LA COPPIA MORELLI – SILEONI FA IL PIENO A ROMA
Oltre centocinquanta dirigenti sindacali al congresso della Capitale. Lungo intervento del segretario generale ad infiammare il dibattito. Morelli: «Quello di oggi non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Ed è anche voglia di continuare a crescere come struttura, con le capacità, con l’esperienza e con nuova linfa».
Il tour dei congressi provinciali fa tappa nella Capitale. Una storia densa di avvenimenti, battaglie e conquiste, la storia di una struttura fatta di persone che si sentono protagoniste di un progetto condiviso e orientato alla difesa della categoria. «Dobbiamo costruire oggi, intorno alla guida del segretario generale Lando Maria Sileoni, il massimo del consenso e dare all’esterno e all’interno ancor di più un segno di grande compattezza e di unica visione strategica e politica». A sottolinearlo, è il segretario nazionale, nonchè coordinatore Fabi Roma, Mauro Morelli.
Non solo un rapporto di lavoro quello tra il numero uno della Fabi nazionale e il collega della struttura romana, ma un’amicizia solida, di comune visione. «Io oggi parlerò a nome della struttura provinciale, una realtà che in vent’anni ha fatto passi enormi in termini di crescita e di qualità – ha detto Morelli -. Siamo il secondo sab in Italia grazie al lavoro e al sacrificio di tutti. Un sab senza correnti e senza distinzioni, un sab inclusivo, che è e che deve essere di tutti. Quello di oggi non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Ed è anche voglia di continuare a crescere come struttura, con le capacità, con l’esperienza e con nuova linfa».
La visione di Morelli guarda ai risultati raggiunti, ma anche alle prospettive future; alle capacità messe in campo e a quelle che dovranno farsi strada in un periodo denso di sfide per il settore. Il riferimento è alla nuova classe dirigente, ai giovani che «è necessario far partecipare alla vita del sindacato – spiega Morelli – Oggi sono cambiate le persone, è cambiato il modo di lavorare, sono cambiate le richieste dei lavoratori. Dobbiamo saper parlare con tutti, dare risposte concrete a tutti. Chi ha esperienza deve metterla al servizio di chi si affaccia oggi a questa nuova esperienza. Qui c’è spazio per tutti, per le idee di tutti, con quella unità che ha sempre contraddistinto il nostro sab».
Parole apprezzate da Sileoni, che ha rinnovato la sua stima nei confronti di Morelli. Ma poi si entra nel vivo del dibattito, al segretario generale il compito di analizzare la situazione del settore e le possibili ricadute sui lavoratori bancari e sulla clientela. Le prese di posizione della Bce che non ascolta la politica, non ascolta le istanze dei Paesi, e va avanti senza incertezze; le situazioni di alcuni gruppi bancari, vedi Intesa Sanpaolo e Mps, e le difficoltà che si estendono su tutto il settore; le possibili aggregazioni, ormai sempre meno lontane e gli equilibri tra gruppi che potrebbe saltare.
Non si risparmia, non ha peli sulla lingua e la platea rimane attenta e partecipe per l’intero, lungo, intervento. «In questi anni ci sono stati una serie di cambiamenti all’interno della nostra organizzazione. C’è stato un rinnovamento, di persone e di idee, che si è rivelato vincente. Abbiamo dato spazio alle donne, ai giovani. Ne vedo tanti in sala. Abbiamo dato un impulso alla comunicazione, a tutti i livelli. Un impulso che ci ha permesso di diventare punto di riferimento nel settore e fuori dal settore» ha detto Sileoni. Poi i prossimi appuntamenti in calendario, il contratto nazionale e il rinnovo delle agibilità sindacali. Ma senza perdere di vista la quotidianità. La difesa dei lavoratori, la qualità del loro lavoro, i livelli occupazionali. «È nella capacità di fare squadra che continueremo a trovare la nostra forza».
Quindi spazio agli interventi, che il segretario generale, come sempre, ha ascoltato con attenzione.
Roma, 10 marzo 2023
Il servizio realizzato dalla FABI TV