Sul Sole24Ore.com il report sulla manovra finanziaria e sulle norme tributarie di alcuni fra i principali paesi europei: in Spagna accesso diretto ai conti e blocco di auto e immobili del debitore che non paga il debito allo Stato; in Francia arriva l’avviso e la banca è obbligata a sbloccare le somme mentre l’agenzia di riscossione inglese (Hmrc) può riscuotere alcuni debiti accedendo direttamente ai conti dei cittadini
FABI, pignoramento conti c’è in Francia, Inghilterra, Spagna Sileoni: “valutare a fondo l’impatto sociale”. (ANSA) – ROMA, 30 OTT – L’accesso diretto con relativo pignoramento, da parte delle amministrazioni finanziarie, è possibile in alcuni, grandi paesi europei, riducendo drasticamente i tempi della riscossione. A spiegarlo è la FABI che riassume le misure in vigore in diversi in Francia, Inghilterra e Spagna. Ecco, qui di seguito, le norme e i meccanismi delle amministrazioni finanziarie francesi, inglesi e spagnole. Francia- L’Agenzia di riscossione francese può accedere ai conti correnti bancari, grazie a una procedura chiamata Atd, l’Avis à Tiers Détenteur. Non esiste nessuna una procedura di ordine di esecuzione forzata e, una volta che l’istituto di credito riceve l’avviso del fisco francese, la stessa banca è obbligata a dichiarare il saldo dei conti correnti e a trasferire i soldi all’Erario. Inghilterra- L’Agenzia di riscossione inglese (Hmrc) ha le mani sostanzialmente libere per recupere i suoi crediti maturati nei confronti dei contribuenti inglesi. Gli uffici possono riscuotere alcuni debiti fiscali accedendo direttamente ai conti correnti bancari dei cittadini. Il fisco londinese incaricato di rincorrere i debitori, tuttavia, si deve fermare davanti a importi minimi. Il debito fiscale escluso dall’accesso diretto sui conti correnti se l’importo è inferiore o pari a 1.000 sterline, in linea con una delle opzioni – poi ritirata – inserite in una delle bozze della legge di bilancio per il 2024 del governo italiano (la soglia proposta era 1.000 euro). Spagna- L’Hacienda, l’autorità spagnola, pur di incassare i crediti maturati nei confronti dei contribuenti che non saldano il conto delle cartelle esattoriali non fa sconti. L’agente della riscossione può accedere direttamente ai conti correnti dei debitori e, rispetto all’Italia dove gli strumenti sui pignoramenti di beni mobili e immobili è sempre meno utilizzato, può prelevare gli importi dovuti e bloccare i conti fino a quando non verrà saldato il debito. In aggiunta può pignorare proprietà, autoveicoli e altri beni di chi non paga le tasse. “Il pignoramento dei conti correnti va valutato a fondo perché può avere un impatto sociale non irrilevante. Se lo Stato deve recuperare grandi somme dagli evasori, prima può guardare ai 198 miliardi di euro detenuti nei paesi off shore e dovrebbe cercare di far emergere i 192 miliardi di economia sommersa” commenta il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni. (ANSA). 2023-10-30T12:04:00+01:00 PAT-COM
Fisco: FABI, pignoramento conti in altri Paesi,ma rischi sociali = (AGI) – Roma, 30 ott. – “Il pignoramento dei conti correnti va valutato a fondo perche’ puo’ avere un impatto sociale non irrilevante. Se lo Stato deve recuperare grandi somme dagli evasori, prima puo’ guardare ai 198 miliardi di euro detenuti nei paesi off shore e dovrebbe cercare di far emergere i 192 miliardi di economia sommersa”. Lo afferma il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni. L’accesso diretto con relativo pignoramento, da parte delle amministrazioni finanziarie, sottolinea la FABI, “e’ possibile in alcuni grandi paesi europei: in Francia, Inghilterra e Spagna, infatti, esistono specifiche norme fiscali che, seppur con talune differenze, consentono alle rispettive agenzie di riscossione di verificare, direttamente in banca, le disponibilita’ dei contribuenti in debito con le tasse e di imporre agli stessi istituti di credito l’ordine di pagamento. Tutto questo riducendo drasticamente i tempi della riscossione”. La FABI ritiene “utile” fornire una panoramica sulle informazioni e le regole fiscali in alcuni paesi europei. In Francia, ricorda la FABI, “l’Agenzia di riscossione francese puo’ accedere ai conti correnti bancari, grazie a una procedura chiamata Atd, l’Avis a’ Tiers De’tenteur. Non esiste nessuna una procedura di ordine di esecuzione forzata e, una volta che l’istituto di credito riceve l’avviso del fisco francese, la stessa banca e’ obbligata a dichiarare il saldo dei conti correnti e a trasferire i soldi all’Erario”. (AGI)Red/Gio (Segue) 301228 OCT 23
