CCB, DEFINITO IL TESTO COORDINATO DEL CONTRATTO INTEGRATIVO
Dopo vari incontri in sede tecnica, lunedì è arrivato l’ok al testo anche dalla delegazione datoriale. Mazzucchi: «A breve partirà il tavolo di confronto sullo sviluppo professionale. Dobbiamo affrontare anche la materia di clima aziendale e benessere lavorativo: un problema che sta diventando grave anche nel nostro gruppo, come appurato dalla recente indagine di clima predisposto dal dipartimento Welfare della Federazione»
È stato definito il testo coordinato del contratto integrativo del gruppo Cassa Centrale Banca. Lo comunicano con un volantino unitario le segreterie della Fabi e delle altre organizzazioni sindacali.
Dopo diversi incontri in sede tecnica lunedì è arrivato l’ok anche dalla delegazione datoriale del gruppo. Il testo armonizza sia gli accordi sottoscritti nel 2023 sia i contratti di secondo livello firmati con le Aziende del gruppo e con le Federazioni locali.
«Arriviamo da una molteplicità di contratti integrativi: 15 territoriali e 5 aziendali, che rappresentano la storia della cooperazione di credito. Con questo lavoro, delicato e complesso, abbiamo voluto fissare in un unico documento tutta la contrattazione integrativa presente nel gruppo, senza perdere per strada nessuna norma migliorativa. Il coordinamento Fabi ha messo a disposizione delle iscritte e degli iscritti un testo rivisto graficamente con l’inserimento dei collegamenti ipertestuali, per una più facile consultazione» ha detto il coordinatore Fabi, Domenico Mazzucchi.
«A breve partirà il tavolo di confronto sullo sviluppo professionale – ha continuato Mazzucchi – l’obiettivo è mappare i ruoli professionali presenti nel gruppo nonché i diversi modelli di rete distributiva applicati dalle diverse BCC così da giungere ad una puntuale e oggettiva individuazione dei profili professionali presenti nella rete e nelle direzioni centrali. Dobbiamo affrontare, poi, anche la materia di clima aziendale e benessere lavorativo, un problema che sta diventando grave anche nel nostro Gruppo, come appurato dalla recente indagine di clima predisposto dal dipartimento Welfare Fabi».
Trento, 27 marzo 2024