VOLKSBANK, RINNOVATO IL CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE
Il testo firmato il 24 maggio dalla Fabi, il sindacato più rappresentativo in Banca Popolare dell’Alto Adige, dalle altre sigle con i vertici della banca sarà sottoposto all’approvazione dei lavoratori nelle prossime assemblee. Pichler (Fabi), Mocellin (Fabi): «Siamo estremamente soddisfatti del risultato ottenuto frutto di una trattativa che ha compattato tutte le forze sindacali e che ha consentito di avanzare alla Banca richieste che migliorano un già pre-esistente»
Ok al rinnovo del contratto integrativo aziendale in Volksbank. Il testo, firmato il 24 maggio dalla Fabi, il sindacato più rappresentativo in Banca Popolare dell’Alto Adige, dalle altre sigle con i vertici della banca sarà sottoposto all’approvazione dei lavoratori nelle 12 assemblee che saranno indette nei prossimi giorni.
Con il nuovo CIA si è rafforzata l’attenzione verso il futuro pensionistico integrativo dei dipendenti Volksbank aumentando dall’attuale 4% al 4,5% i contributi Banca ai fondi integrativi pensionistici. Inoltre, sono state aumentate Le coperture assicurative in caso di morte o invalidità per infortunio, professionale e non, e la Banca si è resa disponibile a mettere a disposizione al coniuge, o figli, 150 mila euro in caso di morte per malattia.
Particolare attenzione anche per i nuovi assunti che avranno dei benefici concreti in giorni di ferie e welfare. Non per ultimo, con il rinnovo sindacati e banca hanno individuato il venerdì come giornata di riduzione dell’orario di lavoro prevista dal nuovo Ccnl. Grazie all’orario flessibile, confermato anche in questo rinnovo, i dipendenti Volksbank termineranno la giornata del venerdì alle ore 16.00.
«Siamo estremamente soddisfatti del risultato ottenuto frutto di una trattativa che ha compattato tutte le forze sindacali e che ha consentito di avanzare alla Banca richieste che migliorano un già pre-esistente ottimo contratto integrativo aziendale» hanno commentato i coordinatori della Rsa in Banca Popolare dell’Alto Adige, Sabine Pichler e Ruggero Mocellin. «Riteniamo di aver fatto un’ottima sintesi delle esigenze e attese dei lavoratori presenti nelle otto provincie del triveneto che di fatto rappresentano la cooperazione tra due culture diverse, quella altoatesina e quella veneta, unite per un unico comune obiettivo fatto di risultati e di valori» hanno concluso i coordinatori Fabi.
Bolzano, 30 maggio 2024