FABI PIACENZA: “A FIANCO DELLE PERSONE PER CONDIVIDERE IL CAMBIAMENTO”
Al 13° Congresso provinciale del Sab Fabi di Piacenza si celebrano i risultati raggiunti e si fa il punto su quelli da concretizzare nel quadriennio che inizia. Il coordinatore uscente Gianluigi Cervini: «Le sfide che ci attendono sono tante ed importanti ma non dobbiamo avere timore dei cambiamenti». Il segretario nazionale Fabio Scola: «Siamo, e resteremo sempre, storia e futuro dei bancari Italiani».
Spetta oggi alla struttura Fabi di Piacenza celebrare il suo 13° congresso provinciale, importante occasione di confronto e bilancio sulle sfide che aspettano il settore in un momento di così grande trasformazione, nonché momento decisivo in cui si elegge la classe dirigente locale che avrà il compito di difendere e sostenere i lavoratori bancari per i prossimi quattro anni.
È il coordinatore uscente Gianluigi Cervini a dare il benvenuto ai presenti, una platea di iscritti e dirigenti sindacali Fabi provenienti da tutto il territorio, e ad esporre poi la relazione introduttiva, a nome dell’intera segreteria provinciale.
Ad iniziare da un dettagliato panorama sulla situazione nazionale e territoriale, alla luce dei grandi cambiamenti in corso a livello globale: anche il settore del credito, infatti, sta fortemente risentendo degli eventi epocali che hanno sconvolto il mondo, primi fra tutti pandemia e guerra in Ucraina.
Molti gli argomenti sul tavolo, dalle difficoltà organizzative interne alle banche, che inevitabilmente si ripercuotono sui lavoratori, alle grandi trasformazioni nel settore, quelle già avvenute e quelle tutt’ora in corso, che impatteranno sempre più non solo sulla vita dei lavoratori bensì sull’intero equilibrio sociale.
Solo per citarne una, il progressivo abbandono del territorio da parte del sistema bancario. Su questo argomento, Cervini apre un’ampia parentesi: il nuovo modello di business bancario, che prevede meno filiali e meno personale, ha scatenato infatti il pericoloso fenomeno della desertificazione bancaria, fenomeno analizzato e evidenziato da uno studio Fabi datato agosto 2022.
I dati relativi al territorio parlano chiaro: le filiali della provincia piacentina si sono ridotte da 187, nel 2017, a 162 nel gennaio 2022 (-13,37%) mentre – nello stesso periodo – i dipendenti sono diminuiti del -15%, passando da 1389 nel 2017 a 1184 nel gennaio 2022. La riflessione del coordinatore: «Il ruolo sociale che le banche stanno perdendo creerà non pochi danni al nostro Paese e alla clientela, creerà problemi soprattutto agli anziani e a tutti coloro che hanno scarsa dimestichezza con gli strumenti digitali. L’assenza di sportelli bancari dai piccoli e medi centri del paese fa correre il rischio di lasciar fuori dal circuito legale della finanza e del credito milioni di soggetti».
Ecco che entra in gioco l’importanza di riaffermare con forza il ruolo centrale e fondamentale delle persone, concetto che dà il titolo all’assise: «Siamo sempre più convinti che il rapporto tra banca e cliente si debba sempre basare sulle donne e sugli uomini che vi lavorano», questo l’inciso di Cervini.
Poi, il tema delle nuove tecnologie e del loro crescente utilizzo che, se necessario in tempi di lockdown, sta ora comportando «un cambiamento operativo delle banche con sempre minori attività tradizionali, come ad esempio quelle di sportello, sostituite da “zone self” dove i clienti devono effettuare in autonomia molte operazioni», nuove modalità che vanno a penalizzare chi – e in Italia si tratta di intere fasce di popolazione – è poco preparato all’uso della tecnologia.
E l’argomento smart working, strumento che rischia di trasformarsi in arma a doppio taglio, in quanto rivelatosi essenzialmente un risparmio di costi da parte aziendale ma, al contrario, possibile rischio per il lavoratore, che potrebbe ritrovarsi senza tutele e senza un quadro di regole precise.
