BANCHE E TERRITORIO: UN LEGAME INSCINDIBILE PER IL SAB DI ASTI

Oggi il 20° congresso provinciale astigiano. Presenti il segretario generale aggiunto Fabi, Mauro Bossola, e il segretario nazionale Luca Bertinotti. Accanto a loro, il responsabile amministrativo della provincia piemontese, Orietta Maria Santi: «Nessuno sarà dimenticato e la categoria non verrà divisa e intimorita dalla cupidigia dei banchieri, sempre pronti a sterili proclami e azioni contrarie e contrapposte al bene comune ed al benessere di tutti»

BANCHE E TERRITORIO: UN LEGAME INSCINDIBILE PER IL SAB DI ASTI

Le banche e il territorio, lo smart working, la digitalizzazione del settore creditizio e il rinnovo del contratto nazionale: sono i temi che hanno fatto da sfondo al 20° congresso provinciale di Asti. I lavori sono stati aperti dal segretario amministrativo del Sab astigiano, Orietta Maria Santi.

Dopo aver portato i saluti del coordinatore della struttura astigiana, Mariandrea La Rocca, impossibilitato a partecipare al congresso e i saluti del sindaco, Maurizio Rasero, Santi ha posto l’attenzione sull’importanza dei congressi provinciali definiti come un «momento di massima espressione della democrazia interna dell’organizzazione.

I congressi provinciali evidenziano la grande crescita della Fabi sia nella forma sia nella sostanza e per questo non si può non ringraziare il nostro segretario generale, Lando Maria Sileoni, e la segreteria nazionale, che con la propria visione politica lucida e lungimirante ci ha permesso di diventare la prima e incontrastata organizzazione sindacale del settore del credito».

Poi un passaggio al tema dello smart working, in relazione al quale il segretario amministrativo ha ricordato l’importanza che ha avuto nei momenti difficili della pandemia. Tuttavia, secondo quanto emerso durante i lavori, non è possibile ignorare le ripercussioni derivanti dall’utilizzo di questo strumento a lungo termine: isolamento, rapporti umani limitati e scarsa possibilità di confrontarsi con i colleghi, profondo divario tra i chi lavora negli uffici di direzione, dove questa tipologia di lavoro è facilmente gestibile, e chi, invece, lavora in filiale, a contatto con la clientela. Diversi gli argomenti trattati nella relazione del segretario amministrativo tra cui il tema del rinnovo del contratto nazione: «Il rinnovo contrattuale sarà l’ennesimo banco di prova di come, sotto la guida carismatica e lungimirante del segretario generale, la Fabi si farà soggetto trainante per pervenire all’approdo in porto sicuro e con un carico positivo di normative e recupero del potere d’acquisto tanto necessario quanto ineludibile per tutta la categoria dei bancari. Come da sempre nella storia della nostra organizzazione, nessuno sarà dimenticato e la categoria non verrà divisa e intimorita dalla cupidigia dei banchieri, sempre pronti a sterili proclami e azioni contrarie e contrapposte al “bene comune” e al benessere di tutti».

Ad affrontare il tema della desertificazione bancaria è stato Daniele Chiolerio, membro della segreteria provinciale di Asti, che ha aperto il suo intervento ricordando lo studio fatto dalla Federazione lo scorso agosto. «A fronte di una popolazione di circa 200.000 abitanti, dalla capillare ricerca emerge che, sono più di 35mila gli astigiani che vivono in Comuni senza sportelli bancari, con un solo bancomat attivo o addirittura senza servizio. Questa situazione penalizza gravemente il territorio e soprattutto complica enormemente la vita a chi è più anziano e non così avvezzo all’utilizzo delle nuove tecnologie. A livello nazionale si sono perse 12.000 agenzie, e cioè più del 34%, di cui tra il 2020 e il 2021 ben 1830, che corrisponde a circa un 8%» ha detto Chiolerio. «Tuttavia, la contrazione dell’occupazione nell’astigiano è sicuramente meno impattante rispetto alle provincie limitrofe e alla situazione nazionale. Nel contesto generale Asti risulta un’isola felice, soprattutto grazie al ruolo giocato dal gruppo CrAsti, che mantiene le sue posizioni sul territorio. Le assunzioni fatte nel 2022 in banca di Asti hanno di fatto compensato sia i 100 pensionamenti previsti da qui al 2025, di fatto superandoli. Negli ultimi 10 anni la banca ha assunto più di 500 giovani, un numero davvero rilevante per una realtà che oggi conta 1600 dipendenti in totale» ha concluso così il segretario provinciale.

Prima della relazione del segretario generale aggiunto, Mauro Bossola, numerosi sono stati gli interventi da parte dei rappresentanti degli altri Sab piemontesi che con grande affetto hanno voluto dare il loro contributo con interventi preziosi e puntuali. Dopo una replica puntuale, il segretario generale aggiunto ha affrontato al tema del contratto nazionale del lavoro ricordando come l’Italia sia l’unico paese in Europa in cui viene applicata la contrattazione collettiva nazionale di lavoro di primo e secondo livello e di non dare mai per scontato questo dato perché «la differenza tra l’Italia e un paese che non applica la contrattazione collettiva nazionale di lavoro di primo e secondo livello, la fanno 400.000 licenziamenti fatti in Europa nel settore bancario».

Centrale, durante il dibattito, come accennato, anche il tema dello smart working. Secondo Bossola «sarà necessaria una più ampia consapevolezza dei bancari del momento decisivo che stiamo attraversando, sia sul lato economico delle richieste che a difesa dei diritti della categoria. Troppo spesso si è speculato sulla complessità del rapporto vita/lavoro per far cadere dall’alto, come vere e proprie concessioni, quelli che dovrebbero essere diritti, come nel caso del lavoro agile, che va garantito e regolamentato perché non si trasformi in una trappola».

Asti, 17 marzo 2023

ELENCO ELETTI

La Rocca Mariandrea
Santi Orietta
Chiolerio Daniele
Crivelli Osvaldo
Schellino Mario
Beffa Silvia
Forno Alessia
Gai Cecilia
Maccario Paola
Pontacolone Andrea
Vapore Marco
Pisan Giuseppe
Manusia Filippo

Il servizio realizzato dalla FABI TV

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