FABI AREZZO, PASSAGGIO DI TESTIMONE TRA FALTONI E LORITO

Il Sab aretino saluta il suo coordinatore dopo due mandati e accoglie con grande entusiasmo il nuovo responsabile. Il congresso provinciale presenziato dal segretario nazionale Franco Casini: «La forza dell’organizzazione è sentirsi uno fra gli altri»

FABI AREZZO, PASSAGGIO DI TESTIMONE TRA FALTONI E LORITO

Passaggio di testimone, questa mattina, alla Fabi di Arezzo: dopo due mandati Fabio Faltoni saluta la struttura, affidata, da oggi, alle cure di Giovanni Lorito.

Ad aprire i lavori dell’ottavo congresso del Sab aretino è stato proprio Faltoni, alla presenza del segretario nazionale e amministrativo della Fabi, Franco Casini.

Dopo aver salutato e ringraziato i presenti per l’ottimo lavoro svolto fino a oggi, Faltoni ha introdotto il tema della desertificazione bancaria: «Anche da noi stiamo assistendo al fenomeno della chiusura indiscriminata delle filiali, così efficacemente denunciato da tempo dalla Fabi e dal suo segretario generale, Lando Maria Sileoni. Nella nostra provincia abbiamo già 7 comuni su 36 senza più sportelli bancari, territori che comprendono 12.000 abitanti. E altre chiusure di filiali sono state già annunciate per il 2023» ha detto il coordinatore uscente. Un fenomeno, secondo Faltoni, «che colpisce, in genere, la clientela meno propensa all’utilizzo delle nuove tecnologie ed esclude quei territori meno e peggio serviti da linee telefoniche e internet. Non solo, ma sempre da uno studio Fabi emerge che l’Italia è uno dei paesi europei con la minore propensione all’internet banking: solo il 45% della popolazione ne fa uso».

Il ragionamento emerso durante il dibattito ruota attorno al fatto che, per far fronte ai cambiamenti, sarà necessario continuare a puntare su competenze, disponibilità e presenza sul territorio all’interno dei luoghi di lavoro. Di qui la necessità di continuare a essere informati e preparati per poter rappresentare un supporto per le lavoratrici e per i lavoratori, «perché non c’è modo migliore del passaparola per far crescere il numero degli iscritti» ha osservato Faltoni prima di passare la parola a Franco Casini.

«Siamo il primo sindacato del settore bancario e la nostra forza è sentirsi uno fra gli altri, senza mai anteporre il ruolo alla persona» è lo slogan del segretario nazionale e amministrativo della Fabi che, nel suo discorso, ha toccato anzitutto le corde della «determinazione» e della «costanza» di tutti i rappresentati dell’organizzazione, a ogni livello, sui territori, a cominciare da Arezzo.

Poi il ringraziamento a Faltoni e a tutta la squadra del Sab per i risultati raggiunti in un momento tutt’altro che semplice, non solo per l’industria bancaria tricolore. «La Fabi, grazie al lavoro di comunicazione del segretario generale, Lando Maria Sileoni, rappresenta oggi un interlocutore autorevole non solo all’interno del settore, ma anche fuori del recinto bancario: siamo ascoltati non solo dagli amministratori delegati delle banche o dall’Abi, ma dalla politica e dalla società civile» ha spiegato il segretario nazionale. A suo giudizio «stiamo attraversando un periodo molto complesso, i problemi interni al nostro settore sono inseriti in un contesto più ampio di difficoltà. Oggi non è solo la nostra categoria a chiedere attenzione, ma è la società tutta. In questo contesto, il lavoro dei Sab sul territorio, per declinare e sfruttare le iniziative nazionali, è determinante».

Non è mancata, da parte di Casini, una sintesi del panorama in cui il sindacato si sta muovendo, alle prese con la crisi economica che sta investendo il Paese a causa della guerra in Ucraina, le decisioni della Bce.

Un intervento a 360 gradi, assai apprezzato dai presenti, che ha toccato il tema delle aggregazioni bancarie, la vicenda del Monte dei Paschi di Siena e le indebite pressioni commerciali. Un passaggio anche sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, con un negoziato ancora una volta in salita. «Ricordiamoci che il contratto non cade dall’alto – ha sottolineato Casini – dovremo riconquistarlo. Ci sono gruppi che a livello aziendale cercano di scardinarne, a proprio favore, il quadro normativo. Non possiamo permetterlo. Non possono e non devono esserci deroghe. Il contratto nazionale è l’arma a difesa della categoria».

Casini ha risposto, poi, agli interventi numerosi e puntuali dei presenti in sala.

Arezzo, 18 febbraio 2023

ELENCO ELETTI

Segretario Coordinatore
GIOVANNI LORITO

Comitato Direttivo Provinciale
TEI RICCARDO
BITORSOLI SARA
BENNATI ROSSANO
DELL’AQUILA GIOVANNI
LORITO GIOVANNI
FALTONI FABIO
PICCHIARELLI ANNA RITA
BATTAGLIA MAURO
CENTENI ROMANI GIULIA
BRIZZI DANIELA
GALEOTTI STEFANO
FORZONI ALESSANDRA
SEVERI MATTEO
CROCINI STENIO
PICCHI PAOLA
CATANI GIOVANNA
QUARTINI MARCO AURELIO
FESTUCCIA MONICA
PIEROZZI NICCOLETTA

Delegati al Congresso Nazionale
FALTONI FABIO
CATANI GIOVANNA
DELL’AQUILA GIOVANNI
TEI RICCARDO
LORITO GIOVANNI

Il servizio realizzato dalla FABI TV

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