FONDO PENSIONE BCC, APPROVATO IL BILANCIO DEL 2022
Si è tenuta ieri l’assemblea dei delegati del credito cooperativo. Mazzoldi: «La forte resilienza dell’attività di gestione, sia nella fase positiva dei mercati, si è dimostrata più che adeguata e performante anche nei momenti eccezionalmente negativi come il 2020-2022». Bertinotti: «Realtà solida e di lunga prospettiva per tutti i suoi circa 33.000 aderenti
Approvazione del bilancio 2022 e della previsione di spesa per il 2023 sono stati i temi al centro dell’assemblea dei delegati al Fondo Pensione Nazionale delle Bcc.
Si è tenuta ieri la riunione tra gli oltre 60 delegati nazionali, metà dei quali in rappresentanza dei lavoratori e metà dei datori di lavoro del settore del credito cooperativo.
Il bilancio del Fondo, con oltre 30 mila iscritti a fine 2022, si conferma nuovamente come uno strumento per fronteggiare le difficoltà economiche degli ultimi tempi e la volatilità dei mercati e dati i buoni risultati dell’anno 2002, la Fabi, che ha una rappresentanza all’interno del Fondo di 15 delegati, ha richiesto durante la riunione di procedere ad un’equa retribuzione dei costi.
Presente alla riunione il vice presidente, Piergiuseppe Mazzoldi, che ha dichiarato e sottolineato ancora una volta «la forte resilienza dell’attività di gestione sviluppata dal Fondo, sia nella fase positiva dei mercati, ma ancor più si è dimostrata più che adeguata e performante anche nei momenti eccezionalmente negativi come il 2020-2022, ponendosi come benchmark di riferimento per i competitors».
Anche il segretario nazionale della Fabi, Luca Bertinotti ha espresso apprezzamento per i risultati confermando «Il Fondo Pensione Nazionale Bcc una realtà solida e di lunga prospettiva per tutti i suoi circa 33.000 aderenti. Nel settore del credito cooperativo rappresenta la vera e assoluta punta di diamante della biodiversità, praticata e conquistata per mezzo di una consapevole e intelligente governance, dove la Fabi svolge da sempre un ruolo di primo piano nell’esclusivo interesse del futuro previdenziale dei suoi aderenti».
Roma, 28 aprile 2023