URZÌ: «AL SUD POCO UTILIZZO DI PAGAMENTI CON CARTE E AUMENTANO LE RAPINE»

È l’allarme del segretario provinciale della Fabi di Palermo, Gabriele Urzì, che su agenzie di stampa e giornali web riporta sia il dato emerso dal “The European House – Ambrosetti” sulla circolazione del contante, che vede la Sicilia al 14 posto in Italia per l’utilizzo di mezzi di pagamento digitali, sia l’aumento di assalti a filiali palermitane. «Necessario aumentare la sicurezza nelle agenzie, le banche continuano a sottovalutare il problema»

URZÌ: «AL SUD POCO UTILIZZO DI PAGAMENTI CON CARTE E AUMENTANO LE RAPINE»

È l’allarme del segretario provinciale della Fabi di Palermo, Gabriele Urzì, che su agenzie di stampa e giornali web riporta sia il dato emerso dal “The European House – Ambrosetti” sulla circolazione del contante, che vede la Sicilia al 14 posto in Italia per l’utilizzo di mezzi di pagamento digitali, sia l’aumento di assalti a filiali palermitane. «Necessario aumentare la sicurezza nelle agenzie, le banche continuano a sottovalutare il problema»

 

 

Fabi, investire in sicurezza per contrastare rapine in banca (ANSA) – PALERMO, 02 AGO – “Siamo a nove rapine nel 2023 in Sicilia e il fenomeno non conosce sosta con le banche che continuano a sottovalutare il problema. Qualcuno sembra non capire che la situazione sta sfuggendo di mano”. Lo dice Gabriele Urzì, segretario provinciale Fabi Palermo e responsabile salute e sicurezza del sindacato. L’ultimo colpo ieri a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) quanto tre malviventi a volto coperto hanno scardinato una porta di sicurezza e si sono introdotti nei locali della filiale di UNICREDIT, e minacciando gli impiegati hanno portato via 4.000 euro. “Ci si ostina a non volere prendere provvedimenti seri e risolutivi, come il ripristino delle guardianie armate nelle filiali che, per allocazione logistica o volume d’affari, sono più a rischio – afferma Urzì -I fatti avvenuti dall’inizio dell’anno sono inquietanti ed è gravissimo che tanti colpi in banca ormai siano caratterizzati da sequestro di clienti e dipendenti con intollerabili atti di violenza. Forse si aspetta che ci scappi il morto? Le banche sottovalutano il problema – continua Urzì – e occorrono massicci investimenti in sicurezza prima che accada qualcosa di veramente grave, ripristinando massicciamente la guardiania armata che costituisce il deterrente più efficace contro i malintenzionati. Non si può fare affidamento soltanto sull’eccellente lavoro di polizia e carabinieri a cui va tutta la nostra riconoscenza. Ma occorre aumentare la prevenzione da parte delle banche che si affidano ormai ad impianti di videoregistrazione e ad altri apprestamenti tecnologici di sicurezza che, come risulta evidente, non riescono ad evitare le rapine”. (ANSA). Y93-APE 2023-08-02 09:21 S45 QBKS CRO