Fisco: FABI, pignoramento conti in altri Paesi,ma rischi sociali (2)= (AGI) – Roma, 30 ott. – In Inghilterra, sottolinea ancora il sindacato dei bancari, “l’Agenzia di riscossione inglese (Hmrc) ha le mani sostanzialmente libere per recupere i suoi crediti maturati nei confronti dei contribuenti inglesi. Gli uffici possono riscuotere alcuni debiti fiscali accedendo direttamente ai conti correnti bancari dei cittadini. Il fisco londinese incaricato di rincorrere i debitori, tuttavia, si deve fermare davanti a importi minimi. Il debito fiscale escluso dall’accesso diretto sui conti correnti se l’importo e’ inferiore o pari a 1.000 sterline, in linea con una delle opzioni – poi ritirata – inserite in una delle bozze della legge di bilancio per il 2024 del governo italiano (la soglia proposta era 1.000 euro)”. In Spagna, prosegue la FABI, “l’Hacienda, l’autorita’ spagnola, pur di incassare i crediti maturati nei confronti dei contribuenti che non saldano il conto delle cartelle esattoriali non fa sconti. L’agente della riscossione puo’ accedere direttamente ai conti correnti dei debitori e, rispetto all’Italia dove gli strumenti sui pignoramenti di beni mobili e immobili e’ sempre meno utilizzato, puo’ prelevare gli importi dovuti e bloccare i conti fino a quando non verra’ saldato il debito. In aggiunta puo’ pignorare proprieta’, autoveicoli e altri beni di chi non paga le tasse”. (AGI)Red/Gio 301228 OCT 23
MANOVRA: FABI, ACCESSO DIRETTO A CONTI CORRENTI POSSIBILE IN FRANCIA, INGHILTERRA E SPAGNA = Roma, 30 ott. (Adnkronos) – L’accesso diretto con relativo pignoramento, da parte delle amministrazioni finanziarie, è possibile in alcuni, grandi paesi europei. In Francia, Inghilterra e Spagna, spiega un’analisi del sindacato bancario FABI, esistono specifiche norme fiscali che, seppur con talune differenze, consentono alle rispettive agenzie di riscossione di verificare, direttamente in banca, le disponibilità dei contribuenti in debito con le tasse e di imporre agli stessi istituti di credito l’ordine di pagamento. Tutto questo riducendo drasticamente i tempi della riscossione. Per valutare l’eventuale impatto, in Italia, di una norma volta a introdurre il cosiddetto pignoramento ‘veloce’ dei conti correnti da parte del fisco è utile una panoramica sul le informazioni e le regole fiscali in alcuni paesi europei. Ecco, qui di seguito, le norme e i meccanismi delle amministrazioni finanziarie francesi, inglesi e spagnole. Partendo dalla Francia, spiega il sindacato, l’Agenzia di riscossione francese può accedere ai conti correnti bancari, grazie a una procedura chiamata Atd, l’Avis à Tiers Détenteur. Non esiste nessuna una procedura di ordine di esecuzione forzata e, una volta che l’istituto di credito riceve l’avviso del fisco francese, la stessa banca è obbligata a dichiarare il saldo dei conti correnti e a trasferire i soldi all’Erario. (segue) (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 30-OTT-23 16:27
MANOVRA: FABI, ACCESSO DIRETTO A CONTI CORRENTI POSSIBILE IN FRANCIA, INGHILTERRA E SPAGNA (2) = (Adnkronos) – Passando all’Inghilterra, l’Agenzia di riscossione inglese (Hmrc) ha le mani sostanzialmente libere per recuperare i suoi crediti maturati nei confronti dei contribuenti inglesi. Gli uffici possono riscuotere alcuni debiti fiscali accedendo direttamente ai conti correnti bancari de i cittadini. Il fisco londinese incaricato di rincorrere i debitori, tuttavia, si deve fermare davanti a importi minimi. Il debito fiscale escluso dall’accesso diretto sui conti correnti se l’importo è inferiore o pari a 1.000 sterline, in linea con una delle opzioni poi ritirata inserite in una delle bozze della legge di bilancio per il 2024 del governo italiano (la soglia proposta era 1.000 euro). Infine, per quanto riguarda la Spagna, l’Hacienda, l’autorità spagnola, pur di incassare i crediti maturati nei confronti dei contribuenti che non saldano il conto delle cartelle esattoriali non fa sconti. L’agente della riscossione può accedere direttamente ai conti correnti dei debitori e, r ispetto all’Italia dove gli strumenti sui pignoramenti di beni mobili e immobili è sempre meno utilizzato, può prelevare gli importi dovuti e bloccare i conti fino a quando non verrà saldato il debito. In aggiunta può pignorare proprietà, autoveicoli e altri beni di chi non paga le tasse. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 30-OTT-23 16:27
