IN LOMBARDIA SALITI DI 88 MILIARDI I RISPARMI DELLE FAMIGLIE
Analisi&Ricerche Fabi. I dati su credito e risparmi della Lombardia: la regione si conferma ricca, con le famiglie capaci di accumulare quasi 90 miliardi di euro nell’anno dell’inflazione alta e dei prezzi alle stelle. La ricchezza finanziaria ha superato quota 804 miliardi (+12%). Imprese e consumatori aprono sempre più conti correnti: nella city +23% (208mila aperture) in soli 12 mesi. Ma le famiglie ottengono sempre meno credito: la politica monetaria restrittiva dalla Bce si riflette sulle condizioni di accesso al credito e l’aumento dei tassi d’interessa ha portato a un taglio di mutui e prestiti pari a oltre 1 miliardi l’anno scorso. Il commento di Sileoni: «È un segnale positivo per la crescita economica di tutto il Paese: le famiglie e le imprese di territori così ricchi aiutano a costruire, con i propri risparmi, un tessuto di finanziamento “indotto” per l’intera economia»
Analisi&Ricerche Fabi. I dati su credito e risparmi della Lombardia: la regione si conferma ricca, con le famiglie capaci di accumulare quasi 90 miliardi di euro nell’anno dell’inflazione alta e dei prezzi alle stelle. La ricchezza finanziaria ha superato quota 804 miliardi (+12%). Imprese e consumatori aprono sempre più conti correnti: nella city +23% (208mila aperture) in soli 12 mesi. Ma le famiglie ottengono sempre meno credito: la politica monetaria restrittiva dalla Bce si riflette sulle condizioni di accesso al credito e l’aumento dei tassi d’interessa ha portato a un taglio di mutui e prestiti pari a oltre 1 miliardi l’anno scorso. Il commento di Sileoni: «È un segnale positivo per la crescita economica di tutto il Paese: le famiglie e le imprese di territori così ricchi aiutano a costruire, con i propri risparmi, un tessuto di finanziamento “indotto” per l’intera economia»
IN LOMBARDIA SALITI DI 88 MILIARDI I RISPARMI DELLE FAMIGLIE
NEL 2023 LA RICCHEZZA FINANZIARIA HA SUPERATO GLI 804 MILIARDI
MILANO GUIDA LA CORSA DEI SALVADANAI: CON QUASI 37 MILIARDI IN PIÙ
NELLA CITY È BOOM DI CONTI CORRENTI, IN 12 MESI 208MILA IN PIÙ (+23%)
MENO PRESTITI: MUTUI E CREDITO AL CONSUMO GIÙ DI OLTRE 1 MILIARDO
I dati su credito e risparmi della Lombardia: la regione si conferma ricca, con le famiglie capaci di accumulare quasi 90 miliardi di euro nell’anno dell’inflazione alta e dei prezzi alle stelle. La ricchezza finanziaria ha superato quota 804 miliardi (+12%). Imprese e consumatori aprono sempre più conti correnti: nella city +23% (208mila aperture) in soli 12 mesi. Ma le famiglie ottengono sempre meno credito: la politica monetaria restrittiva dalla Bce si riflette sulle condizioni di accesso al credito e l’aumento dei tassi d’interessa ha portato a un taglio di mutui e prestiti pari a oltre 1 miliardi l’anno scorso. Il commento di Sileoni: «È un segnale positivo per la crescita economica di tutto il Paese: le famiglie e le imprese di territori così ricchi aiutano a costruire, con i propri risparmi, un tessuto di finanziamento “indotto” per l’intera economia»
