DEUTSCHE BANK, TRATTATIVA PER ESUBERI A UN PASSO DALLA ROTTURA

Sta per saltare il tavolo di confronto tra la Fabi, le altre sigle, e i vertici della banca per la gestione degli esuberi comunicati a maggio alle organizzazioni sindacali. Al centro delle divergenze c’è la volontà dei vertici aziendali di non avvalersi del Fondo di Solidarietà e quindi di fatto negare le tutele da esso previste ai dipendenti coinvolti nell’uscita. Marino: «Siamo assolutamente sconcertati da questa e altre decisioni dell’azienda che negli ultimi tempi sembra voler mettere in secondo piano il bene dei lavoratori in preda ad un unico obiettivo di taglio di costi e di flessibilità totale nella gestione del proprio personale».

DEUTSCHE BANK, TRATTATIVA PER ESUBERI A UN PASSO DALLA ROTTURA

Trattativa a un passo dalla rottura tra la Fabi, le altre sigle, e i vertici di Deutsche Bank. Al centro delle divergenze la procedura avviata dalla banca, comunicata alle organizzazioni sindacali a maggio, di uscita senza utilizzo del Fondo di Solidarietà di 40 dipendenti. “È grave che la banca non voglia utilizzare gli strumenti che garantirebbero ai colleghi le giuste tutele - si legge nella nota unitaria sindacale – è grave che la banca si riservi il diritto esclusivo e assoluto di decidere le sorti delle domande presentate”.

Decisamente in disaccordo, la Fabi e le altre sigle hanno inviato, il 13 giugno, una lettera ai vertici aziendali per chiedere un confronto negoziale “vero, rispettoso e costruttivo”.

«La scelta della banca costituirebbe un grave precedente per l’intero settore e a tal proposito si sono volute coinvolgere già dal primo momento le segreterie nazionali di tutte le organizzazioni sindacali» ha commentato il coordinatore Fabi, Massimiliano Marino.

«Come Fabi – ha proseguito Marino – siamo assolutamente sconcertati da questa e altre decisioni di questa azienda la quale, negli ultimi tempi, sembra voler mettere in secondo piano il bene dei lavoratori in preda ad un unico obiettivo di taglio di costi e di flessibilità totale nella gestione del proprio personale».

«È questo l’ultimo tassello di un quadro che va sempre più deteriorandosi e che sta inevitabilmente portando le relazioni sindacali in Deutsche Bank ad un passo dalla rottura. Conserviamo ancora la speranza in un’inversione di rotta radicale da parte della Banca, tuttavia non ci potremo sottrarre in futuro a tutte le forme possibili di tutela dei lavoratori» ha concluso il coordinatore Fabi.

Milano, 25 giugno 2024

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