AST ACCENTURE, LAVORATORI IN PROTESTA DI FRONTE ALLE SEDI BNL
Due giorni di sciopero e due presidi per dichiararsi contrari alla delocalizzazione delle attività della Banca nazionale del lavoro in Romania e in altri Paesi esteri. La Fabi: «la banca dovrebbe rivedere il Piano industriale 2022/2025 riportando al proprio interno i servizi bancari oggetto di appalto alla società Ast ristabilendo così anche un clima aziendale e organizzativo volto alla vera valorizzazione del rapporto tra impresa e persone».
Due giorni di sciopero e due presidi, uno di fronte alla sede Bnl di Tiburtina a Roma e uno di fronte a quella di via Toledo a Napoli. Protagonisti della protesta i lavoratori di Ast/Accenture e i dipendenti di Bnl distaccati contro la delocalizzazione delle attività della Banca nazionale del lavoro in Romania e in altri paesi esteri, con il conseguente spostamento dei lavoratori in settori non appartenenti a quelli del credito. Con una grande adesione i dipendenti si sono fatti sentire, svuotando gli uffici.
«Come organizzazioni sindacali chiediamo il rispetto degli accordi aziendali sulla reinternalizzazione delle attività di BNL dai fornitori italiani, che ad oggi non è ancora avvenuta, e di intervenire su quanto sta accadendo realmente nelle società oggetto di partnership» è quanto dichiara il coordinamento Fabi AST.
«Riteniamo che BNL dovrebbe rivedere il Piano industriale 2022/2025 riportando al proprio interno i servizi bancari oggetto di appalto alla società Ast del gruppo Accenture ristabilendo così anche un clima aziendale e organizzativo volto alla vera valorizzazione del rapporto tra impresa e persone. Senza dimenticare che dovrebbe porre fine al periodo dei conteziosi, alla luce delle sei sentenze positive della magistratura e disponendo l’immediato reintegro in BNL dei dipendenti ceduti in Accenture conclude il coordinamento».
Roma, 5 aprile 2024