Lombardia ricca, con le famiglie che riescono a risparmiare sempre di più, nonostante l’inflazione e il caro-vita. Ma i prestiti sono diminuiti di oltre 1 miliardo. Nel 2023, la ricchezza finanziaria delle famiglie della regione ha raggiunto un totale di 804,4 miliardi di euro, con un aumento del 12,3% rispetto ai 716,3 miliardi del 2022. Questo incremento, pari a 88,1 miliardi, è stato trainato principalmente dalla crescita nelle azioni, bond e titoli di stato (+23,4%) e nei fondi d’investimento (+21,5%), mentre i depositi hanno registrato una leggera diminuzione del 5,8%. Milano ha registrato l’incremento più marcato, con i risparmi delle famiglie che sono saliti da 304,9 miliardi nel 2022 a 341,3 miliardi nel 2023 (+11,9%, +36,4 miliardi). La crescita è stata guidata dalle azioni, bond e titoli di stato (+23,3%) e dai fondi d’investimento (+20,5%), mentre i depositi hanno visto una leggera diminuzione del 7,6%. Brescia ha visto i risparmi aumentare del 13,4%, passando da 73,2 miliardi nel 2022 a 83 miliardi nel 2023 (+9,8 miliardi). Anche qui, la crescita è stata trainata dalle azioni, bond e titoli di stato (+25,5%) e dai fondi d’investimento (+23,9%), con i depositi in leggera flessione (-3,9%). Bergamo ha registrato un incremento del 12,6%, con i risparmi che sono aumentati da 66 miliardi nel 2022 a 74,3 miliardi nel 2023 (+8,3 miliardi). Le azioni, bond e titoli di stato (+23,6%) e i fondi d’investimento (+23,1%) sono stati i principali driver di crescita, mentre i depositi sono diminuiti del 5,5%. La provincia di Monza e Brianza ha visto un aumento del 12,7%, con i risparmi saliti da 58,1 miliardi nel 2022 a 65,4 miliardi nel 2023 (+7,3 miliardi). La crescita è stata sostenuta dalle azioni, bond e titoli di stato (+24,4%) e dai fondi d’investimento (+22,6%), mentre i depositi sono calati del 4,9%. A Varese, i risparmi delle famiglie sono cresciuti dell’11,3%, passando da 58,7 miliardi nel 2022 a 65,3 miliardi nel 2023 (+6,6 miliardi), con una forte crescita nelle azioni, bond e titoli di stato (+19,6%) e nei fondi d’investimento (+18,7%). Como ha registrato un incremento del 13,2%, con i risparmi aumentati da 37,8 miliardi nel 2022 a 42,8 miliardi nel 2023 (+5 miliardi). Anche qui, la crescita è stata trainata dalle azioni, bond e titoli di stato (+26,1%) e dai fondi d’investimento (+23,2%). Pavia ha visto i risparmi crescere del 10,9%, raggiungendo 36,5 miliardi nel 2023 (+3,6 miliardi). Mantova ha registrato un aumento del 14,1%, con i risparmi saliti a 23 miliardi (+2,8 miliardi). Lecco ha visto i risparmi crescere del 13,3%, arrivando a 25 miliardi (+2,9 miliardi). Cremona ha registrato una crescita del 12,5%, con i risparmi aumentati a 23,9 miliardi (+2,7 miliardi). Lodi ha visto i risparmi aumentare dell’11,6%, raggiungendo 13,6 miliardi (+1,4 miliardi). Infine, Sondrio ha registrato un incremento del 12,4%, con i risparmi cresciuti a 10,4 miliardi (+1,1 miliardi). Sul versante del credito, nel 2023 si è registrata una contrazione, in linea con l’andamento del dato nazionale: i prestiti alle famiglie in Lombardia sono diminuiti dello 0,8%, scendendo a 131,9 miliardi di euro dai 132,9 miliardi del 2022, con una riduzione di circa 1,1 miliardi di euro. Milano ha visto una leggera flessione dello 0,2%, con i prestiti calati di 126,7 milioni di euro. Brescia ha registrato la diminuzione più significativa, con un calo dell’1,4%, pari a 193 milioni di euro. Anche Bergamo ha segnato una riduzione dell’1,2%, con 148,3 milioni di euro in meno. Lecco ha avuto una delle diminuzioni più marcate, scendendo del 2,8%, con 103 milioni di euro in meno. Varese, Como, Sondrio, Mantova e Cremona hanno tutte visto riduzioni comprese tra l’1% e il 2%. Monza e Brianza e Pavia hanno registrato cali più lievi dello 0,8%. Infine, Lodi ha visto una diminuzione dell’1%.