A fronte di tutto ciò, un incoraggiamento da parte del coordinatore uscente alla sua squadra: «Occorre continuare a puntare su competenze, disponibilità e presenza sul territorio all’interno dei luoghi di lavoro, a fianco dei lavoratori, per spiegar loro quali sono i passi migliori da compiere per evitare che il settore venga stravolto dai cambiamenti in corso». E prosegue: «Quello che fa la differenza è il valore di ognuno di noi, la nostra capacità di agire e “di scegliere di non subire il cambiamento” in modo passivo».
Cervini aggiunge una nota di soddisfazione per quanto riguarda i risultati del Sab locale: una struttura provinciale in ottima salute che, con oltre 500 iscritti, rappresenta oltre il 40% del settore.
Nelle battute finali del suo intervento, il coordinatore ricorda la celebrazione dei 75 anni dalla nascita del primo sindacato del credito, che coincide con l’anniversario della Costituzione italiana, entrambi ispirati ad alti principi umani di coerenza ed equità.«Nonostante le profondissime modifiche del mondo del lavoro, del credito e del Paese, i valori a cui si ispirava la nascita della Fabi sono ancora oggi più inossidabili che mai: miglioramento ed elevazione dello stato morale e sociale degli associati, realizzandone le legittime aspirazioni ed affermandone i diritti. Le sfide che ci attendono sono tante ed importanti ma non dobbiamo avere timore dei cambiamenti e, se vogliamo essere artefici del nostro futuro, dobbiamo affrontarli, imparare a prevenirli e quindi gestirli; ci serve, prima di tutto, una forte consapevolezza», questa la conclusione di Cervini.
È poi il momento del Segretario nazionale Fabio Scola, che è qui a Piacenza in rappresentanza dell’intero vertice nazionale Fabi.
«Servirà capacità e lungimiranza. Servirà passione e professionalità. Servirà soprattutto la FABI! Ecco cosa servirà per affrontare e concludere al meglio questo delicato e difficile rinnovo contrattuale». Scola esordisce con questo incipit, subito seguito da un caloroso applauso.
«Veniamo da anni mai così complicati, difficili, anche tristi. Pandemia, conflitto bellico russo/ucraino e le pesanti conseguenze sociali ed economiche, ci hanno visto in ogni caso impegnati a tutto campo e sempre in prima linea».
Sono incoraggianti e positive le parole del Segretario nazionale:«Dal nostro Segretario Generale, fino a tutti gli Rsa territoriali, abbiamo certezza ed orgoglio di non aver mai lasciato soli i colleghi in categoria. Nulla si è mai fermato in questi anni. Lo stesso risiko bancario è corso verso nuove grandi aggregazioni dove, in ogni caso, la FABI è rimasta sempre artefice ed interprete dei migliori accordi possibili».
Scola sottolinea la leadership ineccepibile di Sileoni, numero uno della Fabi: «Sempre con Lando Sileoni in prima fila, abbiamo, nello stesso tempo, costruito e raggiunto un rapporto di credibilità ed autorevolezza con tutti gli organi di stampa e comunicazione. Siamo sempre più un riferimento per il settore, e non solo. Imprese, famiglie e risparmio sono il punto di forza di analisi e studi, che la nostra Organizzazione mette poi a disposizione di un pubblico sempre più vasto ed interessato. Anche dai nostri Congressi Provinciali, in svolgimento in tutto il Paese, stanno emergendo nuove forze, stimoli e vitalità, segno di un’organizzazione in ottima forma e salute».
Il Segretario nazionale conclude il suo intervento con un inciso che è anche un plauso all’intera organizzazione: «Corriamo verso un futuro complicato e spesso incerto, ma gli splendidi 75 anni della nostra storia, celebrati proprio quest’anno, sono un bagaglio forte e concreto per vincere ogni nuova sfida. Siamo e resteremo, sempre, storia e futuro dei bancari Italiani».
Il dibattito è stato arricchito dall’intervento del responsabile nazionale Welfare Vincenzo Saporito, che ha esposto un interessante studio, targato Fabi, sullo stress da lavoro correlato, male tipico della nostra epoca che, sempre più spesso, colpisce i lavoratori bancari.
La giornata di lavori si è conclusa con le elezioni che hanno designato il nuovo direttivo del Sab piacentino.
Piacenza, 23 marzo 2023
Il servizio realizzato dalla FABI TV