CRIMINI FINANZIARI, SIAMO DESTINATI A SFIDE COMPLESSE

Grande partecipazione all’iniziativa organizzata dalla Fabi a Pietrasanta e dedicata al mondo delle investigazioni ai tempi dell’innovazione tecnologica. Vittorio Rizzi, vice direttore generale di Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie, ha presentato il libro Investigare 5.0, con Frediano Finucci, caporedattore Economia ed Esteri del Tg La7. Ad aprire i lavori, il segretario nazionale amministrativo della Federazione, Franco Casini.

CRIMINI FINANZIARI, SIAMO DESTINATI A SFIDE COMPLESSE

Le nuove tecnologie e come si sono evoluti l'attività investigativa e il crimine. Un viaggio nel mondo della criminologia, attraverso i temi del cyber crime e delle piattaforme criptate, delle mafie tradizionali e delle macro mafie, della blockchain, dei reati ambientali, del riciclaggio e delle criptovalute.

A Pietrasanta, al chiostro di Sant’Agostino, oltre cento persone per partecipare alla presentazione del libro “Investigare 5.0 – criminologia e criminilastica. Viaggio nel mondo delle indagini" a cura di Vittorio Rizzi, vice direttore generale di Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie. A dialogare con il prefetto, Frediano Finucci, caporedattore Economia ed Esteri Tg La7.

All’iniziativa, organizzata dalla Fabi, ha partecipato, introducendo i lavori, il segretario nazionale amministrativo Franco Casini. Qualche aneddoto e un po’ di storia del crimine aprono la strada per entrare nel vivo degli argomenti. Le indagini. Come si svolgono, come sono cambiate con l’avvento delle nuove tecnologie. Se negli anni ’80 un boss lo andavi a cercare nei bunker, oggi lo trovi sulle piattaforme.

Blockchain, bitcoin, criptovalute. Oggi deve investigare su piattaforme digitali per trovare valori reali. “Siamo destinati a sfide particolarmente complesse” ha detto Rizzi. E come è coinvolto il mondo bancario. Il crimine finanziario ha cambiato volto. Le segnalazioni di operazioni sospette, hanno ancora un ruolo determinante? Rizzi ricorda un aneddoto sulla banca Etruria e del Lazio. Un caso avvenuto negli anni ’80, quando l’allora magistrato Pierluigi Vigna decise di arrestare il direttore della banca per trasferimenti sospetti di grandi volumi di denaro da parte di un cliente straniero. «Arezzo, oggi, è una delle terre da cui arrivano un numero enorme di segnalazioni per operazioni sospette. Che significa? Significa – ha spiegato il prefetto – che è nata, con quel caso, una sensibilità che è fondamentale per raggiungere la piena collaborazione tra pubblico e privato».

Ma le segnalazioni sono solo uno strumento. La grande criminalità viaggia su volumi talmente grandi che la segnalazione non risolve il problema. Ormai si fa tutto online, tutto con il proprio home banking. Un capitolo del libro dedicato agli omicidi di genere. E allora è veloce il pensiero al caso di Giulia Cecchettin, dopo il quale è successo qualcosa in Italia, ha creato una grande mobilitazione. Perché? «È una storia che ha suscitato grande reazione emotiva. Giulia era la figlia, la sorella, la vicina di casa di ognuno di noi. In cui tutti ci identifichiamo ed è così anche per gli investigatori. La responsabilità è nell’indifferenza. Quando si tocca il fondo del dolore, c’è sempre un riscatto. Mi auguro che sia quello che accadrà dopo il caso di Giulia».

Un libro di grande attualità che raccoglie l’esperienza e i sapere di 48 coautori, investigatori provenienti da tutto il mondo, dai direttori di Interpol ed Europol a capi della polizia di Svizzera ed Argentina, investigatori ed esperti delle forze dell’ordine, dalla Polizia di Stato ai Carabinieri passando dalla Guardia di Finanza. E poi psicologi, accademici, una vittima. Perché con questo libro si apre alla criminologia umanistica, quella che mette al centro il dolore della vittima e dei familiari delle vittime. Presenti all’iniziativa i rappresentanti delle Forze dell’ordine e del mondo bancario. Il sindaco di Pietrasanta.

Pietrasanta, 1 dicembre 2023

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