VERSO IL TAGLIO DELLA BCE, LA FABI AGGIORNA LE STIME SUI TASSI
Sul Messaggero e sul Mattino i nuovi dati dell’ufficio Analisi&Ricerche della Federazione: più vantaggi per famiglie e imprese
Nell’ articolo a firma di Rosario Dimito si parla del tanto atteso taglio dei tassi di interesse che la Bce è pronta a fare il prossimo 6 giugno.
Dopo 5 anni il costo del denaro potrebbe scendere dello 0,25%. Famiglie e imprese attendono col fiato sospeso la decisione della Bce di giovedì prossimo.
L’atteso taglio del costo del denaro dal 4,5% al 4,25% si tradurrà in vantaggi concreti per la clientela bancaria.
Comprare casa o pianificare un investimento industriale sarà meno costoso rispetto ai livelli di fine 2023.
Tuttavia, se per i cittadini i benefici, rispetto alle mosse Bce, sono stati anticipati negli ultimi mesi dalle banche, le aziende, finora, hanno portato a casa sconti minimi.
Secondo i calcoli fatti per il Messaggero dall’ufficio Analisi e ricerche della Fabi, per i finanziamenti destinati all’acquisto di un immobile i tassi fissi medi sono passati dal 4,5% di fine 2023 al 3,7% di marzo scorso e ora potrebbero essere ulteriormente limati attorno al 3,45%: vuol dire che la rata mensile di un mutuo da 200mila euro di 25 anni tra pochi giorni potrebbe essere pari a 1.005 euro, circa 205 euro in meno rispetto a quella calcolata a dicembre, con un risparmio complessivo di oltre 60mila euro (-17%).
Per le aziende, invece, i tassi potrebbero calare, nelle prossime settimane, al 4,5% dal 5,4% del 2023: ragion per cui, un imprenditore che cerca liquidità per 1 milione di euro, da restituire in 20 anni, si troverebbe una rata mensile da 6.400 euro, circa 450 euro in meno a quella calcolata a dicembre, con uno sconto di oltre 135mila euro totali (-6%).
Roma, 4 giugno 2024