CONTRATTO APPROVATO A ROMA CON IL 99,8% DEI CONSENSI
Via libera all’ipotesi di rinnovo del ccnl dei bancari con i sì quasi all’unanimità. Il segretario nazionale Fabi, Mauro Morelli, davanti alla gremita assemblea romana dei lavoratori bancari: «L’unione è ed è sempre stata la nostra forza e anche questa volta lo avete dimostrato».
Sala piena, a Roma, oggi, dove le lavoratrici e i lavoratori bancari sono stati chiamati a votare il contratto collettivo nazionale di lavoro. Un’adesione massiccia con il 99,8% dei consensi per l’ipotesi di rinnovo sottoscritta dai sindacati con l’Abi e con il gruppo Intesa Sanpaolo lo scorso 23 novembre.
Per la Fabi, sul palco, il segretario nazionale Mauro Morelli che ha preso la parola a nome di tutte le organizzazioni: «Questo risultato - ha detto - è la dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto dal sindacato. Il passo decisivo è stato l’intervento dell’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, al nostro congresso nazionale. La sua presa di posizione sull’aumento economico, come risposta alla domanda del nostro segretario generale, Lando Maria Sileoni, è stata fondamentale e ha spiazzato le resistenze di alcune altre banche. È un contratto solido con il quale, oltre alla parte economica, abbiamo toccato tantissimi temi fondamentali e delicati per il settore, non da ultimo il rapporto con la clientela e l’utilizzo della tecnologia che va accettata per essere utilizzata e governata al meglio».
Importantissimo, per Morelli, l’aspetto sociale di questo contratto che trascende il livello meramente sindacale e bancario per diventare punto di riferimento non solo per la categoria, ma per l’intero Paese. In un momento storico in cui i contratti non vengono rinnovati e perdono valore, i bancari possono guardare al futuro con ottimismo.
«Bisogna tuttavia mantenere i piedi per terra- ha concluso Morelli – perché l’errore più grande sarebbe quello di dare cose per scontato. La nostra forza è il livello di sindacalizzazione del settore, la compattezza, ma anche l’estremo realismo che ci consente di prevenire gli eventi. Per fare in modo che la banca continui a svolgere il suo ruolo sociale avremo bisogno di tutti voi e della vostra conoscenza. Guai a dividere la categoria».
Roma, 22 febbraio 2024