MUTUI DEI BANCARI, È LEGGE LA NORMA SUI FRINGE BENEFIT
La Camera approva definitivamente il decreto anticipi. Risolta la questione dei conguagli fiscali a danno dei dipendenti delle banche che hanno prestiti immobiliari
Via libera definitivo dell'Aula della Camera al decreto legge “anticipi”. Il provvedimento , che sarà in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, contiene le norme che risolvono la questione dei fringe benefit per i dipendenti bancari che hanno mutui concessi dalla banca a tasso agevolato, penalizzati da pesanti conguagli fiscali.
La nuova disposizione stabilisce che per i mutui tasso fisso il riferimento del tasso base diventa quello dell’anno di concessione del prestito, mentre per i mutui a tasso variabile, per una quota minoritaria del tasso, diventa quello vigente alla data di scadenza di ciascuna rata. “In caso di concessione di prestiti – si legge nella riformulazione dell’emendamento – si assume il 50% della differenza tra l’importo degli interessi calcolato al tasso ufficiale di riferimento vigente alla data di scadenza di ciascuna rata o, per i prestiti a tasso fisso, alla data di concessione del prestito, e l’importo degli interessi calcolato al tasso applicato sugli stessi”. La norma è retroattiva al 1 gennaio 2023 e di fatto comporta che per quest’anno non ci saranno penalizzazioni fiscali per circa 70mila dipendenti bancari, secondo quanto aveva stimato la Fabi, che aveva anche sollecitato un’iniziativa parlamentare.
Roma, 14 dicembre 2023