CONGRESSO FABI BNL, IL FUTURO È OGGI

A Roma il coordinamento Fabi Bnl. Obiettivo eleggere la nuova segreteria. Presente il segretario generale Lando Maria Sileoni: «Siamo un punto di riferimento, ma non abbassiamo la guardia mai»

CONGRESSO FABI BNL, IL FUTURO È OGGI

Per Bnl è il momento di fare il punto della situazione alla presenza del segretario generale, Lando Maria Sileoni e del segretario nazionale Mauro Morelli: un momento di confronto importante e istituzionale per rieleggere i rappresentanti e pianificare il futuro.  Un futuro che, secondo il coordinatore uscente Fabi Bnl, Fabio Armeni, ha il sapore della conquista: «Tutto quello che arriverà – ha detto - andrà guadagnato sul campo, come ricorda il nostro segretario generale. Il nuovo contratto sottoscritto, fondamentale, è solo il nuovo punto di partenza».

 

Parole apprezzate e confermate da Sileoni: «Siamo riusciti a sottoscrivere un contratto storico, fatto in casa nostra al congresso di giugno – ha detto – e questa è la dimostrazione del peso specifico del nostro sindacato e della sua capacità di intrattenere rapporti e relazioni di valore. Siamo punto di riferimento e controparte autorevole e stimata, non lo dimenticate mai, ma allo stesso tempo non pensate che nulla ci verrà regalato. Sarà necessario impegnarsi, tutti i giorni, perché la categoria non venga smantellata e svilita e per farlo serve una classe dirigente seria e competente».

Parola poi al presidente del congresso, Carmelo Raffa, che ha introdotto i lavori e passato il microfono ad Armeni per ripercorrere il lavoro svolto fin qui e riflettere insieme sui prossimi passi da compiere: «Siamo impegnati nella trattativa che prevede esuberi – ha detto Armeni -e come Fabi siamo fortemente orientati ad insistere perché questi cambiamenti non vengano calati dall’alto, ma siano sempre condivisi e ragionati. Per noi è fondamentale il ricambio generazionale che non deve rimanere una parola, ma va attuato nei fatti. Bisogna fare in modo che chi rimane sia messo in condizione di lavorare bene e serenamente: la banca non può pretendere di alleggerire gli uffici di personale e lasciare carichi di lavoro invariati con ricadute pesanti per chi resta. Inoltre, argomento caldissimo sono gli ad personam che non vogliamo siano riassorbiti a fronte dell’aumento economico previsto da contratto nazionale».

Per il sindacato, poi, è necessaria un’alternanza costruttiva che punti alla riqualificazione. «Se è vero che il sindacato è pronto ad affrontare la sfida tecnologica perché non si possono arrestare i tempi, è anche vero che bisogna prepararsi a questo cambiamento epocale con la giusta formazione. Sì, quindi, a nuove figure specializzate da inserire e guidare» ha aggiunto Armeni.

Dibattito interno e votazioni finali hanno concluso la giornata di lavoro.

Roma, 12 marzo 2024

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