MANOVRA: SILEONI (FABI), ‘DA PIGNORAMENTO CONTI IMPATTO SOCIALE, STATO GUARDI AI GRANDI EVASORI’ = Roma, 30 ott. (Adnkronos) – “Il pignoramento dei conti correnti va valutato a fondo perché può avere un impatto sociale non irrilevante. Se lo Stato deve recuperare grandi somme dagli evasori, prima può guardare ai 198 miliardi di euro detenuti nei paesi off shore e dovrebbe cercare di far emergere i 192 miliardi di economia sommersa”. E’ quanto afferma, a commento dell’analisi del sindacato, il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 30-OTT-23 16:29
Fisco: Fabi, pignoramento c/c possibile in Francia, Spagna e Inghilterra Roma, 30 ott. (LaPresse) – L’accesso diretto con relativo pignoramento, da parte delle amministrazioni finanziarie, è possibile in alcuni, grandi paesi europei. In Francia, Inghilterra e Spagna, infatti, esistono specifiche norme fiscali che, seppur con talune differenze, consentono alle rispettive agenzie di riscossione di verificare, direttamente in BANCA, le disponibilità dei contribuenti in debito con le tasse e di imporre agli stessi istituti di credito l’ordine di pagamento. Tutto questo riducendo drasticamente i tempi della riscossione. Per valutare l’eventuale impatto, in Italia, di una norma volta a introdurre il cosiddetto pignoramento “veloce” dei conti correnti da parte del fisco è utile una panoramica sulle informazioni e le regole fiscali in alcuni paesi europei. Lo sottolinea uno studio della Fabi In Francia l’Agenzia di riscossione francese può accedere ai conti correnti BANCAri, grazie a una procedura chiamata Atd, l’Avis à TiersDétenteur. Non esiste nessuna una procedura di ordine di esecuzione forzata e, una volta che l’istituto di credito riceve l’avviso del fisco francese, la stessa BANCA è obbligata a dichiarare il saldo dei conti correnti e a trasferire i soldi all’Erario.(segue) ECO NG01 taw 301359 OTT 23
Fisco: FABI, pignoramento c/c possibile in Francia, Spagna e Inghilterra-2- Roma, 30 ott. (LaPresse) – In Inghilterra l’Agenzia di riscossione inglese (Hmrc) ha le mani sostanzialmente libere per recupere i suoi crediti maturati nei confronti dei contribuenti inglesi. Gli uffici possono riscuotere alcuni debiti fiscali accedendo direttamente ai conti correnti bancari dei cittadini. Il fisco londinese incaricato di rincorrere i debitori, tuttavia, si deve fermare davanti a importi minimi. Il debito fiscale escluso dall’accesso diretto sui conti correnti se l’importo è inferiore o pari a 1.000 sterline, in linea con una delle opzioni – poi ritirata – inserite in una delle bozze della legge di bilancio per il 2024 del governo italiano (la soglia proposta era 1.000 euro).In Spagna infine L’Hacienda, l’autorità spagnola, pur di incassare i crediti maturati nei confronti dei contribuenti che non saldano il conto delle cartelle esattoriali non fa sconti. L’agente della riscossione può accedere direttamente ai conti correnti dei debitori e, rispetto all’Italia dove gli strumenti sui pignoramenti di beni mobili e immobili è sempre meno utilizzato, può prelevare gli importi dovuti e bloccare i conti fino a quando non verrà saldato il debito. In aggiunta può pignorare proprietà, autoveicoli e altri beni di chi non paga le tasse.”Il pignoramento dei conti correnti va valutato a fondo perché può avere un impatto sociale non irrilevante. Se lo Stato deve recuperare grandi somme dagli evasori, prima può guardare ai 198 miliardi di euro detenuti nei paesi off shore e dovrebbe cercare di far emergere i 192 miliardi di economia sommersa”, commenta il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni. ECO NG01 taw 301359 OTT 23