FUSIONE BANCA VENETO CENTRALE E BANCHE VENETE RIUNITE, PREMIO DI 1.200 EURO E TUTELE NORMATIVE
Con il piano di integrazione tra i due istituti nasce la terza realtà più grande del gruppo Cassa Centrale Banca. Dopo una intensa trattativa, la Fabi e le altre organizzazioni sindacali hanno chiuso l’accordo che gestisce le ricadute sui 586 lavoratori coinvolti. Mazzucchi: « Siamo soddisfatti del risultato ottenuto, perché abbiamo tutelato le lavoratrici e i lavoratori coinvolti nella riorganizzazione aziendale»
Due istituti, 586 lavoratori e 87 filiali. Sono i numeri della fusione tra Banca Veneto Centrale e Banche Venete Riunite.
Un’intensa trattativa con i sindacati ha dato vita alla terza realtà più grande del gruppo Cassa Centrale banca, riconoscendo ai lavoratori coinvolti un premio di fusione di 1.200 euro e importanti tutele normative, salvaguardando i livelli occupazionali.
Due gli accordi condivisi nell’intesa trovata mercoledì scorso dalla Fabi e dalle altre organizzazioni sindacali con la controparte: quello di fusione, sottoscritto dalle due banche e dalle delegazioni (sindacale e datoriale) di Cassa Centrale, e quello aziendale per la definizione delle condizioni sui servizi bancari ai dipendenti, sottoscritto dalla banca e dalle rappresentanze sindacali aziendali.
In sintesi vengono definiti i perimetri in tema di salvaguardia dei livelli occupazionali, stabilizzazione dei tempo determinato, clima aziendale, benessere lavorativo e attenzione alle politiche commerciali perché non si trasformino in pressioni commerciali.
Per le rappresentanze sindacali aziendali, un maggior coinvolgimento attraverso incontri di verifica, con cadenza semestrale, su tutti i temi che riguardano il personale (es. carichi di lavoro, mobilità territoriale, applicazione dell’istituto del part-time, formazione professionale, ecc.); o valorizzazione delle professionalità presenti in azienda attraverso un piano di formazione efficiente ed efficace e la prospettiva di istituire un sistema di valutazione del personale che possa essere un vero strumento di crescita e di confronto, anche nell’ottica di valorizzare le risorse presenti in azienda qualora si rendessero disponibili nuove posizioni lavorative; orario di lavoro e misure di conciliazione lavoro-famiglia; mobilità territoriale; premio di fusione dell’importo di complessivi 1.200 euro, corrisposto per 500 euro sotto forma di welfare on top e per 700 euro in busta paga (entro il mese di agosto 2024).
In tema di condizioni sui servizi bancari offerti ai dipendenti, è stato condiviso il principio di omogeneizzazione delle stesse alle migliori condizioni già presenti nelle due Bcc.
«Il lavoro, però, non è finito. A partire da settembre affronteremo importanti temi quali gli esodi, l’accordo sui profili professionali, la conciliazione… Sono convinto che troveremo le idonee soluzioni perché abbiamo registrato un clima di confronto costruttivo e positivo con i vertici aziendali, attenti anche ai bisogni del personale» ha dichiarato il coordinatore Fabi in Cassa Centrale banca Domenico Mazzucchi.
Longare, 14 giugno 2024