TRUFFE ON LINE E RAPINE, FENOMENI IN CONTINUA CRESCITA IN SICILIA
Proseguono gli assalti agli istituti di crediti siciliani: 11 dall’inizio del 2023. Aumenta anche l’utilizzo di pagamenti elettronici ma in crescita truffe e raggiri via internet: necessario un vademecum a difesa dei consumatori. Sulle pagine di quotidiani e agenzie di stampa nazionali i dirigenti Fabi di Palermo, Gabriele Urzì, e di Messina, Massimo Pellegrino, fotografano la situazione in Sicilia con i dati pubblicati dall’Abi. «Le banche sottovalutano il problema e la situazione sta decisamente sfuggendo di mano. Servono provvedimenti seri e anche con urgenza»
Proseguono gli assalti agli istituti di crediti siciliani: 11 dall’inizio del 2023. Aumenta anche l’utilizzo di pagamenti elettronici ma in crescita truffe e raggiri via internet: necessario un vademecum a difesa dei consumatori. Sulle pagine di quotidiani e agenzie di stampa nazionali i dirigenti Fabi di Palermo, Gabriele Urzì, e di Messina, Massimo Pellegrino, fotografano la situazione in Sicilia con i dati pubblicati dall’Abi. «Le banche sottovalutano il problema e la situazione sta decisamente sfuggendo di mano. Servono provvedimenti seri e anche con urgenza»
*Fabi, ‘in Sicilia quest’anno 11 rapine in banca’ (ANSA) – PALERMO, 26 AGO* – La Fabi, sindacato del settore bancario, dopo il colpo avvenuto ieri ai danni dell’agenzia Unicredit a Giardini Naxos (tre malviventi, a sportello chiuso, forzando una porta si sono fatti consegnare oltre 160mila euro), dice che quest’anno in Sicilia vi sono state 11 rapine in banca. “Il fenomeno non conosce sosta, con le BANCHE che continuano a sottovalutare il problema non comprendendo che la situazione è sfuggita di mano – affermano Gabriele Urzì dirigente nazionale Fabi e Massimo Pellegrino, segretario responsabile Fabi Messina -. Ci si ostina a non volere prendere provvedimenti seri e risolutivi. In particolare, per Unicredit, visto il ripetersi di rapine a distanza di poco tempo (sempre a Messina l’agenzia di Barcellona Pozzo di Gotto era stata rapinata l’1 agosto), chiederemo il ripristino della guardiania armata nelle piazze più sensibili. Non sfugge a nessuno che le modifiche ad alcune forme di sostegno al reddito e la perdurante crisi economica abbiano portato ad un aumento di episodi criminosi. Forse qualcuno aspetta che ci scappi il morto?”. “Non spegneremo i riflettori su questa emergenza – concludono – e metteremo in atto tutte le iniziative piu’ idonee per sensibilizzare le BANCHE su questa grave emergenza che, in questa fase di crisi economica vede accanto all’opera dei ‘rapinatori professionisti’ anche colpi da parte di rapinatori ‘mordi e fuggi’, anche piu’ pericolosi in quanto spinti dalla disperazione”. (ANSA). Y93-TE 2023-08-26 11:08 S45 QBKS CRO
*Truffa on line, per Fabi dati preoccupanti in Sicilia Urzì: ‘Ottima iniziativa il vademecum Abi’ (ANSA) – PALERMO, 25 AGO* – “La diffusione delle truffe BANCArie online ormai è diventata un problema sociale da combattere con una educazione digitale e con una massiccia campagna di informazione e in questo quadro, è apprezzabile l’ulteriore iniziativa di Abi, l’associazione BANCAria italiana che, con la collaborazione delle associazioni dei consumatori che lavorano con Abi al progetto trasparenza semplice, della polizia di Stato, di Certfin, Ossif e di Abilab, hanno predisposto dei vademecum, pubblicizzati ieri, per contrastare i crimini informatici e le truffe e per accrescere la sicurezza degli utenti”. Lo dice Gabriele Urzì, dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo, in relazione ai pericoli che ruotano attorno alla massiccia diffusione dei mezzi di pagamento elettronici e dell’home banking. “Partendo dai dati dati pubblicati dall’Abf – continua Urzì – con particolare riferimento a Palermo e alla Sicilia, che hanno evidenziato la gravità del fenomeno con Palermo che conta l’11% del totale dei ricorsi presentati nel 2022. Solo per ricordare un caso recente, il 5 giugno l’arbitro del collegio di Palermo ha accolto il ricorso dei clienti di una BANCA disponendo il rimborso di 64.500 euro, perché ha riconosciuto la mancata predisposizione di adeguati presidi di allerta per comunicare immediatamente ai correntisti i pagamenti in essere sul loro conto”. “Ecco quindi l’importanza del vademecum Abi che contiene suggerimenti per evitare di cadere nella rete dei truffatori, che condividiamo pienamente – aggiunge – come usare password diverse complesse, non accedere a Internet da reti pubbliche, installare un antivirus e aggiornarlo costantemente, non diffondere informazioni personali online, verificare l’attendibilità del mittente prima di aprire link e allegati, in caso di telefonate sospette verificare il numero di telefono e non fornire mai dati riservati e, se si pensa di essere rimasti vittima di una truffa, contattare immediatamente