CCB, AL VIA LA TRATTATIVA PER L’INTEGRATIVO
A distanza di quattro anni dall’avvio operativo del gruppo cooperativo, nato dopo la legge di riforma del settore, il 19 gennaio prossimo è fissato il primo incontro per definire una cornice normativa omogenea per gli oltre 11.000 dipendenti. Mazzucchi: «La Fabi parte con la forza, la determinazione e la consapevolezza del fortissimo sostegno dei lavoratori che hanno approvato quasi all’unanimità le richieste inserite in piattaforma.
Parte la trattativa sindacale per il nuovo contratto integrativo per gli oltre 11.000 dipendenti di Cassa Centrale Banca. È, infatti, previsto per il prossimo 19 gennaio il primo appuntamento tra i rappresentanti della Fabi e delle altre sigle con i vertici del gruppo.
A distanza di quattro anni dall’avvio operativo del gruppo cooperativo, nato dopo la legge di riforma del settore, sarà definita una cornice normativa omogenea su tutto il gruppo, a partire da tutte quelle materie che non erano regolate dai contratti integrativi regionali.
«Abbiamo dovuto aspettare il rinnovo del Ccnl, avvenuto lo scorso 11 giugno 2022, che ha specificato le materie e gli ambiti della nuova contrattazione integrativa ma ora ci siamo!» ha commentato il coordinatore Fabi del Gruppo Cassa Centrale Banca, Domenico Mazzucchi.
«La Fabi parte con la forza, la determinazione e la consapevolezza del fortissimo sostegno dei lavoratori – ha continuato Mazzucchi alla vigilia della trattativa – che numerosi hanno approvato quasi all’unanimità le richieste inserite in piattaforma. Richieste che vogliono tutelare i colleghi sotto il profilo economico (Ticket pasto, Valore di Produttività aziendale ex premio di risultato, sostegno alla mobilità territoriale, ecc.), della valorizzazione professionale (formazione, sviluppo professionale, profili professionali e inquadramenti) e della qualità della vita e del lavoro (welfare, conciliazione lavoro famiglia, stress lavoro correlato, misure contro le pressioni commerciali)».
Il coordinatore Fabi ha anche sottolineato la richiesta fatta ai vertici di Cassa Centrale Banca «di un rafforzamento delle relazioni industriali, attraverso una maggiore informativa e confronto, al fine di gestire attivamente le ricadute sui lavoratori del prossimo piano industriale. Il nostro obiettivo, ambizioso e difficile, è quello di fare presto e bene: le lavoratrici e i lavoratori in questi primi quattro anni hanno lavorato bene e gli ottimi risultati del gruppo ne sono la dimostrazione» ha concluso il coordinatore della Fabi.
Trento, 15 gennaio 2023