CCB, RUSH FINALE PER IL CONTRATTO INTEGRATIVO

Dopo una trattativa iniziata più di un anno fa saranno decisivi gli incontri di questa settimana tra la Fabi le altre sigle con i vertici aziendali per una positiva chiusura del negoziato. Mazzucchi: «La Capogruppo non può più tergiversare e deve uscire allo scoperto dichiarando le sue reali volontà di affrontare i problemi dei suoi collaboratori, dando risposte concrete su temi che ormai sono improrogabili. In primis su mobilità territoriale e inquadramenti»

CCB, RUSH FINALE PER IL CONTRATTO INTEGRATIVO

Battute finali per la sottoscrizione del contratto integrativo in Cassa Centrale Banca. Lo comunicano la Fabi unitariamente alle altre sigle con un volantino unitario sottolineando come gli incontri con la delegazione aziendali dei prossimi giorni saranno decisivi per chiudere positivamente la trattativa iniziata da più di un anno. Mobilità territoriale, condizione dei mutui per i dipendenti, lavoro agile, pressioni commerciali e welfare sono alcuni dei testi che le organizzazioni sindacali hanno presentato ai vertici di Cassa Centrale Banca i quali, sottolineano la Fabi e le altre organizzazioni, non hanno ancora “esplicitato la complessiva posizione sugli argomenti”.

 

«È una settimana cruciale non solo per i destini del nuovo contratto integrativo di Gruppo ma del rapporto con Cassa Centrale» ha commentato il coordinatore Fabi in Cassa centrale Banca, Domenico Mazzucchi aggiungendo inoltre che «la Capogruppo non può più tergiversare e deve uscire allo scoperto dichiarando le sue reali volontà di affrontare i problemi dei suoi collaboratori, dando risposte concrete su temi che ormai sono improcrastinabili, in primis su mobilità territoriale e inquadramenti». «Sono convinto- ha continuato Mazzucchi – che all’interno del Gruppo ci sono tanti amministratori e dirigenti sensibili alle istanze delle lavoratrici e dei lavoratori e che li considerano un fattore determinante per il successo delle Bcc. Questi amministratori devono far sentire la loro voce e non lasciare che prevalgano logiche lontane dai valori della cooperazione»

Trento, 28 novembre 2023

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