BANCHE: FABI SICILIA “ESCALATION RAPINE, SONO GIÀ 9 NEL 2023” PALERMO (ITALPRESS) – Tre malviventi a volto coperto hanno scardinato una porta di sicurezza e si sono introdotti nei locali della Filiale di Unicredit a Barcellona Pozzo di Gotto e, minacciando gli impiegati, hanno portato via 4.000 euro. Non si ferma l’emergenza rapine in BANCA in Sicilia e la FABI, il principale Sindacato del Settore BANCArio, lancia ancora una volta l’allarme. “Siamo a nove rapine 2023 in Sicilia e il fenomeno non conosce sosta con le BANCHE che continuano a sottovalutare il problema. Qualcuno sembra non capire che la situazione sta sfuggendo di mano.” È quanto afferma Gabriele Urzi Segretario Provinciale FABI Palermo e Responsabile Salute e Sicurezza FABI Palermo che sottolinea come sia costantemente in pericolo l’incolumità di dipendenti e clienti. “Ci si ostina a non volere prendere provvedimenti seri e risolutivi, come il ripristino delle guardianie armate nelle filiali che, per allocazione logistica o volume d’affari, sono piu’ a rischio. I fatti avvenuti dall’inizio dell’anno sono inquietanti ed è gravissimo che tanti colpi in BANCA ormai siano caratterizzati da sequestro di clienti e dipendenti con intollerabili atti di violenza. Forse si aspetta che ci scappi il morto?”. (ITALPRESS) – (SEGUE). tvi/com 02-Ago-23 09:51 NNNN
BANCHE: FABI SICILIA “ESCALATION RAPINE, SONO GIÀ 9 NEL 2023”-2- “Le BANCHE sottovalutano il problema – continua Urzì – e occorrono massicci investimenti in sicurezza prima che accada qualcosa di veramente grave, ripristinando massicciamente la guardiania armata che costituisce il deterrente più efficace contro i malintenzionati. Non si puo’ fare affidamento soltanto sull’eccellente lavoro di Polizia e Carabinieri a cui va tutta la nostra riconoscenza. Ma occorre aumentare la prevenzione da parte delle BANCHE che si affidano ormai ad impianti di videoregistrazione e/o ad altri apprestamenti tecnologici di sicurezza che, come risulta evidente, non riescono ad evitare le rapine. “Non spegneremo i riflettori su questa emergenza – conclude Urzì – e metteremo in atto tutte le iniziative piu’ idonee per sensibilizzare le BANCHE su questa grave emergenza che, in questa fase di crisi economico -finanziaria, vede accanto all’opera dei “rapinatori professionisti” purtroppo sempre all’opera, anche colpi da parte di coloro che tentano un colpo per poter avere “liquidità subito disponibile”. Soggetti paradossalmente anche più pericolosi in quanto spinti dalla disperazione”. (ITALPRESS). tvi/com 02-Ago-23 09:51 NNNN​
Fabi, sui pagamenti senza contante Sicilia giù in classifica Agli ultimi posti Palermo e Catania (ANSA) – PALERMO, 01 AGO – “Palermo e Catania sono in fondo alla classifica per l’utilizzo di pagamenti senza contante. La Sicilia si trova al 14° posto, seguita da Calabria, Puglia, Abruzzo, Campania, Molise e Basilicata”. E’ quanto afferma Gabriele Urzì segretario provinciale Fabi Palermo in base ai dati sono stati pubblicati da The European House – Ambrosetti in un rapporto il “Metropolitan Cities Cashless Index 2022”, che analizza la circolazione del denaro contante. “Secondo il rapporto, basato su dati 2021, più di 7 italiani su 10 hanno indicato la volontà di usare maggiormente gli strumenti di pagamento alternativi al contante, con differenze territoriali, che vedono aumenti più significativi al Nord-Est (+ 61% in più rispetto al passato), e al Sud e sulle Isole (+ 60,9%) – aggiunge Urzì – Tuttavia l’Italia rimane un Paese fortemente dipendente dal contante e il Sud e la Sicilia in maniera ancora più sensibile con il risultato che siamo in fondo alla classifica dei Paesi europei basata sul numero di transazioni cashless pro capite, con un andamento opposto alla media europea”. In questo quadro è positivo il protocollo d’intesa raggiunto. “UNICREDIT, ad esempio – continua Urzì – ha già posto in essere l’azzeramento, fino al 30 giugno 2024, delle commissioni sui micropagamenti elettronici inferiori o uguali a dieci euro per le aziende con un fatturato fino ad un milione di euro. Quindi un ulteriore incentivo all’uso delle carte e alla minore circolazione di contante. In questo quadro il recente protocollo d’intesa del 27 luglio scorso sottoscritto al Ministero dell’Economia tra Abi, Apsp, Cna Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Fipe che prevede iniziative per la riduzione commerciali per ridurre i costi delle transazioni di importo non superiore a 30 euro, dovrebbe favorire maggiormente l’uso di bancomat e carte di credito”. (ANSA). Y93-TE 2023-08-01 13:10 S45 QBKS ECO
