DEUTSCHE BANK, RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE SENZA UTILIZZO DEL FONDO DI SOLIDARIETÀ

È stata inviata il 9 maggio dalla banca alla Fabi e alle altre organizzazioni sindacali la lettera di avvio di procedura. Previste 40 uscite su base volontaria senza lo strumento di sostegno al reddito. Marino: «Costretti a un diverso livello di attenzione. Rimane centrale il ricambio generazionale, mobilità territoriale e professionale dei colleghi»

DEUTSCHE BANK, RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE SENZA UTILIZZO DEL FONDO DI SOLIDARIETÀ

Nuova riorganizzazione aziendale in Deutsche Bank. Sono 40 gli esuberi comunicati dalla banca alla Fabi,
alle altre organizzazioni sindacali, con la lettera di avvio procedura inviata il 9 maggio. Durante i primi incontri con le sigle sindacali, i vertici aziendali hanno espresso la volontà di gestire le ricadute occupazionali su base esclusivamente volontaria ma senza utilizzare lo strumento del Fondo di solidarietà.

«La riorganizzazione aziendale prevista, per quanto in linea con la precedente del 2022, caratterizzata dagli obiettivi di ridurre la presenza territoriale degli sportelli di Deutsche Bank in Italia e il parallelo potenziamento dei canali digitali per quanto riguarda i servizi alla clientela, tuttavia si discosta da essa per la volontà della banca di gestire le ricadute sui lavoratori con modalità differenti da quelle finora utilizzate» commenta il coordinatore Fabi, Massimiliano Marino.

L’azienda ha infatti dichiarato la propria intenzione di non volersi avvalere del Fondo di Solidarietà, – sottolinea Marino – come è sempre avvenuto in DB, bensì di voler gestire gli esuberi su base esclusivamente volontaria. Tale nuova prospettiva ci costringe a un diverso livello di attenzione rispetto alla procedura in corso, per la quale naturalmente siamo già in stretto contatto con la segreteria nazionale Fabi».

Per il coordinatore Fabi rimane centrale il tema del ricambio generazionale che con la procedura avviata rimane “solo parzialmente garantito dalla banca” unitamente a tutto ciò che conseguirà per quanto riguarda la mobilità territoriale e professionale.

Milano, 14 maggio 2024

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