TASSI, INFLAZIONE E MUTUI: SILEONI IN DIRETTA SU LA7

Il segretario generale della Fabi ospite della trasmissione condotta da Frediano Finucci. Politica monetaria della Bce, effetti sui prestiti, andamento dei prezzi sono i temi al centro del dibattito

TASSI, INFLAZIONE E MUTUI: SILEONI IN DIRETTA SU LA7

Il segretario generale della Fabi ospite della trasmissione condotta da Frediano Finucci. Politica monetaria della Bce, effetti sui prestiti, andamento dei prezzi sono i temi al centro del dibattito

 

Bce: SILEONI (Fabi), costo denaro alto spinge utili banche = (AGI) – Roma, 3 lug. – “Storicamente l’inflazione cresce velocemente, ma e’ lenta a calare. Oggi in Italia e’ al 6,4%, potrebbe cominciare a calare di piu’ verso la fine del 2023, ma il ritorno al 2%, cioe’ il livello ottimale stabilito dalla Bce, sara’ lungo. L’Inflazione in Germania e’ al 6,9%, in Francia al 5,5%, in Spagna 1,9%. Insomma, c’e’ grande frammentazione nell’area euro, con reazioni molto diverse alle decisioni della Bce. Al momento, l’incremento del costo del denaro crea vantaggi solo alle banche e i nuovi rialzi, gia’ annunciati, spingeranno aumenti dei tassi applicati su mutui e prestiti, favorendo, cosi’, una crescita degli utili del settore che nel 2022, solo per l’Italia, hanno raggiunto i 25 miliardi di euro”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, durante la trasmissione Omnibus, in onda su La7. “Per quanto riguarda i tassi attivi, cioe’ quello che le banche riconoscono alla clientela sulla raccolta attraverso depositi e conti correnti – prosegue – va sottolineato che siamo l’unico paese in Europa che sta sotto quota 1% con alcuni prodotti, mentre le banche in altre nazioni d’Europa riconoscono tassi attivi molto piu’ importanti”. (AGI)Man 031025 LUG 23 NNNN
 
Mutui: SILEONI (Fabi), tasso variabile oggi è incognita Milano, 3 lug. (LaPresse) – “Non esiste una soluzione buona per tutti: suggerisco di andare in banca, anzi in più banche per confrontare le tante offerte sul mercato, e chiedere consigli a chi è esperto, a chi lavora nelle agenzie. Il tasso variabile oggi è una incognita da valutare a fondo, meglio eventualmente il tasso variabile con il cap (cioè il tetto al tasso prestabilito) oppure quello con rata costante e durata che può allungarsi se i tassi aumentano”. Così il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervenuto alla trasmissione ‘Omnibus’ su La7.”Diversamente, il tasso fisso assicura stabilità e una corretta pianificazione finanziaria personale o della famiglia. Segnalo la surroga che è la soluzione per comprare oggi una casa e ottenere, tra qualche anno, quando i tassi caleranno, un nuovo mutuo da un’altra banca con una rata meno cara”, ha aggiunto SILEONI.”Purtroppo, abbiamo subito già otto rialzi del costo del denaro in 11 mesi e quello di luglio sarà il nono: arriveremo al 4,25%. Così aumentano le difficoltà per le famiglie e le imprese a causa dei tassi sui mutui e sui prestiti che saliranno ancora. L’alternativa alla politica della Bce per l’inflazione esiste: per l’economia italiana è far ripartire opere pubbliche e grandi cantieri, risolvere le crisi aziendali e tutelare l’occupazione”, conclude Sileoni. ECO NG01 mch/fed 031103 LUG 23
 
Bce: SILEONI (Fabi), costo denaro alto spinge utili banche Milano, 3 lug.. (LaPresse) – “Storicamente l’inflazione cresce velocemente, ma è lenta a calare. Oggi in Italia è al 6,4%, potrebbe cominciare a calare di più verso la fine del 2023, ma il ritorno al 2%, cioè il livello ottimale stabilito dalla Bce, sarà lungo. L’inflazione in Germania è al 6,9%, in Francia al 5,5%, in Spagna 1,9%. Insomma, c’è grande frammentazione nell’area euro, con reazioni molto diverse alle decisioni della Bce”. Così il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervenendo a ‘Omnibus’ su La7.”Al momento, l’incremento del costo del denaro crea vantaggi solo alle banche e i nuovi rialzi, già annunciati, spingeranno aumenti dei tassi applicati su mutui e prestiti, favorendo, così, una crescita degli utili del settore che nel 2022, solo per l’Italia, hanno raggiunto i 25 miliardi di euro”, ha aggiunto Sileoni. (Segue). ECO NG01 mch/fed 031105 LUG 23

