LA FABI CHIUDE IL CONTRATTO INTEGRATIVO IN SOLUTION BANK
Dopo una lunga e complessa trattativa, i rappresentanti della Fabi ottengono un rinnovo importante, con la conferma e l’estensione di prerogative e tutele normative. La segreteria provinciale Forlì-Cesena: «È il segnale che anche nelle situazioni complesse, il lavoro e la perseveranza portano risultati».
Una parte normativa importante, una maggiore attenzione alle politiche di welfare e un riconoscimento economico. Sono i punti principali sui quali la Fabi ha puntato ed ottenuto qualificanti risultati nel rinnovo del contratto integrativo in Solution Bank. Un risultato non scontato, arrivato dopo mesi di difficili trattative che ha visto anche il continuo confronto tra sindacato e lavoratori. Negli ultimi anni la Fabi in Solution bank è cresciuta grazie al lavoro fatto di risultati concreti che l’hanno portata ad avere la fiducia dei lavoratori.
«I risultati ottenuti vanno letti, a nostro avviso, in un panorama di relazioni sindacali molto complesso – spiega la segreteria provinciale Fabi Forlì-Cesena -. Non è superfluo ricordare che questa piccola azienda bancaria è passata, nel 2018, da una gestione locale ad una proprietà internazionale, con un gruppo finanziario con testa fra Hong Kong e Lussemburgo, quindi con una visione sindacale diversa dalla nostra, e un “core business” che non è retail, ma che nel retail impiega una fetta importantissima di lavoratori. Come segreteria provinciale, impegnati da anni nel supportare l’insostituibile Marco Vinciguerra, unico rappresentante sindacale trattante con l’azienda, riteniamo che questo passaggio, in una realtà come questa, sia il segnale che, anche nelle situazioni complesse, il lavoro e la perseveranza portano risultati».
Nel dettaglio, l’accordo sottoscritto prevede maggiori estensioni della parte relativa ai permessi, con particolare riguardo alle necessità familiari, genitoriali e di disabilità; aumento del buono pasto per tutto il personale, anche i part time; maggiori tutele con le polizze infortuni e sanitaria, quest’ultima con un incremento di 150 euro a dipendente del versamento aziendale; aumento della quota a carico banca sulle posizioni previdenziali integrative e premio di risultato legato agli utili 2023, senza dimenticare l’accordo sulla mobilità con volontarietà al trasferimento (quadri compresi) oltre i 40 km.
«Auspichiamo che questo sia solo l’inizio di una proficua collaborazione fra azienda e sindacato per continuare questo percorso di crescita in un clima sereno e di stima reciproca», conclude la segreteria provinciale Fabi Forlì-Cesena.
Forlì, 21 febbraio 2024