SILEONI: «SEGNALE POSITIVO PER LA CRESCITA DI TUTTO IL PAESE»
«Che si tratti di propensione al risparmio o di ricchezza in eccesso, è Milano a trainare la ricchezza della Lombardia, nonostante il peso del costo della vita. I dati dimostrano che il risparmio continua a essere considerato uno degli asset più importanti sui quali poggi la ricchezza degli italiani. È un segnale positivo per la crescita economica di tutto il Paese perché le famiglie e le imprese di territori così ricchi aiutano a costruire, con i propri risparmi, un tessuto di finanziamento “indotto” per l’intera economia. Il doppio volto del risparmio italiano ci dimostra che la liquidità depositata sui conti correnti ha un grande valore in sé ma rappresenta, con i tassi ormai fermi, una perdita di guadagni e opportunità che merita di essere contrastata da scelte finanziarie oculate, ma redditizie. La conoscenza e l’istruzione finanziaria dei cittadini, affiancata alla consulenza specializzata di chi lavora in banca, restano i fattori chiave di successo degli investimenti e il motore di crescita del risparmio stesso» commenta il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.
TUTTI I DATI SU RISPARMI E INVESTIMENTI NELLE PROVINCE DELLA LOMBARDIA
Nel 2023, i risparmi delle famiglie in Lombardia hanno raggiunto un totale di 804,4 miliardi di euro, segnando un aumento significativo rispetto ai 716,3 miliardi del 2022. Questo incremento del 12,3% è stato osservato in tutte le categorie di risparmio: depositi, azioni, bond e titoli di stato, fondi d’investimento e titoli in gestione. Tutte le province della Lombardia hanno mostrato una crescita nei risparmi delle famiglie nel 2023, con Milano, Brescia e Bergamo che hanno registrato gli aumenti più significativi: questa tendenza positiva riflette, probabilmente, una maggiore capacità di risparmio e una fiducia crescente nell’economia regionale. Nel complesso, i risparmi totali in Lombardia sono aumentati di 88,1 miliardi, passando da 716,3 miliardi nel 2022 a 804,4 miliardi nel 2023. Questo incremento è stato guidato principalmente dalla crescita nelle azioni, bond e titoli di stato, che sono aumentati del 23,4%, passando da 212,6 miliardi nel 2022 a 262,4 miliardi nel 2023, con un incremento di 49,8 miliardi. I fondi d’investimento hanno registrato una crescita del 21,5%, passando da 239 miliardi nel 2022 a 290,3 miliardi nel 2023, con un incremento di 51,4 miliardi. I titoli in gestione sono aumentati del 4,9%, passando da 19,3 miliardi nel 2022 a 20,3 miliardi nel 2023, con un incremento di 0,95 miliardi. Al contrario, i depositi hanno registrato una leggera diminuzione del 5,8%, passando da 245,5 miliardi nel 2022 a 231,4 miliardi nel 2023, con una riduzione di 14,1 miliardi.
Milano ha registrato l’incremento più marcato tra tutte le città lombarde. I risparmi delle famiglie milanesi sono cresciuti da 304,9 miliardi nel 2022 a 341,3 miliardi nel 2023, con un aumento del 11,9%, pari a 36,4 miliardi. Questo aumento è stato trainato principalmente dalla crescita nelle azioni, bond e titoli di stato, che sono aumentati del 23,3%, passando da 92,2 miliardi nel 2022 a 113,7 miliardi nel 2023, con un incremento di 21,5 miliardi. Anche i fondi d’investimento hanno registrato un incremento significativo del 20,5%, passando da 107,3 miliardi nel 2022 a 129,4 miliardi nel 2023, con un aumento di 22,1 miliardi. I titoli in gestione sono rimasti pressoché stabili, passando da 11,6 miliardi nel 2022 a 11,6 miliardi nel 2023. Tuttavia, i depositi hanno registrato una leggera diminuzione del 7,6%, passando da 93,8 miliardi nel 2022 a 86,6 miliardi nel 2023, con una riduzione di 7,2 miliardi.
