LA FILIALE È MEGLIO REALE CHE DIGITALE

Inchiesta del settimanale Panorama di Tobia De Stefano. In Italia le grandi banche chiudono sportelli, mentre quelle piccole tendono ad aprirle. Per avere un contatto diretto con il territorio e guardare negli occhi correntisti e imprese. Riscoprendo così il rapporto umano oltre i limiti imposti dagli algoritmi. Il commento del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni

LA FILIALE È MEGLIO REALE CHE DIGITALE

«La presenza sul territorio delle banche è fondamentale e non può certo essere sostituita da strumenti digitali né dall’intelligenza artificiale. È importante, soprattutto, nella relazione con la clientela, il fattore umano, la competenza, la professionalità e la preparazione delle lavoratrici e dei lavoratori bancari: che sanno tutto dei correntisti e delle imprese, sono perciò in grado aiutarli e supportarli tanto nelle scelte di investimento tanto nelle richieste di prestiti e mutui. Il settore bancario è composto da realtà diverse, da grandi gruppi e da istituti più piccoli: è proprio nel mix di offerta, nella diversificazione delle proposte che il servizio reso alla collettività e all’economia italiana diventa il migliore possibile. Ecco perché non mi sorprende che alcune banche oggi stiano andando in controtendenza e, invece di chiudere filiali, preferiscono aprirle ed essere presenti sui territori. Del resto, è quello che da sempre – e con risultati importanti – fanno le banche di credito cooperativo: la loro forza sta proprio nel rapporto diretto con i clienti e nella profonda conoscenza delle loro esigenze» dice a Panorama il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

 

«Non ci sono rischi se si crea un legame troppo stretto sui territori. Anzi: vedo importanti benefici. Gli scandali del passato dipendono da chi era al vertice di alcune banche locali e non ha rispettato le regole. Oggi di regole ce ne sono molte di più e c’è soprattutto la vigilanza della Bce che di fatto esercita un controllo costante e quotidiano sul settore, in tandem con la Banca d’Italia per gli istituti “non significativi”. Negli ultimi 10 anni, insomma, il sistema di controlli si è rivoluzionato ed è profondamente cambiata anche la classe dirigente che guida i gruppi bancari: abbiamo i migliori amministratori delegati di sempre e questa è una garanzia per tutti, per la clientela e per chi in banca ci lavora» aggiunge Sileoni.

Roma, 15 maggio 2024

Banche: Fabi, al vertice migliori ad di sempre = (AGI) – Roma, 15 mag. – “La presenza sul territorio delle banche e’ fondamentale e non puo’ certo essere sostituita da strumenti digitali ne’ dall’intelligenza artificiale. E’ importante, soprattutto, nella relazione con la clientela, il fattore umano, la competenza, la professionalita’ e la preparazione delle lavoratrici e dei lavoratori bancari: che sanno tutto dei correntisti e delle imprese, sono percio’ in grado aiutarli e supportarli tanto nelle scelte di investimento tanto nelle richieste di prestiti e mutui. Il settore bancario e’ composto da realta’ diverse, da grandi gruppi e da istituti piu’ piccoli: e’ proprio nel mix di offerta, nella diversificazione delle proposte che il servizio reso alla collettivita’ e all’economia italiana diventa il migliore possibile. Ecco perche’ non mi sorprende che alcune banche oggi stiano andando in controtendenza e, invece di chiudere filiali, preferiscono aprirle ed essere presenti sui territori. Del resto, e’ quello che da sempre – e con risultati importanti – fanno le banche di credito cooperativo: la loro forza sta proprio nel rapporto diretto con i clienti e nella profonda conoscenza delle loro esigenze”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervistato da Tobia De Stefano sul settimanale Panorama. “Non ci sono rischi se si crea un legame troppo stretto sui territori. Anzi: vedo importanti benefici. Gli scandali del passato dipendono da chi era al vertice di alcune banche locali e non ha rispettato le regole. Oggi di regole ce ne sono molte di piu’ e c’e’ soprattutto la vigilanza della Bce che di fatto esercita un controllo costante e quotidiano sul settore, in tandem con la Banca d’Italia per gli istituti ‘non significativi’. Negli ultimi 10 anni, insomma, il sistema di controlli si e’ rivoluzionato ed e’ profondamente cambiata anche la classe dirigente che guida i gruppi bancari: abbiamo i migliori amministratori delegati di sempre e questa e’ una garanzia per tutti, per la clientela e per chi in banca ci lavora” aggiunge Sileoni. (AGI)Gin 151510 MAG 24