Bce: SILEONI (Fabi), costo denaro alto spinge utili banche-2- Milano, 3 lug.. (LaPresse) – “Per quanto riguarda i tassi attivi, cioè quello che le banche riconoscono alla clientela sulla raccolta attraverso depositi e conti correnti, va sottolineato, però, che siamo l’unico paese in Europa che sta sotto quota 1% con alcuni prodotti, mentre le banche in altre nazioni d’Europa riconoscono tassi attivi molto più importanti. Poste, che è del 65% dello Stato, è a livelli ancora più bassi, quasi zero e, contemporaneamente, si avvantaggia delle scelte delle stesse banche che da un lato chiudono sportelli e dall’altro vendono i loro prodotti di credito e risparmio proprio nella rete di filiali postali”, ha detto inoltre SILEONI. Infine, il segretario generale della Fabi ha sottolineato che quella di Fabio Panetta, “che conosco da molto tempo, è la scelta migliore come nuovo governatore della Banca d’Italia. Adesso, però, Panetta lascia il posto nel direttivo della Bce e non è automatico che venga assegnato all’Italia. È una importante partita politica che il governo italiano, guidato da una persona valida, che stimo, Giorgia Meloni, dovrà affrontare e chiudere positivamente per il nostro Paese”. ECO NG01 mch/fed 031105 LUG 23
 
BANCHE, Sileoni (Fabi): rialzi tassi Bce spingono utili BANCHE, Sileoni (Fabi): rialzi tassi Bce spingono utili Ma tassi attivi ancora bassi, unico paese sotto 1%. Bene Panetta Roma, 3 lug. (askanews) – “Storicamente l’inflazione cresce velocemente, ma è lenta a calare. Oggi in Italia è al 6,4%, potrebbe cominciare a calare di più verso la fine del 2023, ma il ritorno al 2%, cioè il livello ottimale stabilito dalla Bce, sarà lungo. L’Inflazione in Germania è al 6,9%, in Francia al 5,5%, in Spagna 1,9%. Insomma, c’è grande frammentazione nell’area euro, con reazioni molto diverse alle decisioni della Bce. Al momento, l’incremento del costo del denaro crea vantaggi solo alle BANCHE e i nuovi rialzi, già annunciati, spingeranno aumenti dei tassi applicati su mutui e prestiti, favorendo, così, una crescita degli utili del settore che nel 2022, solo per l’Italia, hanno raggiunto i 25 miliardi di euro”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Omnibus, in onda su La7 e condotta da Frediano Finucci. “Per quanto riguarda i tassi attivi, cioè quello che le BANCHE riconoscono alla clientela sulla raccolta attraverso depositi e conti correnti, va sottolineato, però, che siamo l’unico paese in Europa che sta sotto quota 1% con alcuni prodotti, mentre le BANCHE in altre nazioni d’Europa riconoscono tassi attivi molto più importanti. Poste, che è del 65% dello Stato, è a livelli ancora più bassi, quasi zero e, contemporaneamente, si avvantaggia delle scelte delle stesse BANCHE che da un lato chiudono sportelli e dall’altro vendono i loro prodotti di credito e risparmio proprio nella rete di filiali postali” ha aggiunto Sileoni. Parlando del vertice delle BANCHE centrali, il segretario generale della Fabi ha detto che quella di “Fabio Panetta, che conosco da molto tempo, è la scelta migliore come nuovo governatore della BANCA d’Italia. Adesso, però, Panetta lascia il posto nel direttivo della Bce e non è automatico che venga assegnato all’Italia. È una importante partita politica che il governo italiano, guidato da una persona valida, che stimo, Giorgia Meloni, dovrà affrontare e chiudere positivamente per il nostro Paese”.(Segue) red 20230703T112727Z
 
BANCHE, Sileoni (Fabi): rialzi tassi Bce spingono utili -2- Roma, 3 lug. (askanews) – Sui mutui “non esiste una soluzione buona per tutti: suggerisco di andare in BANCA, anzi in più BANCHE per confrontare le tante offerte sul mercato, e chiedere consigli a chi è esperto, a chi lavora nelle agenzie. Il tasso variabile oggi è una incognita da valutare a fondo, meglio eventualmente il tasso variabile con il cap (cioè il tetto al tasso prestabilito) oppure quello con rata costante e durata che può allungarsi se i tassi aumentano. Diversamente, il tasso fisso assicura stabilità e una corretta pianificazione finanziaria personale o della famiglia. Segnalo la surroga che è la soluzione per comprare oggi una casa e ottenere, tra qualche anno, quando i tassi caleranno, un nuovo mutuo da un’altra BANCA con una rata meno cara”, ha detto ancora Sileoni. “Purtroppo, abbiamo subito già otto rialzi del costo del denaro in 11 mesi e quello di luglio sarà il nono: arriveremo al 4,25%.. Così aumentano le difficoltà per le famiglie e le imprese a causa dei tassi sui mutui e sui prestiti che saliranno ancora. L’alternativa alla politica della Bce per l’inflazione esiste: per l’economia italiana è far ripartire opere pubbliche e grandi cantieri, risolvere le crisi aziendali e tutelare l’occupazione”, ha concluso. red 20230703T112734Z
 
