LAVORATORI
Mantenute le condizioni su inquadramenti e mobilità, anzianità di servizio e di ruolo maturati alla data della fusione. L’accordo firmato nella tarda serata di ieri dalla Fabi e dalle altre sigle sindacali. Tanara: «Ancora una volta siamo riusciti a tutelare le professionalità dei colleghi».
Dopo un serrato confronto tra Fabi e le altre organizzazioni sindacali con la delegazione aziendale, nella tarda serata di ieri, è stato raggiunto l’accordo sulla fusione tra Crédit Agricole Friuladria e Crédit Agricole Italia.
I sindacati hanno ottenuto il mantenimento degli accordi sugli inquadramenti e sulla mobilità, fino al raggiungimento di un accordo di armonizzazione per tutto il gruppo, salvaguardando così l’anzianità di servizio e di ruolo maturati alla data della fusione, requisiti fondamentali per riconoscere l’inquadramento.
Lo stesso vale per la fruizione del fondo sanitario che rimane in essere fino a tutto il prossimo anno, così come sono state salvaguardate le posizioni dei lavoratori attualmente in distacco presso le aziende del Gruppo.
Con questo accordo i dipendenti potranno beneficiare di diversi istituti contrattuali migliorativi rispetto a quanto previsto precedentemente, quali l’indennità di famiglia, indennità di rischio, reperibilità, permessi per allattamento.
«Siamo soddisfatti perché ancora una volta siamo riusciti a raggiungere un accordo che non prevede mobilità territoriale e salvaguarda le professionalità dei colleghi – ha commentato il coordinatore Fabi di Crédit Agricole Italia, Fabrizio Tanara – Anche questo accordo, come già quello di Creval, costituisce un importante primo passo sulla strada di un’autentica integrazione».
Soddisfazione unanime è stata espressa anche dalla segreteria di coordinamento: «Auspichiamo che l’operazione crei ulteriore sinergia tra le lavoratrici ed i lavoratori – ha aggiunto Riccardo Terranova – portando benefici al bilanciamento vita-lavoro, alla qualità dei servizi e all’efficienza, risultati che si possono raggiungere solo mettendo al centro lavoratrici, lavoratori e la loro valorizzazione professionale».
Parma, 10 novembre 2022