CRÉDIT AGRICOLE ITALIA, RAZIONALIZZAZIONI DEGLI SPORTELLI
Presentato dai vertici aziendali il 16 febbraio il piano di ottimizzazione territoriale che comporterà la riduzione delle filiali sul territorio italiano. Losi: «Chiesti al gruppo approfondimenti in merito a tre aspetti fondamentali: impatto sul territorio, impatto sulla clientela, impatto sui colleghi»
Razionalizzazione degli sportelli in Crédit Agricole Italia. È quanto previsto dal piano di ottimizzazione territoriale presentato dai vertici aziendali alla Fabi e alle altre organizzazioni lo scorso 16 febbraio.
Immediata la richiesta da parte delle organizzazioni sindacali di un tavolo di confronto con l’azienda per questo intervento che, secondo quanto descritto dalla banca, nasce con l’intento di ottimizzare la presenza territoriale del gruppo, riducendo il numero di filiali di piccole dimensioni e/o poco performanti, a favore di strutture più grandi, con contestuale recupero di efficienza, servizio alla clientela e riallocazione di risorse sulla rete. Il piano territoriale presentato si focalizza in maniera principalmente su zone di nuova acquisizione post fusione Creval, come Trentino Alto Adige e Sicilia.
«Come Fabi, insieme alle altre sigle sindacali, abbiamo chiesto al gruppo diversi approfondimenti in merito a tre aspetti fondamentali: impatto sul territorio, impatto sulla clientela, impatto sui colleghi» ha commentato la dirigente sindacale Fabi, Cinzia Losi, che ha sottolineato come sarà fondamentale durante questa trattativa «Vigilare sugli impatti di mobilità nonché riallocazione professionale dei colleghi coinvolti e carichi di lavoro nel rispetto della vigente normativa di legge e contrattuale, privilegiando un’ottica di sviluppo professionale e valorizzazione delle competenze acquisite».
«In merito a questi temi, ed altri, abbiamo provveduto ad aprire la consueta procedura prevista dal contratto nazionale per innescare un confronto con l’Azienda teso a mitigare le ricadute e gli impatti sulle persone, nonché a porre in essere manovre organizzative di tipo correttivo rispetto a quanto presentato» ha concluso Cinzia Losi.
Parma, 27 febbraio 2023