BANCHE: FABI “SICILIA IN FONDO CLASSIFICA PER PAGAMENTI SENZA CONTANTE” PALERMO (ITALPRESS) – “Palermo e Catania sono fanalino di coda per l’uso di strumenti alternativi al contante. Per quanto riguarda la classifica delle regioni d’Italia, la Sicilia per l’utilizzo dei pagamenti senza contante si trova al non invidiabile 14° posto, seguita da Calabria, Puglia, Abruzzo, Campania, Molise e Basilicata”. Così, in una nota, Gabriele Urzì segretario provinciale Fabi Palermo e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo, in base ai dati sono stati pubblicati da The European House – Ambrosetti in un rapporto il “Metropolitan Cities Cashless Index 2022”, che analizza la circolazione del denaro contante. “Secondo il rapporto, basato su dati 2021, più di 7 italiani su 10 hanno indicato la volontà di usare maggiormente gli strumenti di pagamento alternativi al contante, con differenze territoriali, che vedono aumenti più significativi al Nord-Est (+ 61% in più rispetto al passato), e al Sud e sulle Isole (+ 60,9%). (ITALPRESS) – (SEGUE). col3/com 01-Ago-23
BANCHE: FABI “SICILIA IN FONDO CLASSIFICA PER PAGAMENTI SENZA…-2- “Tuttavia l’Italia rimane un Paese fortemente dipendente dal contante – prosegue Urzì – e il Sud e la Sicilia in maniera ancora più sensibile con il risultato che siamo in fondo alla classifica dei Paesi europei basata sul numero di transazioni cashless pro capite, con un andamento opposto alla media europea”. In questo quadro il recente protocollo d’intesa del 27 luglio scorso sottoscritto al Ministero dell’Economia tra ABI, Apsp, CNA Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Fipe che prevede iniziative per la riduzione commerciali per ridurre i costi delle transazioni di importo non superiore a 30 euro, dovrebbe favorire maggiormente l’uso di bancomat e carte di credito. “Riguardo alle città metropolitane le ultime sei posizioni sono tutte patrimonio del Sud Italia o delle Isole, evidenziando la maggiore necessità di diffondere i pagamenti digitali in specifici territori del Paese. In relazione alla circolazione del contante le ultime tre sono Palermo, Catania e Bari”, ribadisce. (ITALPRESS) – (SEGUE). col3/com 01-Ago-23 14:30 NNNN
BANCHE: FABI “SICILIA IN FONDO CLASSIFICA PER PAGAMENTI SENZA…-3- “In questo quadro è positivo il protocollo d’intesa raggiunto. Unicredit, ad esempio – continua Urzì – ha già posto in essere l’azzeramento, fino al 30 giugno 2024, delle commissioni sui micropagamenti elettronici inferiori o uguali a dieci euro per le aziende con un fatturato fino ad un milione di euro. Quindi un ulteriore incentivo all’uso delle carte e alla minore circolazione di contante. L’aumento della criminalità e delle microcriminalità dovrebbe già da sola imporre un minor uso di contante che si traduce, per gli esercenti, in minori rischi non fosse altro che per la minore esigenza di andare a depositare gli incassi. Per non parlare delle otto BANCHE rapinate in sei mesi in Sicilia nel 2023. Meno soldi girano, meno pericoli ci sono. E invece, soprattutto in Sicilia ancora c’è chi preferisce maneggiare le banconote perché pensa di avere fra le mani un “oggetto di valore”, molto più che con una tessera plastificata. E poi chi paga con banconote e monete non lascia tracce alla cassa del negozio, preservando la sua privacy. E così il contante continua a girare allegramente. Certo occorre attenzione alle frodi e all’utilizzo degli strumenti digitali come abbiamo sempre detto, ma i vantaggi per la sicurezza sono innegabili”, conclude. (ITALPRESS). col3/com 01-Ago-23 14:30 NNNN
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