BANCHE: SILEONI, ‘AL VERTICE I MIGLIORI AMMINISTRATORI DELEGATI DI SEMPRE’ = Roma, 15 mag. (Adnkronos) – “Non ci sono rischi se si crea un legame troppo stretto sui territori. Anzi: vedo importanti benefici. Gli scandali del passato dipendono da chi era al vertice di alcune banche locali e non ha rispettato le regole. Oggi di regole ce ne sono molte di più e c’è soprattutto la vigilanza della Bce che di fatto esercita un controllo costante e quotidiano sul settore, in tandem con la Banca d’Italia per gli istituti ‘non significativi’. Negli ultimi 10 anni, insomma, il sistema di controlli si è rivoluzionato ed è profondamente cambiata anche la classe dirigente che guida i gruppi bancari: abbiamo i migliori amministratori delegati di sempre e questa è una garanzia per tutti, per la clientela e per chi in banca ci lavora”. Lo ha detto il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, intervistato da Tobia De Stefano sul settimanale Panorama. “La presenza sul territorio delle banche – ha ricordato – è fondamentale e non può certo essere sostituita da strumenti digitali né dall’intelligenza artificiale. È importante, soprattutto, nella relazione con la clientela, il fattore umano, la competenza, la professionalità e la preparazione delle lavoratrici e dei lavoratori bancari: che sanno tutto dei correntisti e delle imprese, sono perciò in grado aiutarli e supportarli tanto nelle scelte di investimento tanto nelle richieste di prestiti e mutui. Il settore bancario è composto da realtà diverse, da grandi gruppi e da istituti più piccoli: è proprio nel mix di offerta – ha indicato Sileoni – nella diversificazione delle proposte che il servizio reso alla collettività e all’economia italiana diventa il migliore possibile. Ecco perché non mi sorprende che alcune banche oggi stiano andando in controtendenza e, invece di chiudere filiali, preferiscono aprirle ed essere presenti sui territori. Del resto, è quello che da sempre, e con risultati importanti, fanno le banche di credito cooperativo: la loro forza sta proprio nel rapporto diretto con i clienti e nella profonda conoscenza delle loro esigenze”, ha concluso. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 15-MAG-24 14:26

BANCHE: SILEONI, ‘AL VERTICE I MIGLIORI AMMINISTRATORI DELEGATI DI SEMPRE’ = Roma, 15 mag. (Labitalia) – “Non ci sono rischi se si crea un legame troppo stretto sui territori. Anzi: vedo importanti benefici. Gli scandali del passato dipendono da chi era al vertice di alcune banche locali e non ha rispettato le regole. Oggi di regole ce ne sono molte di più e c’è soprattutto la vigilanza della Bce che di fatto esercita un controllo costante e quotidiano sul settore, in tandem con la Banca d’Italia per gli istituti ‘non significativi’. Negli ultimi 10 anni, insomma, il sistema di controlli si è rivoluzionato ed è profondamente cambiata anche la classe dirigente che guida i gruppi bancari: abbiamo i migliori amministratori delegati di sempre e questa è una garanzia per tutti, per la clientela e per chi in banca ci lavora”. Lo ha detto il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, intervistato da Tobia De Stefano sul settimanale Panorama. “La presenza sul territorio delle banche – ha ricordato – è fondamentale e non può certo essere sostituita da strumenti digitali né dall’intelligenza artificiale. È importante, soprattutto, nella relazione con la clientela, il fattore umano, la competenza, la professionalità e la preparazione delle lavoratrici e dei lavoratori bancari: che sanno tutto dei correntisti e delle imprese, sono perciò in grado aiutarli e supportarli tanto nelle scelte di investimento tanto nelle richieste di prestiti e mutui. Il settore bancario è composto da realtà diverse, da grandi gruppi e da istituti più piccoli: è proprio nel mix di offerta – ha indicato Sileoni – nella diversificazione delle proposte che il servizio reso alla collettività e all’economia italiana diventa il migliore possibile. Ecco perché non mi sorprende che alcune banche oggi stiano andando in controtendenza e, invece di chiudere filiali, preferiscono aprirle ed essere presenti sui territori. Del resto, è quello che da sempre, e con risultati importanti, fanno le banche di credito cooperativo: la loro forza sta proprio nel rapporto diretto con i clienti e nella profonda conoscenza delle loro esigenze”, ha concluso. (Red-Lab/Labitalia) ISSN 2499 – 3166 15-MAG-24 15:45