Brescia ha visto una crescita notevole nei risparmi, passando da 73,2 miliardi nel 2022 a 83 miliardi nel 2023, con un incremento del 13,4%, pari a 9,8 miliardi. Questo aumento è stato sostenuto principalmente dalla crescita nelle azioni, bond e titoli di stato, che sono aumentati del 25,5%, passando da 20,3 miliardi nel 2022 a 25,5 miliardi nel 2023, con un incremento di 5,2 miliardi. Anche i fondi d’investimento hanno registrato una crescita significativa del 23,9%, passando da 22,9 miliardi nel 2022 a 28,3 miliardi nel 2023, con un aumento di 5,5 miliardi. I titoli in gestione sono aumentati del 13,8%, passando da 1,9 miliardi nel 2022 a 2,1 miliardi nel 2023, con un incremento di 0,3 miliardi. Tuttavia, i depositi hanno registrato una leggera diminuzione del 3,9%, passando da 28,1 miliardi nel 2022 a 27 miliardi nel 2023, con una riduzione di 1,1 miliardi.
Anche Bergamo ha mostrato una performance positiva, con i risparmi delle famiglie che sono saliti da 66 miliardi nel 2022 a 74,3 miliardi nel 2023, registrando un incremento del 12,6%, pari a 8,3 miliardi. L’aumento è stato trainato dalla crescita nelle azioni, bond e titoli di stato, che sono aumentati del 23,6%, passando da 19,7 miliardi nel 2022 a 24,4 miliardi nel 2023, con un incremento di 4,6 miliardi. Anche i fondi d’investimento hanno registrato una crescita del 23,1%, passando da 21,1 miliardi nel 2022 a 25,9 miliardi nel 2023, con un aumento di 4,9 miliardi. I titoli in gestione sono aumentati del 16,3%, passando da 0,9 miliardi nel 2022 a 1 miliardo nel 2023, con un incremento di 0,1 miliardi. Tuttavia, i depositi hanno registrato una diminuzione del 5,5%, passando da 24,3 miliardi nel 2022 a 23 miliardi nel 2023, con una riduzione di 1,3 miliardi.
La provincia di Monza e Brianza ha visto i risparmi aumentare del 12,7%, passando da 58,1 miliardi nel 2022 a 65,4 miliardi nel 2023, con un incremento di 7,3 miliardi. Questo incremento è stato sostenuto dalla crescita nelle azioni, bond e titoli di stato, che sono aumentati del 24,4%, passando da 16,8 miliardi nel 2022 a 21 miliardi nel 2023, con un incremento di 4,1 miliardi. Anche i fondi d’investimento hanno registrato una crescita del 22,6%, passando da 18,6 miliardi nel 2022 a 22,8 miliardi nel 2023, con un aumento di 4,2 miliardi. I titoli in gestione sono aumentati del 7,3%, passando da 1,3 miliardi nel 2022 a 1,3 miliardi nel 2023, con un incremento di 0,1 miliardi. Tuttavia, i depositi hanno registrato una leggera diminuzione del 4,9%, passando da 21,4 miliardi nel 2022 a 20,3 miliardi nel 2023, con una riduzione di 1 miliardo.
I risparmi delle famiglie a Varese sono aumentati dell’11,3%, raggiungendo 65,3 miliardi nel 2023 rispetto ai 58,7 miliardi del 2022, con un incremento di 6,6 miliardi. L’incremento è stato guidato principalmente dalla crescita nelle azioni, bond e titoli di stato, che sono aumentati del 19,6%, passando da 18,3 miliardi nel 2022 a 21,9 miliardi nel 2023, con un incremento di 3,6 miliardi. Anche i fondi d’investimento hanno registrato una crescita del 18,7%, passando da 19,9 miliardi nel 2022 a 23,6 miliardi nel 2023, con un aumento di 3,7 miliardi. I titoli in gestione sono aumentati del 10,5%, passando da 1 miliardo nel 2022 a 1,1 miliardi nel 2023, con un incremento di 0,1 miliardi. Tuttavia, i depositi hanno registrato una diminuzione del 4,1%, passando da 19,4 miliardi nel 2022 a 18,6 miliardi nel 2023, con una riduzione di 0,8 miliardi.
Como ha registrato un incremento del 13,2% nei risparmi delle famiglie, passando da 37,8 miliardi nel 2022 a 42,8 miliardi nel 2023, con un aumento di 5 miliardi. La crescita è stata trainata dalle azioni, bond e titoli di stato, che sono aumentati del 26,1%, passando da 10,6 miliardi nel 2022 a 13,4 miliardi nel 2023, con un incremento di 2,8 miliardi. Anche i fondi d’investimento hanno registrato una crescita del 23,2%, passando da 11,9 miliardi nel 2022 a 14,7 miliardi nel 2023, con un aumento di 2,8 miliardi. I titoli in gestione sono aumentati del 3,9%, passando da 0,9 miliardi nel 2022 a 1 miliardo nel 2023, con un incremento di 0,04 miliardi. Tuttavia, i depositi hanno registrato una diminuzione del 4,1%, passando da 14,3 miliardi nel 2022 a 13,7 miliardi nel 2023, con una riduzione di 0,6 miliardi.
