BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO E TERRITORIO, L’ALTERNATIVA POSSIBILE

La Fabi organizza un convegno a Perugia per parlare del ruolo che le BCC possono giocare contro la desertificazione bancaria

BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO E TERRITORIO, L’ALTERNATIVA POSSIBILE

La FABI consapevole della sua fortissima rappresentatività nel settore del credito cooperativo, ha organizzato a Perugia, a cura della sua struttura regionale dell’Umbria, un convegno che mette al centro il ruolo che le BCC possono esercitare per contrastare il fenomeno della desertificazione bancaria, che sta colpendo in modo drammatico, zone sempre più ampie del nostro paese.

 

Nella prestigiosa cornice della sala consigliare della provincia di Perugia, si sono confrontati autorevoli esponenti nazionali dei gruppi bancari del credito cooperativo: Luca Bertinotti, segretario nazionale FABI; Massimiliano Calvi, HR Capogruppo ICCREA; Pasquale Del Buono, HR Capogruppo CCB; Domenico Ruggeri, responsabile Affari Sindacali e Politiche del Lavoro FEDERCASSE; Michele Toniaccini, presidente ANCI regionale Umbria e Valeria Cardinali, direttore CONFAPI Perugia. Lavori moderati da Claudio Sebastiani, direttore ANSA Umbria.

Un appuntamento al quale la Fabi ha attribuito una valenza strategica per ribadire il suo ruolo di player autorevole e attento a dinamiche che vanno ben oltre il mero settore bancario, coinvolgendo cittadini, imprese e istituzioni per far scaturire visioni e soluzioni idonee per passare dalla pura teorizzazione dei problemi alla concreta ricerca di soluzioni efficaci.

“Il tema della desertificazione degli sportelli bancari – ha asserito il segretario nazionale FABI, Luca Bertinotti – è un asset strategico per la FABI e per il Paese Italia e il nostro segretario generale Sileoni ha sollevato è messo in evidenza questo profilo con estrema lucidità e lungimiranza non più tardi di alcuni mesi fa. L’analisi della FABI, sulla progressiva rarefazione degli sportelli fisici delle banche di credito ordinario, ripresa da tutti i media e da gran parte della classe politica, ha messo in chiaro il progressivo abbandono dei territori e il venire meno della funzione sociale dei grandi gruppi bancari italiani e stranieri nel nostro Paese. Ed è in questo contesto che le Bcc svolgono un ruolo chiave: soprattutto perché hanno riaffermato il loro ruolo da protagoniste nell’interlocuzione, sostegno e sviluppo delle tipiche e distintive funzioni di intervento e sussidiarietà per le comunità di riferimento e le istituzioni nei territori dove operano. A riprova di tutto questo – ha concluso Bertinotti – basti pensare al numero degli sportelli Bcc e dei dipendenti che non è affatto diminuito in tutti questi anni trascorsi. Possiamo affermare quindi che il Credito Cooperativo è in perfetta salute e trasmette altrettanta positività circa il benessere e la sicurezza economica a tutte le fasce di clientela a cui si rivolge e per il complessivo dei suoi oltre 1 milione e 400 mila soci”.

“Il convegno che come FABI Umbria abbiamo contribuito a realizzare – ha detto Enrico Simonetti, segretaria regionale Fabi Umbria – assume un valore particolarmente significativo in virtù della gravissima desertificazione bancaria che colpisce il nostro territorio. Le BCC, anche in Umbria, possono rappresentare appunto la vera alternativa ai grandi gruppi bancari, in termini di servizio alla clientela, presidio del territorio, salvaguardia dei livelli occupazionali. Promuovere momenti di confronto come quello odierno, vuol dire non arrenderci a ciò che non condividiamo e cercare invece di favorire quelle soluzioni a nostro parere, meglio rispondenti alle esigenze della categoria e del nostro territorio”.

“Ci ha profondamente colpito – ha detto Anna Minelli, segretaria regionale Fabi Umbria – il discorso del Presidente della Repubblica Mattarella nel 140° anniversario della fondazione della prima Cassa Rurale durante il quale ha enfatizzato il ruolo che attualmente le BCC rivestono quale sostegno alla popolazione delle aree interne del nostro Paese, citando testualmente ‘in controtendenza rispetto al fenomeno della desertificazione bancaria che potrebbe sembrare inarrestabile’. Nella nostra regione sono presenti 7 Banche di Credito Cooperativo con 52 filiali, alcune autoctone, altre provenienti da Regioni limitrofe, a riprova che esistono margini per presidiare il mercato creditizio Umbro con sufficienti ritorni operativi favorevoli. Le banche di credito cooperativo in virtù del loro modello di servizio, vicino al territorio e alle comunità, rappresentano a nostro avviso – ha concluso Minelli – la risposta più efficace al fenomeno della desertificazione bancaria, che sta drammaticamente impoverendo il tessuto economico e sociale della nostra Regione”.

Perugia, 27 novembre 2023

 

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