la propria BANCA”. Anche in Sicilia, dove per una serie di motivazioni l’utilizzo dei pagamenti senza contante è inferiore alla media nazionale, grazie anche ad alcune iniziative degli istituti di credito che stanno riducendo o addirittura azzerando le commissioni su alcune transazioni con carte di debito e di credito, il ricorso a pagamenti digitali sta crescendo sempre di più. “Circostanza positiva ma che aumenta la possibilità di truffe. Unicredit, ad esempio – continua Urzì – ha già posto in essere l’azzeramento, fino al 30 giugno 2024, delle commissioni sui micropagamenti elettronici inferiori o uguali a dieci euro per le aziende con un fatturato fino ad un milione di euro. E, recentemente, Banco BPM con l’obiettivo di diffondere gli strumenti elettronici anche per le operazioni di piccolo importo, ha disposto che per ogni transazione su circuito PagoBancomat di importo inferiore o uguale a 10 euro, effettuata dal 1° ottobre 2023 al 30 giugno 2024 rimborserà agli esercenti le commissioni”. (ANSA). Y93-APE 2023-08-25 10:16 S45 QBKS CRO
*TRUFFE ONLINE: FABI “ANCHE IN SICILIA FENOMENO PREOCCUPANTE” PALERMO (ITALPRESS)* – “La diffusione delle truffe BANCArie online ormai è diventata un problema sociale da combattere con una ‘educazione digitale’ e con una massiccia campagna di informazione e in questo quadro, è apprezzabile l’ulteriore iniziativa di ABI, l’Associazione BANCAria Italiana che, con la collaborazione delle associazioni dei consumatori che lavorano con ABI al Progetto Trasparenza Semplice, della Polizia di Stato, di Certfin, Ossif e di Abilab, hanno predisposto dei vademecum, pubblicizzati ieri, per contrastare i crimini informatici e le truffe e per accrescere la sicurezza degli utenti”. Così Gabriele Urzì, dirigente nazionale FABI e Responsabile Salute e Sicurezza FABI Palermo. “Proprio a luglio – continua Urzì – eravamo tornati sull’argomento con particolare riferimento a Palermo e alla Sicilia, partendo dai dati pubblicati dall’ABF (Arbitro BANCArio Finanziario) che hanno evidenziato la gravità del fenomeno con Palermo che conta l’11% del totale dei ricorsi presentati nel 2022. Solo per ricordare un caso recente, il 5 giugno 2023 l’arbitro del collegio di Palermo ha accolto il ricorso dei clienti di una BANCA disponendo il rimborso di 64.500 euro, perché ha riconosciuto la mancata predisposizione di adeguati presidi di allerta per comunicare immediatamente ai correntisti i pagamenti in essere sul loro conto”. (ITALPRESS) – (SEGUE). vbo/com 25-Ago-23 18:37
*TRUFFE ONLINE: FABI “ANCHE IN SICILIA FENOMENO PREOCCUPANTE”-2*- “Ecco quindi l’importanza del vademecum ABI che contiene suggerimenti per evitare di cadere nella rete dei truffatori, che condividiamo pienamente, come usare password diverse complesse, non accedere a Internet da reti pubbliche, installare un antivirus e aggiornarlo costantemente, non diffondere informazioni personali online, verificare l’attendibilità del mittente prima di aprire link e allegati, in caso di telefonate sospette verificare il numero di telefono e non fornire mai dati riservati e, se si pensa di essere rimasti vittima di una truffa, contattare immediatamente la propria BANCA. Anche in Sicilia, dove per una serie di motivazioni l’utilizzo dei pagamenti senza contante è inferiore alla media nazionale, grazie anche ad alcune iniziative degli istituti di credito che stanno riducendo o addirittura azzerando le commissioni su alcune transazioni con carte di debito e di credito, il ricorso a pagamenti digitali sta crescendo sempre di più. Circostanza positiva ma che aumenta la possibilità di truffe. Unicredit, ad esempio – continua Urzì – ha già posto in essere l’azzeramento, fino al 30 giugno 2024, delle commissioni sui micropagamenti elettronici inferiori o uguali a dieci euro per le aziende con un fatturato fino ad un milione di euro. E, recentemente, Banco BPM con l’obiettivo di diffondere gli strumenti elettronici anche per le operazioni di piccolo importo, ha disposto che per ogni transazione su circuito PagoBancomat di importo inferiore o uguale a 10 euro, effettuata dal 1° ottobre 2023 al 30 giugno 2024 rimborserà agli esercenti le commissioni”. “Sul sito dell’ABI e nelle infografiche predisposte – conclude Urzì – vengono forniti, inoltre, suggerimenti per andare in BANCA in piena sicurezza, effettuare pagamenti con carte e prelevare contanti allo sportello automatico (Atm) senza correre rischi, evitare di cadere in truffe telefoniche. Tenuto conto delle dimensioni del problema, occorre un massiccio investimento in sicurezza informatica e digitale e questa campagna di informazione da parte dell’ABI, insieme agli sforzi e alle iniziative delle BANCHE e del Sindacato sono importanti per tenere sempre accesi i riflettori su questo preoccupante e dilagante fenomeno”. (ITALPRESS). vbo/com 25-Ago-23 18:37 NNNN