A Pavia, i risparmi sono cresciuti del 10,9%, raggiungendo 36,5 miliardi nel 2023 rispetto ai 32,9 miliardi del 2022, con un aumento di 3,6 miliardi. L’incremento è stato principalmente dovuto alla crescita nelle azioni, bond e titoli di stato, che sono aumentati del 19,6%, passando da 10,3 miliardi nel 2022 a 12,4 miliardi nel 2023, con un incremento di 2 miliardi. Anche i fondi d’investimento hanno registrato una crescita del 19,1%, passando da 11 miliardi nel 2022 a 13,1 miliardi nel 2023, con un aumento di 2,1 miliardi. I titoli in gestione sono aumentati del 15,4%, passando da 0,43 miliardi nel 2022 a 0,5 miliardi nel 2023, con un incremento di 0,07 miliardi. Tuttavia, i depositi hanno registrato una diminuzione del 5,5%, passando da 11,1 miliardi nel 2022 a 10,5 miliardi nel 2023, con una riduzione di 0,6 miliardi.
Mantova ha visto un aumento nei risparmi delle famiglie del 14,1%, passando da 20,1 miliardi nel 2022 a 23 miliardi nel 2023, con un incremento di 2,8 miliardi. La crescita è stata trainata dalle azioni, bond e titoli di stato, che sono aumentati del 27,8%, passando da 5,6 miliardi nel 2022 a 7,1 miliardi nel 2023, con un incremento di 1,6 miliardi. Anche i fondi d’investimento hanno registrato una crescita del 26,9%, passando da 6,1 miliardi nel 2022 a 7,7 miliardi nel 2023, con un aumento di 1,6 miliardi. I titoli in gestione sono aumentati del 19,4%, passando da 0,34 miliardi nel 2022 a 0,41 miliardi nel 2023, con un incremento di 0,07 miliardi. Tuttavia, i depositi hanno registrato una diminuzione del 5%, passando da 8,1 miliardi nel 2022 a 7,7 miliardi nel 2023, con una riduzione di 0,4 miliardi.
Lecco ha registrato una crescita del 13,3%, con i risparmi che sono aumentati da 22 miliardi nel 2022 a 25 miliardi nel 2023, con un incremento di 2,9 miliardi. L’incremento è stato principalmente dovuto alla crescita nelle azioni, bond e titoli di stato, che sono aumentati del 25,2%, passando da 6,3 miliardi nel 2022 a 7,9 miliardi nel 2023, con un incremento di 1,6 miliardi. Anche i fondi d’investimento hanno registrato una crescita del 23,9%, passando da 6,9 miliardi nel 2022 a 8,6 miliardi nel 2023, con un aumento di 1,7 miliardi. I titoli in gestione sono aumentati del 17,3%, passando da 0,4 miliardi nel 2022 a 0,47 miliardi nel 2023, con un incremento di 0,07 miliardi. Tuttavia, i depositi hanno registrato una diminuzione del 4,6%, passando da 8,4 miliardi nel 2022 a 8 miliardi nel 2023, con una riduzione di 0,4 miliardi.
Anche Cremona ha visto i risparmi crescere del 12,5%, con un incremento di 2,7 miliardi, passando da 21,2 miliardi nel 2022 a 23,9 miliardi nel 2023. La crescita è stata trainata dalle azioni, bond e titoli di stato, che sono aumentati del 21,8%, passando da 6,6 miliardi nel 2022 a 8 miliardi nel 2023, con un incremento di 1,4 miliardi. Anche i fondi d’investimento hanno registrato una crescita del 21,4%, passando da 7 miliardi nel 2022 a 8,5 miliardi nel 2023, con un aumento di 1,5 miliardi. I titoli in gestione sono aumentati del 14,9%, passando da 0,33 miliardi nel 2022 a 0,38 miliardi nel 2023, con un incremento di 0,05 miliardi. Tuttavia, i depositi hanno registrato una diminuzione del 4,3%, passando da 7,3 miliardi nel 2022 a 7 miliardi nel 2023, con una riduzione di 0,3 miliardi.