BANCHE: SILEONI “AL VERTICE MIGLIORI AMMINISTRATORI DELEGATI DI SEMPRE” ROMA (ITALPRESS) – “La presenza sul territorio delle banche è fondamentale e non può certo essere sostituita da strumenti digitali né dall’intelligenza artificiale. È importante, soprattutto, nella relazione con la clientela, il fattore umano, la competenza, la professionalità e la preparazione delle lavoratrici e dei lavoratori bancari: che sanno tutto dei correntisti e delle imprese, sono perciò in grado aiutarli e supportarli tanto nelle scelte di investimento tanto nelle richieste di prestiti e mutui. Il settore bancario è composto da realtà diverse, da grandi gruppi e da istituti più piccoli: è proprio nel mix di offerta, nella diversificazione delle proposte che il servizio reso alla collettività e all’economia italiana diventa il migliore possibile. Ecco perché non mi sorprende che alcune banche oggi stiano andando in controtendenza e, invece di chiudere filiali, preferiscono aprirle ed essere presenti sui territori. Del resto, è quello che da sempre – e con risultati importanti – fanno le banche di credito cooperativo: la loro forza sta proprio nel rapporto diretto con i clienti e nella profonda conoscenza delle loro esigenze”. Lo ha detto il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, intervistato da Tobia De Stefano sul settimanale Panorama. “Non ci sono rischi se si crea un legame troppo stretto sui territori. Anzi: vedo importanti benefici. Gli scandali del passato dipendono da chi era al vertice di alcune banche locali e non ha rispettato le regole. Oggi di regole ce ne sono molte di più e c’è soprattutto la vigilanza della Bce che di fatto esercita un controllo costante e quotidiano sul settore, in tandem con la Banca d’Italia per gli istituti ‘non significativi’. Negli ultimi 10 anni, insomma, il sistema di controlli si è rivoluzionato ed è profondamente cambiata anche la classe dirigente che guida i gruppi bancari: abbiamo i migliori amministratori delegati di sempre e questa è una garanzia per tutti, per la clientela e per chi in banca ci lavora” aggiunge Sileoni. (ITALPRESS). tvi/com 15-Mag-24 14:40 NNNN

BANCHE, SILEONI (FABI): AL VERTICE I MIGLIORI AMMINISTRATORI DELEGATI DI SEMPRE (9Colonne) Roma, 15 mag – “La presenza sul territorio delle banche è fondamentale e non può certo essere sostituita da strumenti digitali né dall’intelligenza artificiale. È importante, soprattutto, nella relazione con la clientela, il fattore umano, la competenza, la professionalità e la preparazione delle lavoratrici e dei lavoratori bancari: che sanno tutto dei correntisti e delle imprese, sono perciò in grado aiutarli e supportarli tanto nelle scelte di investimento tanto nelle richieste di prestiti e mutui. Il settore bancario è composto da realtà diverse, da grandi gruppi e da istituti più piccoli: è proprio nel mix di offerta, nella diversificazione delle proposte che il servizio reso alla collettività e all’economia italiana diventa il migliore possibile. Ecco perché non mi sorprende che alcune banche oggi stiano andando in controtendenza e, invece di chiudere filiali, preferiscono aprirle ed essere presenti sui territori. Del resto, è quello che da sempre – e con risultati importanti – fanno le banche di credito cooperativo: la loro forza sta proprio nel rapporto diretto con i clienti e nella profonda conoscenza delle loro esigenze”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, intervistato da Tobia De Stefano sul settimanale Panorama. “Non ci sono rischi se si crea un legame troppo stretto sui territori. Anzi: vedo importanti benefici. Gli scandali del passato dipendono da chi era al vertice di alcune banche locali e non ha rispettato le regole. Oggi di regole ce ne sono molte di più e c’è soprattutto la vigilanza della Bce che di fatto esercita un controllo costante e quotidiano sul settore, in tandem con la Banca d’Italia per gli istituti “non significativi”. Negli ultimi 10 anni, insomma, il sistema di controlli si è rivoluzionato ed è profondamente cambiata anche la classe dirigente che guida i gruppi bancari: abbiamo i migliori amministratori delegati di sempre e questa è una garanzia per tutti, per la clientela e per chi in banca ci lavora” aggiunge Sileoni. 151407 MAG 24

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