UNICREDIT, OCCUPAZIONE E DIGITAL LE NUOVE SFIDE
Il congresso Fabi Unicredit alla presenza di Sileoni: «Importante investire nella formazione continua anche all’interno del sindacato»
«Ottimo lavoro di squadra che ha consentito di portare a casa risultati importanti a tutela di tutti i lavoratori». Con queste parole il coordinatore uscente Fabi Unicredit, Stefano Cefaloni, ha introdotto i lavori del congresso: un momento di bilancio e di confronto per guardare al futuro rieleggendo i rappresentanti.
Presenti il segretario nazionale Giuliano Xausa e il segretario generale Lando Maria Sileoni che, davanti alla sala piena e attent, ha tenuto a ribadire come questo contratto sia figlio del peso politico della Fabi che in questi anni ha lavorato senza tregua per essere punto di riferimento del settore, all’interno e all’esterno della categoria. «I rapporti che abbiamo costruito – ha detto Sileoni – sono la base per immaginare la banca del futuro sapendo che abbiamo un ruolo fondamentale nel disegnarla. Lo abbiamo dimostrato portando a casa un contratto che è un unicum nel panorama italiano. Quello che però deve essere chiaro a tutti – ha concluso – è che per continuare a mantenere questo livello è necessario investire nella formazione continua anche all’interno del sindacato: essere preparati e all’altezza dei tempi. Il coordinamento Unicredit ha lavorato in questa direzione e mi auguro continuerà sulla stessa linea».
Un congresso animato da interventi e spunti, molti dei quali tesi a sottolineare l’importanza del nuovo contratto nazionale indispensabile per la categoria e conquistato dalla Fabi al tavolo nazionale: una cornice di tutele e diritti fondamentali che avrà un impatto positivo e trainante e che è stato accolto con grande entusiasmo durante le assemblee dei lavoratori.
Quindi il focus su Unicredit: «Abbiamo ottenuto – ha detto Cefaloni – che l’aumento economico guadagnato sul campo non venisse svilito dal riassorbimento degli ad personam. Questo contratto inoltre rappresenta un volano importantissimo per puntare al miglioramento e all’integrazione dell’impianto welfare». Grande soddisfazione anche per gli accordi ottenuti relativamente al vap 2023, 2.200 euro netti che premiano l’impegni dei lavoratori e anche per le 200 uscite volontarie e incentivate. «Quello che rimane da fare – ha concluso Cefaloni – è definire e ristabilire un corretto turn over con assunzioni mirate che garantiscano buona e nuova occupazione. Dal 1 aprile è prevista in Unicredit una profonda riorganizzazione dell’area e come sindacato dovremo monitorarne e valutarne attentamente gli effetti per fare in modo che non si trasformi in un ulteriore taglio dei costi, ma che si trasformi in un’opportunità di crescita finalizzata ad una nuova occupazione specialistica e specializzata».
Roma, 18 marzo 2024