Lodi ha registrato un aumento del 11,6% nei risparmi delle famiglie, raggiungendo 13,6 miliardi nel 2023 rispetto ai 12,2 miliardi del 2022, con un incremento di 1,4 miliardi. La crescita è stata principalmente dovuta alla crescita nelle azioni, bond e titoli di stato, che sono aumentati del 23,1%, passando da 3,6 miliardi nel 2022 a 4,4 miliardi nel 2023, con un incremento di 0,8 miliardi. Anche i fondi d’investimento hanno registrato una crescita del 22,4%, passando da 3,8 miliardi nel 2022 a 4,7 miliardi nel 2023, con un aumento di 0,9 miliardi. I titoli in gestione sono aumentati del 6,4%, passando da 0,18 miliardi nel 2022 a 0,19 miliardi nel 2023, con un incremento di 0,01 miliardi. Tuttavia, i depositi hanno registrato una diminuzione del 6,2%, passando da 4,6 miliardi nel 2022 a 4,3 miliardi nel 2023, con una riduzione di 0,3 miliardi.
Infine, Sondrio ha visto i risparmi crescere del 12,4%, passando da 9,2 miliardi nel 2022 a 10,4 miliardi nel 2023, con un incremento di 1,1 miliardi. L’incremento è stato principalmente dovuto alla crescita nelle azioni, bond e titoli di stato, che sono aumentati del 28,6%, passando da 2,1 miliardi nel 2022 a 2,8 miliardi nel 2023, con un incremento di 0,6 miliardi. Anche i fondi d’investimento hanno registrato una crescita del 23,5%, passando da 2,5 miliardi nel 2022 a 3 miliardi nel 2023, con un aumento di 0,6 miliardi. I titoli in gestione sono aumentati del 17,1%, passando da 0,17 miliardi nel 2022 a 0,2 miliardi nel 2023, con un incremento di 0,03 miliardi. Tuttavia, i depositi sono rimasti pressoché stabili, passando da 4,4 miliardi nel 2022 a 4,4 miliardi nel 2023.
A MILANO È BOOM DI CONTI CORRENTI DI FAMIGLIE E IMPRESE, IN UN ANNO 208MILA IN PIÙ (+23%)
Boom di conti correnti a Milano: la city finanziaria italiana ha registrato, l’anno scorso, una crescita di oltre il 23% del numero dei rapporti bancari delle famiglie e delle imprese. Un aumento vertiginoso che ha trainato l’aumento del dato di tutta la regione. Nel 2023, il numero totale di conti correnti attivi in Lombardia è cresciuto del 15,20% rispetto al 2022: alla fine di dicembre dello scorso anno, c’erano 1.580.138 conti attivi, rispetto a 1.371.614 dell’anno precedente. Si tratta di un aumento complessivo di 208.524 conti che rappresenta un indicatore positivo della crescita economica e dell’attività bancaria nella regione. Analizzando i dati delle singole città, Milano, come accennato, ha mostrato un incremento notevole: nel 2022, i conti correnti attivi nel capoluogo lombardo erano 905.248, mentre alla fine del 2023 erano saliti a 1.113.755, registrando un aumento di 208.507 conti, pari a una variazione positiva del 23,03%. Si tratta dell’aumento più rilevante tra tutte le città lombarde, che evidenzia il ruolo centrale di Milano nell’economia regionale. Al contrario, molte altre città hanno registrato una diminuzione nel numero di conti correnti attivi: l’intero territorio della provincia di Monza e della Brianza ha visto una diminuzione di 1.959 conti, passando da 54.227 a 52.268, con una riduzione del 3,61%. Cremona ha registrato una diminuzione del 4,64%, passando da 23.951 a 22.839 conti. Anche Como ha registrato una riduzione significativa del 4,17%, con 1.614 conti in meno rispetto al 2022. Lecco ha registrato una delle diminuzioni più marcate, con una riduzione del 7,71%, passando da 21.986 a 20.290 conti. Mantova e Bergamo hanno visto cali rispettivamente del 2,83% e del 3,96%. Invece, Brescia ha mostrato una crescita positiva, con un aumento del 10,68%, passando da 108.254 a 119.818 conti. Altre città come Varese, Sondrio, e Lodi hanno visto cali minori, mentre Pavia ha registrato un leggero aumento dello 0,33%, con 112 conti in più rispetto all’anno precedente.