 
BCE: SILEONI (FABI), ‘COSTO DENARO ALTO SPINGE UTILI BANCHE, MA TASSI ATTIVI ANCORA BASSI’ = Roma, 3 lug. (Adnkronos) – ”Storicamente l’inflazione cresce velocemente, ma è lenta a calare. Oggi in Italia è al 6,4%, potrebbe cominciare a calare di più verso la fine del 2023, ma il ritorno al 2%, cioè il livello ottimale stabilito dalla Bce, sarà lungo. L’Inflazione in Germania è al 6,9%, in Francia al 5,5%, in Spagna 1,9%. Insomma, c’è grande frammentazione nell’area euro, con reazioni molto diverse alle decisioni della Bce. Al momento, l’incremento del costo del denaro crea vantaggi solo alle BANCHE e i nuovi rialzi, già annunciati, spingeranno aumenti dei tassi applicati su mutui e prestiti, favorendo, così, una crescita degli utili del settore che nel 2022, solo per l’Italia, hanno raggiunto i 25 miliardi di euro”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Omnibus, in onda su La7 e condotta da Frediano Finucci. ”Per quanto riguarda i tassi attivi, cioè quello che le BANCHE riconoscono alla clientela sulla raccolta attraverso depositi e conti correnti, va sottolineato, però, che siamo l’unico paese in Europa che sta sotto quota 1% con alcuni prodotti, mentre le BANCHE in altre nazioni d’Europa riconoscono tassi attivi molto più importanti. Poste, che è del 65% dello Stato, è a livelli ancora più bassi, quasi zero e, contemporaneamente, si avvantaggia delle scelte delle stesse BANCHE che da un lato chiudono sportelli e dall’altro vendono i loro prodotti di credito e risparmio proprio nella rete di filiali postali” ha aggiunto Sileoni Parlando del vertice delle BANCHE centrali, il segretario generale della Fabi ha detto che quella di ”Fabio Panetta, che conosco da molto tempo, è la scelta migliore come nuovo governatore della BANCA d’Italia. Adesso, però, Panetta lascia il posto nel direttivo della Bce e non è automatico che venga assegnato all’Italia. È una importante partita politica che il governo italiano, guidato da una persona valida, che stimo, Giorgia Meloni, dovrà affrontare e chiudere positivamente per il nostro Paese”. (Rem/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 03-LUG-23 11:31 NNNN
 
MUTUI, SILEONI: TASSO VARIABILE OGGI È INCOGNITA DA VALUTARE A FONDO (9Colonne) Roma, 3 lug – “Non esiste una soluzione buona per tutti: suggerisco di andare in BANCA, anzi in più BANCHE per confrontare le tante offerte sul mercato, e chiedere consigli a chi è esperto, a chi lavora nelle agenzie. Il tasso variabile oggi è una incognita da valutare a fondo, meglio eventualmente il tasso variabile con il cap (cioè il tetto al tasso prestabilito) oppure quello con rata costante e durata che può allungarsi se i tassi aumentano. Diversamente, il tasso fisso assicura stabilità e una corretta pianificazione finanziaria personale o della famiglia. Segnalo la surroga che è la soluzione per comprare oggi una casa e ottenere, tra qualche anno, quando i tassi caleranno, un nuovo mutuo da un’altra BANCA con una rata meno cara”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Omnibus, in onda su La7 e condotta da Frediano Finucci. “Purtroppo, abbiamo subito già otto rialzi del costo del denaro in 11 mesi e quello di luglio sarà il nono: arriveremo al 4,25%. Così aumentano le difficoltà per le famiglie e le imprese a causa dei tassi sui mutui e sui prestiti che saliranno ancora. L’alternativa alla politica della Bce per l’inflazione esiste: per l’economia italiana è far ripartire opere pubbliche e grandi cantieri, risolvere le crisi aziendali e tutelare l’occupazione” ha aggiunto Sileoni. (red – deg) 031326 LUG 23
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