«NON DISPERDERE IL PATRIMONIO DI CONOSCENZE E VALORIZZARE LE NUOVE IDEE»
Marina Baule apre il XIII congresso provinciale della Fabi di Livorno, tracciando un bilancio degli ultimi cinque anni, tra chiusure di sportelli ed esodi. Franco Casini, segretario nazionale amministrativo, fa il punto su rinnovo del contratto e aggregazioni bancarie: «Ci aspettano sfide importanti, fondamentale saper comunicare e coinvolgere i colleghi. Non lasciamo indietro nessuno»
«È importante trovare il giusto equilibrio fra le vecchie e le nuove leve, non disperdere il patrimonio delle conoscenze e competenze presenti nel sab, valorizzare le nuove idee, per fare un lavoro di squadra».
Spetta alla coordinatrice, Marina Baule, aprire i lavori del XIII congresso provinciale, che vede presidente Antonio Mirra, storico dirigente della Fabi provinciale, qui coordinatore per tanti anni.
Una relazione a tutto tondo, quella della coordinatrice, che spazia dalla situazione generale del Paese, nel post pandemia, con una guerra ancora in corso, fino ad arrivare al settore bancario, con le decisioni della Bce che impattano fortemente sul tessuto economico italiano e le ristrutturazioni dei gruppi che creano disagi non solo ai lavoratori, ma anche alla società in generale.
Anche qui a Livorno, infatti, si è fatta sentire la massiccia chiusura di sportelli. «È un dato di fatto che, al di là delle crisi, anziché cercare di trovare soluzioni definitive si continua a ritenere valida per la soluzione dei problemi del settore l’equazione: ‘rafforzamento del patrimonio e aumento della redditività uguale riduzione del costo del lavoro, ovvero riduzione del personale’ e contestualmente chiusure di sportelli» ha detto Baule.
Quindi il problema delle pressioni commerciali che «dovranno essere ricondotte ad un dignitoso rapporto di lavoro» e i numeri della Fabi Livorno: «abbiamo operato, anche in questi ultimi cinque anni, all’insegna del consolidamento dei risultati che hanno contraddistinto i periodi precedenti. La pandemia che ha colpito il mondo a partire dal 2020 ha messo tutti fortemente alla prova. Ci siamo improvvisamente ritrovati ad operare in un mondo in lock down, con tantissimi colleghi a casa in smart working – ha ricordato la coordinatrice -. Abbiamo dovuto imparare a gestire da remoto le riunioni, i corsi. Di fatto siamo riusciti a non interrompere i contatti fra di noi e con i colleghi. In termini numerici la Fabi a Livorno, pur in questa fase che ha visto diminuire gli addetti nel settore, ha continuato e continua la sua crescita, riuscendo a far rimanere stabili i suoi numeri. Questo trend è sicuramente da leggere in senso positivo e ci ha consentito di coinvolgere nuovi colleghi nell’attività sindacale, abbassando l’età media dei dirigenti e garantendo il futuro all’organizzazione. Per questo voglio ringraziare tutti i componenti della segreteria provinciale e del direttivo uscenti, perché senza il contributo di ognuno di loro, con le proprie capacità e peculiarità, la Fabi di Livorno non sarebbe arrivata ad essere quella che è oggi» ha concluso.
Ma la Fabi, oggi impegnata nei congressi provinciali, anticamera di quello nazionale che si terrà a giugno nella Capitale, non si ferma. Non toglie l’attenzione dalle problematiche attuali, quelle che investono il settore, che stringono la morsa su lavoratori e società civile.
A ricordalo è il segretario nazionale Franco Casini: «Oggi la nostra Organizzazione svolge anche un ruolo sociale, ci occupiamo e preoccupiamo delle ricadute che le decisioni prese nel nostro settore possono avere sui cittadini, sulla clientela. Per noi essere un punto di riferimento nel settore è un onore, ma anche una grande responsabilità. Oggi la Fabi ha una grande visibilità, grazie al lavoro del segretario generale, Lando Maria Sileoni, impegnato costantemente in un’opera di comunicazione a tutti i livelli, e non possiamo farci trovare impreparati alle sfide che ci attendono».
Il riferimento è al rinnovo del contratto nazionale, imprescindibile punto di partenza per operare nell’interesse dei lavoratori, garantendo loro le giuste tutele, a partire da una puntuale regolamentazione dello smart working. «Il lavoro agile può rappresentare una trappola. Riteniamo che sia doveroso da parte nostra informare i colleghi, metterli di fronte anche ai rischi che può rappresentare, non può essere uno strumento utilizzato dalle banche per contenere i costi, ma deve essere uno strumento regolamentato affinché chi ne usufruisce sia tutelato» ha sottolineato Casini.
Al centro dell’incontro anche le future aggregazioni, con un focus sulle Bcc e i tre grandi gruppi bancari, e le pressioni commerciali per la vendita dei prodotti finanziari. Ospite dei lavori, anche l’assessore comunale al Bilancio, Viola Ferroni, e i rappresentanti di altri sab toscani.
Livorno, 22 febbraio 2023
ELENCO ELETTI
SEGRETERIA PROVINCIALE
Baule Marina segretaria coordinatrice
Mirra Antonio segretario amministrativo
Nati Marco
Gratta Marco
Tacconi Maria Stefania
DIRETTIVO PROVINCIALE
Baule Marina
Bastrei Belinda
Benassi Edi
Caciagli Roberto
Decleva Enrico
Fiorindi Stefano
Grassi Lucia
Gratta Marco
Mercangeli Manuele
Mirra Antonio
Nati Marco
Marzano Andrea
Orlandini Marilena
Ottaviani Laura
Pacini Andrea
Puglia Serena
Rusci Irene
Salmasi Elisa
Tacconi Maria Stefania
Tamburini Angelo
DELEGATI AL CONGRESSO NAZIONALE
Baule Marina
Marzano Andrea
Mirra Antonio
Nati Marco
Il servizio realizzato dalla FABI TV