DALLE BANCHE STRETTA AL CREDITO ALLE FAMIGLIE: PRESTITI IN CALO DI 1 MILIARDO NEL 2023
Nel 2023, i prestiti alle famiglie in Lombardia hanno registrato una leggera flessione, scendendo a 131,9 miliardi di euro dai 132,9 miliardi di euro del 2022, con una variazione negativa dello 0,8%. Questa diminuzione, pari a circa 1,1 miliardi di euro, è stata rilevata in quasi tutte le province lombarde. I dati si riferiscono ai mutui per l’acquisto di abitazioni, al credito al consumo e agli altri prestiti personali. La discesa dello stock dei finanziamenti è una inevitabile conseguenza della politica monetaria restrittiva decisa dalla Banca centrale europea: l’aumento del costo del denaro ha provocato una fiammata dei tassi d’interesse praticati dalle banche, con consequenziale inasprimento delle condizioni di accesso al credito per la clientela. Vediamo nel dettaglio i dati delle singole città. A Cremona, i prestiti alle famiglie sono diminuiti dell’1,0%, passando da 3,6 miliardi di euro nel 2022 a 3,56 miliardi di euro nel 2023, con una riduzione di 36,3 milioni di euro. Anche a Mantova si è registrata una diminuzione dell’1,7%, con i prestiti che sono scesi da 3,82 miliardi di euro nel 2022 a 3,76 miliardi di euro nel 2023, pari a una riduzione di 64,4 milioni di euro. Milano ha visto una leggera flessione dei prestiti dello 0,2%, con i prestiti che sono diminuiti da 54,59 miliardi di euro nel 2022 a 54,46 miliardi di euro nel 2023, una riduzione di 126,7 milioni di euro. Monza e Brianza ha registrato una diminuzione dello 0,8%, passando da 12,2 miliardi di euro nel 2022 a 12,1 miliardi di euro nel 2023, con una riduzione di 98,5 milioni di euro. A Varese, i prestiti alle famiglie sono calati dell’1,1%, passando da 11,25 miliardi di euro nel 2022 a 11,13 miliardi di euro nel 2023, con una riduzione di 120,2 milioni di euro. Pure a Como si è verificata una diminuzione dell’1,3%, con i prestiti che sono scesi da 7,95 miliardi di euro nel 2022 a 7,85 miliardi di euro nel 2023, pari a una riduzione di 105 milioni di euro. Lecco ha registrato una delle diminuzioni più marcate, con una riduzione del 2,8%, passando da 3,65 miliardi di euro nel 2022 a 3,55 miliardi di euro nel 2023, con una diminuzione di 103 milioni di euro. Anche Sondrio ha visto una flessione del 2,0%, con i prestiti che sono calati da 1,57 miliardi di euro nel 2022 a 1,54 miliardi di euro nel 2023, pari a una riduzione di 32 milioni di euro. A Bergamo, i prestiti alle famiglie sono diminuiti dell’1,2%, passando da 12,27 miliardi di euro nel 2022 a 12,13 miliardi di euro nel 2023, con una riduzione di 148,3 milioni di euro. Brescia ha registrato la diminuzione più significativa, con una riduzione dell’1,4%, passando da 13,61 miliardi di euro nel 2022 a 13,42 miliardi di euro nel 2023, con una riduzione di 193 milioni di euro. Anche Pavia ha visto una leggera diminuzione dello 0,8%, con i prestiti che sono scesi da 5,7 miliardi di euro nel 2022 a 5,65 miliardi di euro nel 2023, una riduzione di 44,9 milioni di euro. Infine, Lodi ha registrato una diminuzione dell’1,0%, con i prestiti che sono calati da 2,77 miliardi di euro nel 2022 a 2,74 miliardi di euro nel 2023, con una riduzione di 27,1 milioni di euro.